Esperimento d’amore
di LOUISE ALLEN
Convinta di non poter mai ricevere un’offerta di matrimonio come si deve, l’anticonformista Lady Chloe Albright prende al volo l’opportunità di fingere un fidanzamento con Lord Christopher – Kit – Fellingham, Conte di Twyford. Avendo amato Kit per anni e in segreto, ha imparato a nascondere le sue pene d’amore. Per lui non può essere più della sorella minore del suo migliore amico e compagno di studi. Ora deve mettere in pratica le sue tecniche di consumata attrice dei sentimenti per un esperimento d’amore. Funzionerà?
“In che senso non è uno stratagemma? Non era di questo che stavi parlando con James, prima? cioè tu hai davvero intenzione di sposarmi? Io... ecco, io volevo solo aiutarti!”. Kit davvero la voleva prendere in moglie? Era impazzito? Era sana, di buona famiglia, ma era anche eccentrica per gli standard del periodo e inoltre Kit non era innamorato di lei. “Anche se i Woolmer dovessero parlare, se ci lasciassimo alla fine della Stagione, potremmo sempre dire che ci siamo accorti solo in quel momento che non siamo fatti l’uno per l’altra. Nessuno ne rimarrebbe sorpreso”.
“Perché non dovrebbero esserne sorpresi?”, chiese Kit. Sembrava scocciato e aveva assunto un tono autoritario. Tutto ciò avrebbe potuto allarmare una donna qualsiasi ma non lei, a cui dava fastidio il tono imperioso che alcuni uomini rivolgevano alle donne, come se comandassero loro.
“Perché tu ne hai avuto abbastanza del mio lavoro di scienziata, e non avresti potuto tollerare oltre il mio campo di studi. Ti avranno anche dato fastidio tutti i miei articoli sulle riviste scientifiche e ti sarai stufato di dovermi accompagnare sempre ai convegni”. Anche solo una di queste ragioni avrebbero fatto desistere almeno la metà dei possibili corteggiatori, l’altra metà sarebbe stata solo interessata solo alla sua dote e al suo casato.
“Ti interessi solo di geologia?”, le chiese Kit.
Chloe scosse il capo, divertita. “Mi interessano tutte le scienze”.
“Che ne pensi, allora, dell’archeologia?”.
“Non ne so molto, ma suppongo che le teorie scientifiche si possano applicare poi in svariati campi. Lord Twyford, questa è una discussione piuttosto interessante, ma non capisco che cosa c’entri con il nostro possibile matrimonio”.
James si era intanto accomodato e li osservava, posando il suo sguardo ora su uno, ora sull’altra, come in una partita di scacchi. Sembrava divertito e Chloe non poteva dargli torto.
“A me interessa molto l’archeologia e ho delle antiche sepolture sui miei terreni che ho intenzione di far scavare e analizzare”, spiegò Kit. “Appartengo a un discreto numero di società che si occupano di studio delle antiche civiltà. Non sono il ricco e noioso possidente che immagini, Lady Chloe. Non mi interessa solo la caccia alla volpe e...” aggiunse per impedirle di obiettare, “non mi piace la vita dissoluta che alcuni nobili passano in città, tra scommesse, alcol e...”
“Prostitute”, suggerì lei.
“Esatto”. Dall’espressione del suo viso, Chloe non riuscì a capire se Kit era divertito o arrabbiato. “In altre parole”, continuò lui, “sono conosciuto anche per avere degli interessi intellettuali tali che sembrerebbe del tutto improbabile che io possa rompere il fidanzamento per le ragioni da te elencate”.
“Anche se così fosse, non sei venuto a Londra per accasarti, no?”, argomentò lei.
“Invece sì”. Le sorrise guardandola dritta negli occhi. “Ho ventinove anni, è giunto il momento di pensare seriamente ad avere degli eredi. Se James non ha obiezioni, considero l’unione delle nostre famiglie un onore. Del resto, tu stessa, prima, hai ascoltato ciò che dicevo a tuo fratello. Vorrei una donna intelligente come moglie”.
“Che non ridacchi”, aggiunse James, sforzandosi di mantenere un contegno. E così anche mio fratello è d’accordo, pensò Chloe osservandolo.
“Io non ridacchio”, ammise. E dopo questo bello scherzetto non sarò mai più in grado nemmeno di ridere. Una cosa era aiutare un amico in difficoltà per cui da cinque anni lei nutriva una passione inconfessata, un’altra era sposarlo non per amore.