Baciami, Kate!
di ABBY GAINES
DO NOT DISTURB, una serie di novelle online che ti ha tenuto compagnia su HARMONY TEMPTATION con sei scottanti romanzi, e sul sito con sei racconti inediti, per vivere la piccante atmosfera dell'Hotel Hush.
Quella donna voleva farlo morire.
Non gli aveva più permesso di avvicinarsi da quando avevano lasciato il ristorante. Aveva continuato a mantenere una certa distanza nel tragitto verso l'ascensore, nell'ascensore e lungo il corridoio che conduceva alla stanza.
E adesso che erano in camera, che cosa stava facendo? Si era nascosta in bagno, maledizione!
Avevano appena consegnato il dolce e Josh non vedeva l'ora di assaggiarlo insieme a lei. Doveva essere molto golosa dal momento che, non appena si era parlato di dessert, lei aveva incominciato a ignorarlo.
Quando sentì la porta del bagno aprirsi, prese in una mano il contenitore con il coperchio e nell'altra un cucchiaio, poi si voltò per offrirle quello che aveva ordinato. Solo che d'un tratto non era più sicuro di sapere che cosa lei volesse in realtà.
Se aveva considerato bellissima la Kate che l'aveva raggiunto al bar, quella che vedeva ora era così sensuale e provocante che Josh temette di cadere in ginocchio da un momento all'altro.
Kate aveva tolto il cerchietto e indossava una vestaglia nera sopra a un reggiseno e un paio di mutandine che non lasciavano niente all'immaginazione.
Quando si avvicinò, lui indietreggiò fino a scontrarsi con la poltrona. Con in mano la ciotola e il cucchiaio si sedette.
Inarcando un sopracciglio e atteggiando le labbra a un sorriso voluttuoso, Kate lo raggiunse e si sedette cavalcioni su di lui. Poi gli tolse la ciotola di mano, lasciò cadere a terra il coperchio e inalò l'aroma del cioccolato e del caramello. Sorridendo prese il cucchiaio e disse: "Ecco, adesso va meglio".
"Che cosa va meglio?" chiese lui con voce roca.
"Le tue mani. Adesso sono libere."
Oh. Le mani. Josh non sapeva da che parte incominciare. Kate gli facilitò il compito affondando il cucchiaio nella ciotola e facendo poi gocciolare la cioccolata su uno dei suoi seni. Josh, che le cingeva la vita con le mani, si sporse verso di lei e leccò la cioccolata dalla sua pelle, affondando il viso tra le sue soffici rotondità.
Poi, all'improvviso, si scostò. Non perché volesse, ma perché doveva. "Dimmi una cosa, Kate. Che cosa stiamo facendo?"
Kate chinò la testa da un lato e, benché sembrasse sicura di sé, Josh percepì una certa esitazione, una nota di incertezza. "Stiamo godendoci il nostro dolce, Josh. Tutto qui."
"Tutto qui?" ripeté lui. Josh la desiderava. La voleva come dessert, ma prima di divorarla, doveva sapere se quello che stavano facendo si limitava a soddisfare la lussuria che li animava o se c'era di più. "Ho bisogno di sapere se questo è un gioco, l'avventura di un fine settimana, se è un modo per vendicarti di un offesa ricevuta che non ricordo di aver pronunciato o..."
"Ssh..." Kate gli premette un dito sulle labbra. "Mi rendi nervosa. Gli uomini non devono analizzare, devono solo..."
"Che cosa?" chiese lui, interrompendola. "Dobbiamo saltare addosso alle donne senza fermarci a riflettere?"
"La maggior parte degli uomini lo fa."
"Oh-oh. Generalizzare in questo modo ti farà passare dei guai, dolce Kate."
Kate abbassò lo sguardo sul dessert e lo mescolò con il cucchiaio. "D'accordo. Diciamo che la maggior parte degli uomini che ho conosciuto si comporta così."
Josh avvolse le dita intorno alla mano di Kate che reggeva il cucchiaio. "Tu mi conosci, tesoro, e io non appartengo a quella categoria."
All'improvviso gli occhi di Kate divennero lucidi. "Oh, Josh, sono così spaventata."
Josh provò un'ondata di panico. "Hai paura di me?"
Kate scosse la testa. "Del fatto che non riesco a smettere di pensare a te. Di come cerco il litigio perché so che in quel caso tu ti fermerai a battibeccare con me."
"Kate, ma che cosa dici? Io ti starei vicino anche se tu non dicessi una parola. Io sono pazzo di te." L'emozione gli chiuse la gola e Josh deglutì a fatica. "Sono pazzo di te da sempre."
"Allora posso riavere la mia mano?" gli chiese lei, ridendo sommessamente. "Così potremo goderci il dolce."
Per tutta risposta Josh infilò la mano tra i loro corpi e la fece scivolare tra le gambe di Kate dove le mutandine con il taglio sul cavallo gli davano un più facile accesso. Josh l'accarezzò, felice di costatare quanto fosse pronta.
Kate rabbrividì, scossa da un tremito, liberò la mano da quella di Josh e affondò il cucchiaio nella crema al cioccolato, poi glielo mise in bocca.
A quel punto si sporse verso di lui per baciarlo e, facendo scivolare la lingua tra le sue labbra, condivise con lui la dolcezza della crema. Josh intanto continuava ad accarezzarla, a esplorare il suo corpo, scoprendola impaziente di riceverlo e Kate si lasciò sfuggire un gemito.
