Dopo mezzanotte
di DAKOTA CASSIDY
"Mi chiedo dove tutto questo sia cominciato…"
Ecco una novella speciale, perché riguarda i personaggi e il prequel di due romanzi Romance firmati da Dakota Cassidy. Li trovi in edicola e sullo shop in febbraio e in aprile 2016.
"Come abbiamo fatto a ricascarci… di nuovo? " chiese Cathy guardandosi le dita dei piedi.
"Colpa della fontana. Tutti quegli schizzi intorno… la tua camicetta di seta bagnata… era tutto dannatamente sexy E tu eri dannatamente bella…" rispose Flynn accarezzandole il collo.
Dopo una cena a base di cheeseburger in una caffetteria locale, avevano fatto una piacevole passeggiata e la tentazione era arrivata davanti alla grande fontana al centro del parco: Cathy vi aveva immerso i suoi piedi doloranti per trovare refrigerio. Così erano entrati nella fontana e Flynn l’aveva imitata.
Si erano dati un bacio mozzafiato, tra una risata e uno schizzo. E da lì era stato facile cadere di nuovo in tentazione. In un attimo erano finiti di nuovo a casa di Flynn, nel suo grande letto.
Le labbra di lui si soffermarono a baciare la clavicola e poi giù sopra la spalla. Cathy si sentì avvampare: non erano ancora sazi. Non ancora. Sentì un familiare e piacevole calore tra le gambe e si sentì più languida.
"Facciamo cambio?" le chiese Flynn cominciando a leccarle il seno. Cathy inarcò la schiena e gemette di piacere . "No, per favore, basta. Che cosa mi stai chiedendo? In che senso facciamo cambio?"
Lo sentì ridere contro le sue costole e rimase a bocca aperta quando prese a mordicchiarle la vita. "Ho l'impressione che non è qualcosa che si fa di solito”, esclamò Cathy.
Flynn lasciò scivolare la mano tra le sue cosce e cominciò ad accarezzarla con le dita. "Che cosa, mangiare i cheeseburger? Non si fa di solito? Mmm…"
Le dita di Cathy afferrarono le sue spalle. Le unghie cominciarono a scavare solchi nella carne di lui. "No. Fare l'amore con una donna quando la si conosce appena."
"Sbagli prospettiva. Dopo, sarai una donna con la quale ho fatto l'amore e che dopo averci fatto l’amore vorrei conoscere meglio. Proviamo?" le chiese continuando ad accarezzarle il clitoride fino a farla urlare di piacere. "Sei dalla Georgia?"
Cathy gli afferrò il polso per farlo smettere. Si sentiva sopraffatta dal desiderio e cercò di calmarsi prima di rispondergli: "Sì, ci sono nata e cresciuta. Tu?"
Flynn la fece scivolare sul letto, e la baciò. "Sì. Mi sono trasferito a New York per frequentare il college, mi è piaciuto molto, e così ci sono rimasto. Tu? Ti sei laureata? "
"Ho frequentato il college per circa un anno, fino a quando cioè non ho rischiato di morire di noia; così ho abbandonato gli studi."
"E che cosa vuoi fare da grande?" le chiese titillandole un capezzolo.
Fare di tutto, ma sempre con il vento tra i capelli e il sole davanti a me?
"Essere libera. È tutto ciò che chiedo dalla vita."
Flynn fermò la sua mano. "Chi ti trattiene? Sei per caso prigioniera di qualcuno o di qualcosa?"
Cathy gli sorrise. "Non proprio. Solo che non voglio finire come mamma: madre single, costretta a lavorare da casa per mantenere un figlio, con le bollette sempre davanti agli occhi."
Dannazione, Cathy. Questa non è una seduta di psicoterapia. È sesso. Stai zitta, una buona volta!
Aveva parlato troppo. Cercò così di cambiare discorso: "Che cosa vuoi fare tu da grande?"
"Voglio fare Chuck Norris."
Le sue labbra si incurvarono in un largo sorriso, mentre lei lo osservava; la luce fioca della lampada addolciva i suoi zigomi spigolosi. "Come tutti i bravi ragazzi, ovvio” osservò Cathy ridendo. “Hai avuto buoni voti a scuola? "
"Sì, certo. Tu?"
