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The Joint

di SILVIA CARBONE E MICHELA MARRUCCI

Li avete conosciuti in The Pleasure, e ora Silvia Carbone e Michela Marrucci regalano a tutte le lettrici una lettura gratuita che racconta l’intensa e molto passionale storia d’amore tra Tom e Floyd. 

Buona lettura!

3

Floyd aveva chiarito con Tom e le sue parole avevano dissipato il suo malumore ma l’unico dubbio che restava era solo dovuto dal fatto che quell’esperienza avrebbe potuto cambiare qualcosa tra di loro. Nonostante tutte le raccomandazioni del suo uomo, e la fiducia che provava per lui, era una sensazione che non riusciva a togliersi di dosso.

Era stato sincero quando aveva confessato di aver avuto esperienze analoghe ma non c’era mai stato un fidanzato di mezzo. Gli era piaciuto farlo, e non poteva e non voleva negarlo perché in quel modo aveva scoperto anche il piacere del voyeurismo.

Tom, quella sera, aveva telefonato al suo vecchio compagno di collage per accordarsi e incontrarsi a bere qualcosa e così si erano trovati al The Pleasure prima dell’inizio del turno di Floyd. E proprio in quei minuti che mancavano all’incontro con Drew, Floyd iniziò a farsi delle domande. Chissà se quel tizio aveva un talento innato per i pompini o se era così sexy come lo descriveva Tom. Cazzo. Quanto avrebbe voluto poterne parlare con la sua migliore amica. Di sicuro Madison gli avrebbe dato delle risposte sagaci.

«Sei nervoso?» disse Tom sedendosi al tavolo più appartato del bar del Pleasure.

«No, figurati» alzò le spalle Floyd con non curanza.

Tom rise. «Proprio non riesci a dire le bugie, piccolo.» Si avvicinò al suo orecchio per non farsi sentire e posò la mano sulla coscia del suo ragazzo, accarezzandolo fino al limite del cavallo dei pantaloni.

«No, davvero, sto bene. Questa cosa che faremo è solo sesso e lo sai che a volte so essere paranoico su certe cose. Ma alla fine il nostro rapporto è basato sulla fiducia e questo non cambierà le cose.  Mi preoccupa più pensare che potrei non piacergli.»

«Cristo Floyd, certo che le cose non cambieranno mai tra noi. E per tutto il resto non dubitare mai della tua bellezza, perché sei splendido. Un fottuto angelo che tutti vorrebbero al proprio fianco» lo tranquillizzò Tom.

«Scusate il ritardo» una voce maschile interruppe il loro discorso.

Tom si allontanò e si alzò in piedi per stringere la mano del ragazzo che li aveva raggiunti al tavolo. «Ciao Drew, bello rivederti. Ti presento Floyd, il mio fidanzato» concluse rivolgendosi al compagno.

«Finalmente ci incontriamo» disse Drew. «Tom mi ha parlato di te e della vostra relazione.»

«Piacere mio.» Floyd fece un segno con la testa in segno di saluto. «Sì, stiamo insieme da due anni» Floyd lo guardò con interesse, pensando a come Tom lo aveva definito. Affascinante un cazzo. Era decisamente di più. Sembrava un modello di Calvin Klein Underwear: capelli dorati lunghi fino alle spalle e lineamenti androgini che gli ricordavano Leonardo Di Caprio.

Il ragazzo si mise seduto e Tom si avvicinò al bancone per prendergli da bere dopo avergli chiesto cosa desiderasse.

«Mi spiace avervi dato appuntamento così frettolosamente ma ho un aereo per i Caraibi che parte domattina all’alba.»

«Tom mi ha avvertito. Viaggio di lavoro? Non ho ben capito di che cosa ti occupi.»

«Sono il modello di punta di un famoso brand e abbiamo un photo shooting per linea mare. Andremo ad Antigua, Saint Martin e Little Cayman.»

Lui e il suo sesto senso. Ci aveva preso in pieno anche se avrebbe voluto essere smentito e scoprire che facesse un lavoro banale.

«Eccomi» disse Tom di ritorno al tavolo appoggiando il bicchiere di fronte all’amico. «Ne ho preso un altro anche per te, piccolo, perché ho visto che l’avevi quasi finito.»

Floyd sentì il peso al petto che lo aveva accompagnato in quelle ultime ore alleggerirsi di colpo. Tom era meraviglioso e sempre attento ai particolari, quando si trattava di lui.

«Avete cominciato a conoscervi?» continuò il fidanzato.

«Andiamo al dunque, Drew. Io e Floyd abbiamo parlato a lungo di quello che accadrà ma giustamente ci dovranno essere delle condizioni che dovranno essere rispettate senza deroghe.»

«Mi sembra giusto» acconsentì Drew prendendo un sorso dal bicchiere, lasciando poi proseguire Tom.

«Io e Floyd siamo una coppia a tutti gli effetti e non stiamo cercando di introdurre un terzo elemento fisso nella coppia, ma vogliamo provare a sperimentare cose nuove da condividere insieme.»

«Ragazzi, voglio rassicurarvi e soprattutto te Floyd, che mi vedi per la prima volta, che non è mia intenzione intromettervi nel vostro rapporto e sono disposto fin da ora ad accettare ogni vostra condizione.»

«Non scoperai con il mio uomo» lo interruppe Floyd tirando fuori un lato del suo carattere che non pensava neppure di avere e che lasciò piacevolmente sorpreso anche il suo compagno.

«Come ho già detto, voi stabilite le regole. Sarò di ritorno a Miami domenica nella tarda mattinata. Mi basta un messaggio con luogo scelto e orario e io ci sarò.»

«Bene. Ti faccio sapere entro sabato» concluse Tom quando Drew scolò il bicchiere e si alzò per salutarli e andare via.

«È stato un piacere conoscerti Floyd e rivedere te. Ci vediamo presto, ragazzi» e senza aggiungere altro, si allontanò dal tavolo e lasciò il bar.

«Non è andata male» disse Floyd visibilmente più rilassato.

«No, te lo avevo detto. Ma adesso vai a lavorare e cerca di tornare a casa appena finisce il turno altrimenti verrò a prenderti di peso.»

Floyd rise e dopo un bacio appassionato si allontanò.

 

 

The Joint

© 2019 Silvia Carbone e Michela Marrucci

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