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Petali d'amore

di MAGGIE COX

Serena Hammond ha partecipato a un’asta londinese per acquistare Rosa, un dipinto che ha un significato sentimentale per il suo gentile dolce e anziano datore di lavoro. All'ultimo momento, però, la sua offerta è stata superata da quella di Ethan Galbraith, bellissimo e arrogante milionario. Ora Serena dovrà escogitare un piano per convincerlo a cederle il quadro, ma il suo intuito le ha instillato un dubbio: rischia di recuperare il ritratto e di perdere il cuore

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Quante espressioni era possibile usare per indicare una persona priva di forza di volontà? si chiese Serena mentre guardava Ethan gettare con noncuranza la giacca su una poltrona della sua camera da letto, e poi allentare il nodo della cravatta di seta prima di togliersela.

Più precisamente, quale era l'aggettivo adatto per una persona sprovvista di morale, o assolutamente sfornita di buon senso? La testa le girava considerando tutte le implicazioni di ciò che stava per fare, cioè ciò a cui aveva dato tacitamente il suo assenso accettando di seguire Ethan nella sua casa esageratamente elegante di Belgravia.

"A cosa pensi?"

Ethan le appoggiò le mani sulle spalle e l'attirò a sé, gli occhi color dello smeraldo che la scrutavano intenti.

Sopraffatta dai dettagli del suo viso – in particolare dal modo in cui le sue lunghissime ciglia gli sfioravano gli zigomi quando batteva le palpebre – Serena lo guardò a sua volta con soggezione. Le intriganti ombre provocate dagli zigomi sporgenti gli conferivano un'aria misteriosa e affascinante. E la bocca... Forte ma anche curiosamente vulnerabile, custode di segreti mai rivelati, era a dir poco incantevole.

Poi lo sguardo di Serena si spostò sui quadri simmetricamente appesi alle pareti della stanza, e si chiese se Rosa, il ritratto che lei stava disperatamente cercando di acquistare per conto del suo datore di lavoro, fosse già stato esposto e, in quel caso, dove.

Ma pensando al ritratto e consapevole che Ethan non aveva nessuna intenzione di disfarsene, Serena provò un acuto senso di disagio, al quale reagì mordicchiandosi il labbro inferiore. Si sentiva come la peggiore delle traditrici, e anche onestamente come una poco di buono, una definizione che mal le si addiceva perché, convinta di non possedere alcun sex appeal, si era sempre accontentata di uscire saltuariamente con i pochi uomini che aveva conosciuto, evitando però di andare a letto con loro.

Aveva perso la verginità a diciannove con un musicista conosciuto durante un viaggio in Francia, ma l'evento l'aveva lasciata delusa e disillusa. Non era successo nulla di spettacolare, come invece lei ingenuamente aveva sperato. Durante tutto il processo si era sentita strana, distante dal suo corpo, mentre il suo partner era stato così concentrato sul proprio piacere da non notare nemmeno se lei avesse raggiunto un qualsiasi tipo di soddisfazione.

Ma questo, cioè la tempesta di emozioni e di desiderio che la vicinanza con Ethan scatenava in lei, era qualcosa di totalmente diverso. Specialmente perché non le piaceva quell'uomo, e dunque era addirittura inconcepibile l'idea di fare l'amore con lui.

"Perché, credi che io stia pensando adesso? Ethan se lo stessi facendo, di sicuro non sarei qui!" Serena esclamò, il viso in fiamme.

Lui rise e le mise un dito sotto al mento, costringendola così a guardarlo negli occhi.

"Ti voglio vedere con i capelli sciolti" affermò, il tono della voce basso e roco.

Prima che Serena potesse alzare una mano per rimuovere il fermaglio, Ethan lo aveva già fatto al suo posto. Un attimo dopo, i lunghi capelli castani le ricaddero sulle spalle, morbidi e voluminosi come una nuvola di seta.

"Belli" sentenziò Ethan, e Serena capì che era stato sincero.