Josh non si fermò. Era bravissimo con le dita e a mano a mano che il bacio si faceva sempre più appassionato, Kate si avvicinò pericolosamente al momento del piacere supremo. Agitandosi sulle ginocchia di Josh, fece cadere la crema dalla ciotola su entrambi.
Basta così, pensò lui.
Josh le tolse la ciotola di mano e la appoggiò sul tavolino, quindi sollevò Kate tra le braccia e la adagiò sul letto. Era appiccicosa e dolce e lui la lambì, pensando che il suo sapore era più buono di qualsiasi dessert.
Qualche istante più tardi, Kate perse il controllo e raggiunse l'orgasmo, regalando a Josh il momento più bello della sua vita.
"Questa non è e non sarà mai una relazione a senso unico" dichiarò Kate, appoggiando le spalle al torace bagnato di Josh che la strinse ancora più forte contro di sé.
"Io sono un uomo paziente. Ti ho aspettata per anni, minuto più o minuto meno che cosa vuoi che sia."
Kate immerse il ginocchio nell'acqua. "Non è vero."
"Sì che è vero."
Josh mentiva. "Io ero convinta che non mi sopportassi."
"Il che non significa che non avrei voluto portarti a letto."
"Che cosa?" L'acqua spruzzò dappertutto quando lei si voltò nella grande vasca per guardarlo in faccia. "Non mi sopportavi, ma volevi venire a letto con me?"
"L'amore e l'odio sono divisi da una linea molto sottile, tesoro" le fece notare lui e, quando sorrise, sulle sue guance, ai lati della bocca, si formarono due fossette nascoste dall'ombra della barba.
Il fatto che Josh avesse pronunciato la parola amore colse Kate alla sprovvista, così come l'espressione dolce dei suoi occhi mentre la guardava. "Josh?"
"Kate?"
"Credo di amarti."
"Considerato il fatto che io so da tempo di amarti, mi sembra che sia un'ottima notizia."
"Oh, Josh!" Kate si lanciò in avanti e gli gettò le braccia al collo. Era proprio una donna fortunata. "Perché abbiamo perso così tanto tempo a litigare?"
"Molte persone lo considererebbero un preliminare del corteggiamento" dichiarò lui, strizzandole l'occhio quando lei tirò fuori la lingua. "Ma adesso che abbiamo capito che cosa vogliamo, ritengo che sia inutile continuare con i preliminari e che sia arrivato il momento di passare al sodo."
"Sei incorreggibile" mormorò lei scuotendo la testa e trattenendo a stento un sorriso.
"In realtà sono eccitato."
Kate immerse una mano nell'acqua tra le gambe di Josh e scoprì che aveva detto la verità. "Sì, lo vedo che sei eccitato."
"Io preferirei che lo sentissi."
"Non è quello che sto facendo?"
"Sì, ma non abbastanza velocemente."
"Hai appena detto di essere un uomo paziente."
"Ho mentito" ammise lui, improvvisamente serio. "Ti amo. Ti voglio. Ho bisogno di te. E adesso baciami, Kate, baciami subito."
Kate lo baciò. Era così emozionata che quando aprì la bocca sopra la sua, si lasciò sfuggire un singhiozzo. Josh la calmò, accarezzandole la schiena con lunghi movimenti delle mani e, invitandola ad avvicinarsi di più, con le mani e con la bocca le chiese di fare l'amore con lui.
Sostenendosi sulle ginocchia, Kate lo accolse dentro di sé, scivolando sopra di lui fino a quando non furono completamente uniti, fino a diventare un solo essere.
"Hai idea di quanto sia bello per me?" gli chiese lei, sussurrando le parole contro il suo orecchio.
"Se è bello per te come lo è per me è semplicemente fantastico. Ma non credo che tu possa provare niente di più bello di quello che sto provando io."
Kate sorrise. "Vogliamo scommettere?"
"Per perdere anche le mutande? Meglio di no."
"Tu hai già perso le mutande."
"Mmh, ecco perché mi sento così nudo" scherzò lui, lasciandosi sfuggire un gemito quando Kate prese a muoversi con ancora più energia. "Sì, continua così."
"Sei insaziabile" commentò lei prima di essere travolta dalle emozioni.
"Puoi giurarci ed è meglio che tu ci faccia l'abitudine. Ho aspettato questo momento per troppo tempo e ne passerà altrettanto prima che io possa ritenermi sazio."
Kate capiva che cosa voleva dire e fu scossa da un fremito sentendolo irrigidirsi sotto di lei. "Josh?"
Josh chiuse gli occhi ed emise un lungo sospiro di piacere. Con le mani le strinse forte la vita. "Non è il momento giusto per parlare, Kate."
"Ma io volevo solo che sapessi..."
"Davvero, non adesso."
"...che non mi importa..."
"No, ti prego."
"...di dover condividere la stanza con te."
"Lo sapevo" confermò lui con voce rotta dall'emozione. Stava per perdere il controllo. "È per questo che ne ho prenotato una sola" mormorò sollevandosi e portandola con lui fino alle stelle.
Qualche minuto più tardi, accasciati l'uno contro l'altro, i corpi ancora uniti, Kate gli confessò la verità.
"Lo sapevo. Ho chiamato l'albergo la settimana scorsa per verificare le prenotazioni."
"E sei venuta ugualmente qui all'Hush."
"Certo che l'ho fatto. Te l'ho detto, credo seriamente di amarti."
"Allora baciami, Kate."