"No. Io ero un disastro. Sei mai stato nei guai con la legge? "
"No."
"Io sì. Ho partecipato a uno dei picchetti per la chiusura di un’azienda che faceva esperimenti sugli animali."
Flynn sorrise. "E, fammi indovinare, era nato come un picchetto pacifico e poi si è trasformato in qualcos’altro, giusto?".
Cathy rotolò su un fianco puntellandosi su un gomito. "È iniziato in questo modo... cioè si stava svolgendo tutto in maniera tranquilla. Tutti erano molto tranquilli e sereni, poi la situazione è degenerata...”
“Certo, come no! Dimmi, piuttosto, quanti posti di lavoro hai cambiato?”
"Babysitting a parte? Ed escludendo il mio prestigiosissimo lavoro come assistente di un Clown pazzo?"
"Non mi dire che sapevi fare gli animali con i palloncini!"
"Certo che sì! Sono bravissima. Sono particolarmente brava a creare il barboncino francese".
Flynn eruppe in una risata profonda e calda. "Sì, conta anche il lavoro di assistente al Clown, per favore" le chiese, continuando a ridere di gusto.
"Mmm, dodici. Aspetta, no. Contando il mio vecchio lavoro da Arlo e il mio nuovo lavoro, siamo a quota quattordici! "
"Wow. E quante relazioni serie hai avuto? "
"Includendo anche quella con mia madre?" chiese Cathy cercando di dissimulare il suo imbarazzo.
"Ovvio."
"Una."
Flynn alzò un sopracciglio. "Con la tua madre e basta? L’unico rapporto serio che hai avuto – e che hai ancora - con una persona è quello con tua madre?"
"Ehm… già. Sono un disastro. Mi stanco subito. Parlo troppo, come hai avuto modo di constatare da Arlo. E metto il muso con una facilità incredibile. Ho avuto diversi fidanzati, però. Tu quante storie hai avuto?"
"Due."
"Ci ho azzeccato."
"In che senso? Due relazioni serie sono il numero giusto per un tipo come me? Come hai fatto a capirlo?"
"Perché sei un bravo ragazzo, McGrady. Un tradizionalista: il tipo di uomo che ama preservare ciò che ha. E proprio per questo motivo non è stata una buona idea…”
"Che cosa non è stata buona idea?"
"Quello che stiamo facendo in questo momento."
Flynn le si avvicinò, passandole un braccio intorno alla vita. "Come fai a dire che questa non è una buona idea?"
Già, come poteva dirgli una cosa del genere quando stava così bene accanto a lui? Come poteva dire così, quando Flynn la faceva impazzire a letto e le faceva venire voglia di stare con lui per sempre. Perché alla fine, lei lo sapeva già che sarebbe fuggita via a gambe levate. Come aveva sempre fatto.
"C’è un cartellino rosso gigante che si frappone tra noi, Flynn. Siamo agli antipodi. Io sono un’irresponsabile patologica, sono volubile e, in generale, inaffidabile. Tu sei una persona responsabile e fedele, una roccia insomma. Sei un conservatore, mentre io sono una liberale."
Flynn rise ancora una volta. "Mi fai sentire come Zanna Gialla".
"Tu sei Zanna Gialla".
"Preferirei decidere io ciò che è meglio per me."
"Ti sto solo dando un aiuto, dai!".
"Mettermi addosso un'etichetta lo chiami aiuto?"
"Sì."
"Be’, non sono affatto d’accordo. Non mi piacciono le etichette. Basta chiedere al mio nuovo materasso. Ho strappato via l'etichetta, l’ho gettata a terra, e le ho dato un calcio... Oh, dimenticavo… posso anche fare questo…" mormorò infine, mettendosi sopra di lei per finire quello che aveva cominciato.
Le sue labbra cominciarono a percorrere tutto il corpo di lei e si fermarono tra le gambe. Cathy era bagnatissima e calda mentre la lingua di Flynn esplorava il suo sesso. Lentamente, senza fretta.
Flynn sapeva di essere straordinario, era capace di autentici prodigi con la lingua. Per avere collezionato solo due relazioni serie, non mancava certo di esperienza. Anzi…
Le gambe di Cathy si avvolsero attorno al collo di lui. Quando lui infilò due dita dentro di lei, Cathy urlò e gli tirò i capelli. Flynn la prese dai fianchi mentre faceva scorrere la lingua sul suo clitoride.