La signora di Shalott era il dipinto che forse amava di più, e con i capelli sciolti Serena Hammond assomigliava straordinariamente alla donna dai lineamenti dolci e perfetti ritratta da Waterhouse, pensò Ethan, allungando una mano per prendere un lungo ricciolo fra le dita. Fu incantato dalla sua morbidezza.

E fu incantato anche in altri modi. Quella donna sembrava avere il potere di evocare in lui sentimenti inaspettatamente profondi, oltre il desiderio puramente sessuale. Forse, in qualche modo, lo aveva stregato? I sentimenti in genere erano l'ultima cosa che prendeva in considerazione nell'ambito di una relazione, ma proprio per questo, stava vivendo l'inizio di un rapporto importante, o si trattava di una semplice, fugace, ma molto calda avventura?

Improvvisamente Ethan cancellò ogni pensiero dalla sua mente, e precisamente quando il desiderio di ritrovarsi ancora più vicino a Serena lo spinse a chinare la testa per baciarla sulle labbra, con passione e con urgenza. Lei replicò con uguale fervore e solo un minuto dopo era distesa sul letto, inchiodata sul materasso dal peso di Ethan. Gettarono con noncuranza i vestiti per terra, sollecitati dalla loro esigenza di stare insieme, pelle nuda contro pelle nuda.

Ethan le accarezzò un seno e le regalò un sorriso sensuale prima di prenderle un capezzolo fra le labbra. Come dimostrazione di quanto quel gesto l'avesse eccitata, Serena sospirò e inarcò la schiena mentre lui insinuava un ginocchio fra le sue gambe.

"Ethan" mormorò lei, ma poi la luce di vorace desiderio che scorse nei suoi occhi la indusse a dimenticare qualsiasi cosa avesse avuto intenzione di dire. "Io... Noi non possiamo, a meno che tu non abbia una protezione..."

"Certo." Svelto Ethan si mosse per prendere dal cassetto ciò di cui aveva bisogno.

La baciò di nuovo sulle labbra e un solo istante dopo entrò in lei con un solo, deciso colpo. Esitò quando vide un'espressione di sorpresa dipingersi sul bel volto di Serena, e percepì i muscoli di lei contrarsi.

Era vergine, oppure fino a quel momento le sue esperienze sessuali erano state davvero misere. Lui aveva avuto abbastanza donne per capire la differenza. Si sentì responsabile, e provò voglia di proteggerla. Riprese a muoversi dentro di lei, ma con maggiore cautela, per evitare di sopraffarla con la foga del suo ardore, il corpo teso nello sforzo di contenere l'entusiasmo. Ma poi la baciò di nuovo sulla bocca, e questo distrusse anche l'ultima riserva emotiva. La sentì tremare sotto di lui, e allora si lasciò andare, ansioso di raggiungere l'appagamento dei sensi.

Apprezzando lo straordinario piacere che le dava il corpo di Ethan – le lunghe gambe muscolose che sfregavano le sue, il suo respiro caldo che le accarezzava i seni mentre appoggiava la testa su di lei – Serena chiuse gli occhi e si sorprese nello scoprire che nessun senso di colpa oscurava la perfezione di quel momento.

E perché avrebbe dovuto sentirsi in colpa, si chiese. Il desiderio sessuale era naturale e normale, giusto? Non era necessario attribuire all'accaduto più importanza di quanta ne aveva. Era una donna adulta, non doveva spiegazioni a nessuno, ed era troppo intelligente per credere di essersi innamorata di Ethan! Inoltre, come era possibile innamorarsi di un uomo che non stimava nemmeno, e con il quale non aveva assolutamente niente in comune?

Sì, ancora pochi minuti e si sarebbe vestita, poi avrebbe chiamato un taxi per tornare a casa di sua cugina, e archiviato l'evento come qualcosa di indubbiamente piacevole, anche se da non ripetere. Era assolutamente sicura che Ethan avrebbe condiviso il suo punto di vista.

"Serena?"

“Hmm?"

"Perché non dormi qui questa notte?"

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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