Noblesse Oblige
di ENRICO VANZINA
Una storia di miseria e nobiltà.
Il Principe Ascanio della Scaletta ha uno dei titoli nobiliari più antichi e importanti d’Italia, e uno splendido palazzo nel centro di Roma. Peccato che, all’alba del
Capodanno del 1980, gli siano rimasti soltanto i ricordi, e poco altro. Può però contare su Gegé, maggiordomo napoletano di infinite risorse, che, a dispetto degli stipendi che arrivano a intervalli assai poco regolari, ha giurato fedeltà eterna alla casata della Scaletta.
Gegé, infatti, pacato ma assai astuto, non si arrende alla decadenza e conduce Ascanio in un’eccentrica caccia al tesoro attraverso l’Italia, tra orrende – ma facoltose – lontane cugine maremmane, e ricchissime – ma irrimediabilmente zotiche – figlie di palazzinari conosciute a Cortina. E se la via italica al risanamento delle finanze nobiliari risulterà troppo impervia, forse un viaggio sulla East Coast, con cene sontuose e incontri con vedove tanto abbienti quanto attempate, potrebbe riservare ad Ascanio e Gegé la fortuna che la patria non riserva ai suoi profeti.
Il maestro della commedia all’italiana degli ultimi quarant’anni, Enrico Vanzina, ha scritto, con l’ironia e la grazia che gli sono consuete, il suo primo romanzo comico: attraverso gli occhi e le peripezie di un’indimenticabile coppia di protagonisti, fa rivivere l’Italia dei primi anni Ottanta, con le sue buffe velleità e le sue dolci speranze. Riportando alla mente del lettore la saga di Jeeves e i film di Totò, senza dimenticare ovviamente le vacanze natalizie, Noblesse oblige è uno dei romanzi più divertenti mai pubblicati in Italia e si inserisce a pieno titolo tra i libri dei maestri, ahimè troppo pochi, della comicità letteraria del nostro paese, da Giovannino Guareschi ad Achille Campanile.