Quando lei raggiunse l’apice, fu così intenso e inaspettato, che dovette portarsi la mano alle labbra per non urlare. Afferrò le lenzuola e si lasciò andare al godimento e al piacere…
Oh, maledetto Flynn.
I gemiti dell’orgasmo di Cathy l'avevano eccitato a tal punto che tutto ciò che voleva in quel momento era entrare tra le sue gambe, e spingere il suo membro dentro lei fino al totale oblio.
Ma Cathy aveva altri piani. Lo fece distendere sul letto al posto suo e cominciò a mormorargli parole sexy che lo mandarono in visibilio. Era lei ora a condurre il gioco. Rotolando sulla schiena, scese lungo il busto fino a quando la sua testa non arrivò al suo basso ventre. Prese il suo membro tra le mani e cominciò a giocarci e a leccarlo.
Flynn si dimenava sotto di lei, la sua lingua si muoveva intorno al suo sesso e i gemiti di lui la rendevano sempre più disinibita.
Flynn la sollevò dalle braccia, facendola risalire su di lui. La guardò intensamente e poi la fece girare di schiena, per prenderla da dietro. Era bella da togliergli il fiato. Non ricordava di aver mai avuto una donna così bella come lei. Le gambe lunghe e le sue curve morbide lo facevano impazzire. Tutto in Cathy era meraviglioso.
Aveva avuto solo due relazioni serie, ma aveva avuto abbastanza donne per capire che nessuna lo faceva sentire come lo faceva sentire lei.
Non era una cosa che aveva pensato solo mentre facevano l’amore lì, in quel momento. Aveva avuto quella sensazione anche la sera precedente.
Cathy era lì ad aspettare che lui la prendesse… il suo meraviglioso seno che faceva su e giù per l’affanno, le labbra socchiuse… Flynn per un attimo credette di impazzire dal desiderio. Le prese il seno tra le mani, continuando a fissare la sua schiena perfetta. La sentì gemere mentre le titillava i capezzoli. Cathy si girò verso di lui… amava il modo in cui lei lo guardava mentre facevano l’amore.
La sua pelle brillava al fioco bagliore della lampada, un velo di sudore copriva i suoi seni e la schiena. Flynn le mordicchiò le spalle continuando ad accarezzarle i seni. La girò verso di lui, voleva guardarla mentre si univano. Prese poi un preservativo e si affrettò a entrare dentro di lei. Non ce la faceva più.
Cominciò a spingere il suo membro dentro di lei, assaporando quanto fosse stretta, e umida la sua vagina. Era bellissimo far l’amore con Cathy…
Cathy chiuse gli occhi, mise le braccia sopra la testa e si aggrappò alle sbarre della testata del letto. Fu in quel momento che Flynn pensò che stesse per esploderle dentro. Amava il modo in cui si abbandonava al piacere, il modo in cui si lasciava andare godendo senza riserve. Non gli era mai successo prima, ed era come una droga.
Cathy non si vergognava di alzare i fianchi per chiedere, senza aprire bocca, che lui spingesse più forte. Flynn non aspettava altro: le sue spinte divennero più urgenti.
Cathy era già arrivata all’orgasmo, prima, e avvolse le braccia intorno al collo di lui per sentirlo più vicino. I loro corpi si muovevano all’unisono. Venne di nuovo e i suoi gemiti arrivarono fin dentro la pelle di Flynn, che non si trattenne più e venne anche lui.
Esausti si rotolarono tra le lenzuola. Cathy appoggiò la testa sul petto di Flynn, mentre lui la cullava tra le braccia.
E fu allora che si rese conto che c’era qualcosa di ben più profondo tra loro. Stavano saltando nel buio…
Prima Flynn aveva ignorato le parole di avvertimento di Cathy, aveva ignorato la paura che si celava dietro quel discorso che gli aveva fatto.
Ora no. Ora ci pensava eccome. Cathy aveva ragione, loro due erano agli antipodi.
"Sai, McGrady," mormorò lei, infilando il braccio sotto il suo. "Forse non sei un puritano."
Lui ridacchiò baciandola sul collo, inalando l'odore meraviglioso della sua pelle. Sì che lo era… o forse no.