Sfida a fior di pelle
di CHARLENE SANDS
Lavorare con un vecchio nemico - diventato nel frattempo un rubacuori multimilionario - potrebbe costare molto caro a un’ex ragazza acqua e sapone. Ma per Lisa Mills ottenere quel grande progetto è il sogno di una vita e soprattutto la svolta definitiva della sua carriera. Peccato che, quando si presenta al colloquio, è Matt Sullivan ad aprirle la porta. Fortunatamente lui sembra non riconoscerla anche perché è diventata una bella donna in carriera. ma è solo questione di tempo: che cosa risponderà quando Matt le chiederà un appuntamento?
Le ombre della notte danzavano su un bel volto di Matt mentre la cercava con gli occhi. La voce roca e la potenza che le trasmetteva il calore della sua mano mentre stringeva la sua… tutto parlava del suo desiderio per lei.
A meno che tu non ti voglia baciarmi, forse dovresti andare. Quella sorta di avvertimento ebbe l’effetto di far scatenare un putiferio nella mente di Lisa, mentre Matt si avvicinava a lei sempre di più.
Si chinò, le sue labbra vicine alle sue.
Era la sua ultima possibilità di tornare indietro. Avrebbe dovuto alzarsi. Fuggire via.
Ma rimase seduta sulla chaise-longue.
La sua mano stretta in quella di Matt.
Alzò il mento. Gli occhi chiari di Matt sembravano studiarla. Lisa non resse quello sguardo turchese e abbassò le palpebre mentre la bocca di lui si posava lieve sulla sua. Era la prima vota che sentiva il sapore di lui…
Cercò di controllare i battiti del cuore, ma erano troppo rapidi ed era impossibile. Il bacio stava spazzando via gli anni di dolore e le stava dando l’opportunità di dimenticare tutte le cattiverie subite nel corso della sua vita. Un gridolino le sfuggì dalla gola mentre cercava di allontanare Matt, che però le coprì il viso con le mani forti e approfondì il bacio. Le sue labbra si schiusero automaticamente per lui, Matt cominciò a giocare con la lingua e a mordicchiare il labbro inferiore. Lisa fu travolta da un’ondata di desiderio – a Matt sfuggì un gemito soddisfatto – mentre lui la prendeva fra le braccia baciandola con sempre più trasporto e togliendole letteralmente il fiato.
Si staccarono. Quanto era durato quel bacio? A Lisa sembrò pochissimo ma non doveva essere stato così.
"Wow", esclamò Matt, dando voce anche ai pensieri di Lisa.
Lisa sentiva il suo corpo scosso da mille brividi e la bocca le tremava ancora. Si mordicchiò il labbro cercando di apparire calma. Essere baciati da Matthew Sullivan non era solo ciò che aveva aspettato per tutta una vita. Era molto di più. Prima era troppo giovane, troppo stupida, mentre ora la realtà aveva superato le aspettative. Non gli aveva reso giustizia anche nei sogni più proibiti. Il bacio del Matt in carne e ossa e non di quello dei suoi sogni adolescenziali aveva cancellato tutte le sue fantasie e le sue convinzioni di adolescente cicciottella e sfortunata.
Matt le riprese la mano, dandole un bacio sul palmo. Quel gesto così tenero la fece vacillare ancora di più. Non riusciva a rispondere al suo "wow". Era in corso una battaglia senza pari nella sua testa.
Matt la strinse in un abbraccio. Forse si era pentito di quel bacio? Si era forse rassegnato a non andare oltre, pensando che lei fosse fredda e che gli fosse rimasta indifferente? Qualcosa la scosse dal torpore, e un’improvvisa ondata di calore penetrò nel suo cuore e nella sua anima, strappando via il dolore che l'aveva causata e lasciando il posto al tepore di un benvenuto.
"Lisa?", la chiamò, riportandola alla realtà.
"Dovrei andare”, farfugliò lei, riprendendosi.
Matt la guardò. Lisa trattenne il respiro, cercando di nascondere la sua delusione. "Ok, ti faccio strada ", le disse.
Lisa si alzò, le gambe le tremavano per l’agitazione e si aggrappò alla coperta per non cadere. Matt le fu subito accanto e la prese per mano e scortandola fino alla porta d'ingresso.
"Ci vediamo domani”, le mormorò con gli occhi illuminati da uno strano luccichio.
"Okay, sì. A domani", disse Lisa con un fil di voce. Si sentiva stupida perché le sembrava di aver fallito miseramente. Non voleva essere una delle sue tante ammiratrici, ipnotizzata da un suo bacio… eppure, che quel bacio l’avesse turbata, era più che evidente. Non riusciva a dissimulare una calma che non provava.
"Ti accompagnerò nei miei uffici dopo che avrai finito di lavorare, domani".
La speranza nella sua voce la confondeva.
"Sì."
"Ti andrebbe di andare a cena dopo?"
Lisa annuì, mordendosi nuovamente le labbra.
Dopo quel bacio, i suoi sentimenti per lui non sarebbero mai più stati gli stessi.
Era quello che la spaventava di più.