Viaggio di un guerriero irlandese
di MICHELLE WILLINGHAM
Da tre anni Quin MacEgan è il più caro amico e protettore di Brenna Ó Neill. Quin è tutto per Brenda, ma lei prova emozioni e desideri che la spaventano. |
Brenna si sedette su una panca di legno, col cuore che batteva così forte da farle temere uno svenimento. Ormai era fatta. Avevano pronunciato la solenne promessa e, quella notte, avrebbe unito il suo corpo a quello di Quin. Sarebbe diventata sua moglie, di nome e di fatto.
L'idea la terrorizzava, per quanto si fidasse di lui.
Quin sbarrò la porta, andò al focolare e non aprì bocca per parecchi minuti. Oppressa dal silenzio, Brenna si avvicinò e gli sfiorò un braccio. Con un sussulto, lui ruotò su se stesso.
«Críost, non me l'aspettavo! Scusate.» Si passò una mano tra i capelli, abbozzando un sorriso. L'espressione degli occhi, però, era seria. Brenna sapeva che era stato il suo comportamento della sera precedente a renderlo guardingo.
«Siete stanco?» Si strinse le mani, non sapendo che altro dire.
«No.» Quin le diede di nuovo la schiena. Brenna gli accarezzò una spalla e sentì l'estrema tensione dei muscoli. Si stupì di essere capace di toccarlo senza timore di essere respinta.
«Come mai avete acconsentito alle nozze, Brenna?» Le domandò lui, voltandosi per prenderla tra le braccia. Percorse con le dita l'attaccatura dei capelli, dalla fronte fino alle tempie.
«Perché preferisco stare con voi, piuttosto che da sola.» Chiuse gli occhi, aspirando il caldo odore virile. Le lente carezze l'aiutavano a rilassarsi. Sebbene non avesse nemmeno assaggiato il vino e la birra, aveva l'impressione di averne bevuto una decina di boccali. Posò le mani sulla tunica di lana grezza, poi insinuò le dita sotto il tessuto.
Quin le sollevò il viso per guardarla negli occhi.
«Domattina salperò alla volta dell'Iberia. Abbiamo soltanto questa notte da trascorrere insieme.»
Brenna lo sapeva, e anche per questo motivo era pronta ad affrontare la dura prova dell'intimità fisica. Per rispondere alla domanda inespressa, si mise in punta di piedi e gli offrì la bocca. Senza esitare, lui si chinò a baciarla. Le stuzzicò le labbra con la punta della lingua e lei subito le dischiuse, cercando di non spaventarsi per l'improvviso risveglio dei sensi.
Non c'è nulla da temere, si ripeté. Ripensando alla sera prima, quando lo aveva respinto, comprese che Quin non le avrebbe mai chiesto più di quanto non fosse disposta a donargli.
Negli occhi verdi coglieva un desiderio straziante, tenuto a freno dalla pura forza di volontà. Sentiva la potente erezione premere contro l'addome e l'idea di eccitarlo fino a quel punto la commosse.
«Questa volta non scapperò» gli promise.
Senza sorridere, Quin si levò tunica e calzoni e rimase nudo di fronte e lei. Forte e muscoloso, era di una bellezza straordinaria. Brenna provò il potente impulso di toccarlo, tuttavia si trattenne.
Allentò, invece, i legacci del vestito e, col cuore che batteva forte, si spogliò a sua volta.