Almond
di WON-PYUNG SOHN
“Intenso e commovente. Un romanzo fenomenale che tutti dovrebbero leggere.” WALL STREET JOURNAL
“Un romanzo audace e originale che scandaglia anche con un certo humour le profondità della condizione umana.” ENTERTAINMENT WEEKLY
“Una tenera esplorazione dell’adolescenza, un’esperienza universale, ma qui complicata da circostanze straordinarie. Un romanzo dal cuore gentile.” SALON
“Un’indagine delicata su cosa significhi vivere ai margini dello spettro emotivo.” KIRKUS REVIEWS
QUESTA È, IN BREVE, LA STORIA DI UN MOSTRO CHE INCONTRA UN ALTRO MOSTRO.
UNO DEI DUE MOSTRI SONO IO.
Yunjae non è un ragazzino come gli altri.
Per lui, un sorriso non significa gioia e non saprebbe riconoscere la tristezza dalle lacrime. Soffre di una condizione cerebrale chiamata alessitimia che gli rende difficile provare emozioni, come la paura o la rabbia. A causa di quella coppia di neuroni a forma di mandorla situata nella profondità del suo cervello, è cresciuto senza amici, ma la madre e la nonna hanno fatto comunque in modo di tenerlo al sicuro e senza problemi. Il loro piccolo appartamento, situato sopra la libreria dell’usato di famiglia, è decorato di bigliettini colorati che gli ricordano quando sorridere, quando ringraziare e perfino quando avere paura.
Finché un giorno, alla vigilia di Natale, tutto cambia. Una terribile tragedia sconvolge il mondo monocorde di Yunjae. Incapace di affrontare la perdita, Yunjae si isola, ritirandosi nel silenzio, finché un sedicenne problematico, Gon, non arriva nella sua scuola.
Stranamente i due stabiliscono subito un legame e Yunjae comincia ad aprirsi al mondo. La vita comincia lentamente a cambiare, ma quando Gon finisce per mettere la sua esistenza a rischio, Yunjae dovrà avere il coraggio