Sfida a fior di pelle
di CHARLENE SANDS
Lavorare con un vecchio nemico - diventato nel frattempo un rubacuori multimilionario - potrebbe costare molto caro a un’ex ragazza acqua e sapone. Ma per Lisa Mills ottenere quel grande progetto è il sogno di una vita e soprattutto la svolta definitiva della sua carriera. Peccato che, quando si presenta al colloquio, è Matt Sullivan ad aprirle la porta. Fortunatamente lui sembra non riconoscerla anche perché è diventata una bella donna in carriera. ma è solo questione di tempo: che cosa risponderà quando Matt le chiederà un appuntamento?
"Non ho intenzione di far arrestare tuo fratello, se è questo che ti preoccupa".
"Sta’ tranquillo, Matthew." Lisa posò un panno con il ghiaccio sulla mascella gonfia di Matt. Aveva perso diversi minuti per convincere suo fratello a lasciarla lì da sola con Matt. Avrebbe voluto andarsene anche lei, ma c'erano troppe cose lasciate in sospeso e da chiarire tra lei e Matt e ora era giunto il momento per chiudere quel capitolo della sua vita. Si sedette accanto a lui sul patio, il suono delle onde interrompeva il silenzio. "Hai idea di quanto ti odio?"
"Non più di quanto io ti odi" mormorò lui.
Oddio, sembravano tornati al liceo.
"Ma non sono colpevole di quello di cui mi stai accusando e avresti dovuto capirlo."
"Forse non sono così intelligente. Perché non... ahi!". Lisa sistemò il panno con il ghiaccio sul suo volto. "Cazzo, Cookie, non hai un tocco delicato".
"Lisa, mi chiamo Lisa, non Cookie".
"Giusto."
"Cookie è morta quel giorno. Tu e i tuoi amici l'avete distrutta".
"Ero uno stupido, capriccioso bambino di scuola materna, Lisa."
"Se è il tuo modo di chiedere scusa, potresti fare di meglio. E comunque non ho spifferato la tua storia alla stampa… a differenza di te, ho principi morali a cui mi attengo, non avrei mai fatto del male a un'altra persona". Spinse il panno di ghiaccio sulla sua pelle e glielo affidò, liberandosi le mani.
"Ok, mi dispiace per quello che ti ho fatto, non mi sono mai perdonato di averti fatto soffrire."
"Sono scappata con un ragazzo durante il mio primo anno di college; la mia autostima era così bassa, che ho sposato il primo ragazzo che mi ha prestato attenzione… abbiamo divorziato cinque mesi dopo".
"Stai dicendo che ti ho rovinato la vita?"
"L'esatto contrario, sei stato la mia motivazione a perdere peso, a cambiare il mio aspetto e ad alzare la testa, Maverick, poi… ti ho seppellito insieme a Cookie".
"Bene. Abbiamo stabilito che mi odi."
"Perfetto, allora stiamo facendo progressi. Chi altro avrebbe potuto raccontare la tua storia alla stampa?"
"Sei stata l'unica a cui l’ho detto."
"Ma non ero l'unica a saperlo."
Matt si tolse il ghiaccio dal viso e la fissò. "Che cosa stai dicendo?"
"Cosa voleva la tua sorellastra da te?"
"Niente, una relazione, un contatto, immagino. Voleva che fossimo una famiglia, che ci frequentassimo…".
"Lei deve pur averne parlato con qualcuno prima di chiamarti, sbaglio?"
Lui scrollò le spalle. "Forse, ma non sono ancora sicuro di volerti credere".
"Perché quello che mi hai fatto meritava la mia vendetta?"
"Ho l’altra mascella a tua disposizione se vuoi darmi un altro pugno..."
"Mi sarebbe piaciuto darti un pugno… l’ho pensato ogni giorno della mia vita fino alla laurea".
"Quando mi alzai da quel letto, quella sera, stavo per andare a dire ai ragazzi che la scommessa non era più valida, che avevo perso… non riuscivo a essere ciò che non ero".
"Perché?"
"Ho visto il tuo tatuaggio, e quando mi hai detto perché l’avevi fatto, sei diventata reale, una persona con sentimenti e dolori e non me la sono più sentita".
"Perché fino ad allora non avevi pensato che le ragazze grasse avessero sentimenti?"
"Io? Oh, sì." La sua voce si abbassò mentre gli occhi si posarono sui suoi. "Non sono più Maverick, Lisa."
"Meglio così, perché non era una persona molto bella. E ora", disse, togliendogli di mano la confezione di ghiaccio. "Ho un lavoro da fare, sono sicura che manterrai le distanze fino a quando non porterò a termine il mio progetto".
"Mi odi così tanto?"
Lisa guardò i suoi begli occhi azzurri, vi lesse il dolore e si sentì mancare per un attimo. "Non può funzionare. Non c'è fiducia tra di noi".
Matt scosse il capo e annuì. "Giusto."
Lisa si allontanò, a testa alta. Aveva fatto molta pratica lasciando gli uomini sbagliati, ma stavolta faceva davvero molto male.