La diva
di ROBERTO MOLITERNI
Janisse, nome d'arte di Gianna D'Angelo, 59 anni, un tempo era un'attrice famosa. Grandi registi l'hanno avuta come musa e i maestri del cinema erotico l'hanno trasformata in un'icona. Negli ultimi anni, però, le sono arrivate solo proposte per ruoli minori: la mamma, la nonna o la zia. Janisse vive da sola a Milano, assistita da una domestica che la odia e con la sola compagnia delle telefonate del suo giovane agente, che lei tratta malissimo. L'arrivo di una proposta per realizzare un documentario sulla sua vita la stuzzica, anche se sa bene che la celebrazione del passato è la certificazione del tramonto di una carriera. Per di più, il regista chiamato a dirigerlo, Ulisse Fabriano, ha accettato solo per necessità: da troppo tempo non firma più un'opera. Quando, dopo equivoci e incomprensioni, finalmente si incontrano, ciascuno trova l'altro odioso, e le riprese vengono scandite dalle continue schermaglie davanti alla troupe. Ulisse, uomo sensibile nonostante la durezza, è però in grado di far aprire Janisse, che nasconde nel suo passato un amore interrotto e un segreto pesantissimo, e quando il set si sposta a Roma il loro legame diventa sempre più forte, fino a sfociare in un'intensa passione. Subito spenta dalla diffidenza di Janisse, convinta che lui la stia usando solo per tornare appetibile sul mercato. Ma i sentimenti di Ulisse sono fortissimi e farà di tutto perché lei se ne accorga.