Solo un bacio
di JESSICA HART
Quando Caroline Taylor racconta alle amiche di aver appena visto l’uomo che sposerà, lanciano una scommessa: dovrà fare in modo che quel meraviglioso papà single le dia almeno un bacio.
Talvolta però, il destino ha bisogno di una piccola spinta. Carol pensa che il miglior modo per attirare l’attenzione di Anthony Gilchrist sia di parlare dei loro figli. Peccato che lei non ne abbia! La soluzione: prendere in prestito suo nipote per un pomeriggio al parco, lo stesso parco in cui Anthony porta suo figlio…
Lo amava. Guardandolo, Carol seppe con certezza di provare un sentimento forte verso di lui. Un sentimento che non aveva mai provato per nessun altro, prima.
Lo amava e gli aveva mentito. Basta, gli avrebbe detto la verità… ma se questo avesse significato perderlo per sempre? Come avrebbe potuto sopportarlo?
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Caroline era rimasta in silenzio durante il tragitto verso casa. Anthony non aveva fatto commenti sulla giornata, ma le aveva chiesto di cenare insieme quella sera stessa. “C’è qualcosa che vorrei dirti,” le aveva detto. “Potresti chiedere a Kate di badare a Jake?”
Carol non era riuscita ad affrontarlo e dirgli la verità su Jake. Non così presto. Stasera sarà ugualmente troppo presto, si disse.
“Fatti prima baciare,” le consigliò Kate cercando di tirarle su il morale. “Così almeno vincerai la scommessa.”
Tuttavia a Carol non interessava più nulla della scommessa. Le stava a cuore solo Anthony: cosa le avrebbe detto quando avrebbe scoperto che non era stata sincera con lui? Forse che lei era come le altre donne che aveva conosciuto e che lo avevano deluso nel profondo?
“Forse peggio,” ammise tristemente con Kate. “Scommetto che nessuna della sue precedenti donne si sia inventata una tale mole di menzogne riguardo alla loro vita privata. Devo dirgli la verità. Non posso più fingere.”
“Indossa le scarpe con il tacco a rocchetto. Ti faranno sentire meglio!”
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Le scarpe, però, non la fecero sentire meglio, ma almeno Anthony la aveva notate! “Sono contento che continui a mantenere certi standard riguardo alle scarpe,” esclamò, scortando Carol sul tetto di un edificio, su un terrazzo inondato dalla luce del crepuscolo. “Ci sarei rimasto male se tu avessi indossato della ciabatte!”
Caroline gli rivolse un sorriso debole. “Mia madre dice che finirò per rovinarmi i piedi se continuo a indossare i tacchi.”
“Mi piace molto il modo in cui indossi le tue scarpe frivole,” le disse con un tono di voce profondo ma al contempo leggermente ironico. “È stata una delle prime cose che ho notato di te. Sai, le altre mamme al parco giochi vestono in modo pratico, ma tu… tu eri diversa.”
Poteva dirlo forte!
“Le tue scarpe mi hanno fatto capire subito che eri una donna attenta alla moda, forse un po’ eccentrica,” continuò Anthony. “Era come se le tue scarpe mi dicessero: ecco qui una donna che sa come godersi la vita, una donna che ti farà stare bene, una di quelle donne che quando entrano in una stanza la illuminano solo con la loro presenza. Una donna che…” si fermò, come a voler scegliere le parole adatte. “Una donna che incanta,” concluse.
Carol deglutì. “Nessuno mi aveva mai detto niente di simile!”
“Come, nemmeno il divo del cinema che avevi sedotto?”
Ecco qui, era giunta l’ora X. “Non c’è mai stato nessun divo del cinema,” esclamò, guardandolo dritto negli occhi. “Te l’ho detto solo per far colpo su di te.”
Il sorrisino che si era affacciato appena sulle labbra di Anthony le diceva che lui non era affatto stupito da quella confessione. “Speravo che fosse così!” le disse.
Carol fece un respiro profondo e continuò: “Non sono nemmeno una redattrice di moda, né tantomeno una madre. Jake non è mio figlio. È mio nipote,” proseguì decisa. “Kate è solo un’amica e non la mia tata. E quella che hai visto non è casa mia, ma è l’appartamento di Phoebe.”
Ce l’aveva fatta! Gli aveva detto tutta la verità, nient’altro che la verità! Fiuu!
“Jake non è tuo figlio?” disse Anthony, insistendo evidentemente sulla questione che più gli stava a cuore.
“No. Te l’ho fatto credere solo per avere una scusa per poterti parlare. Tutto è cominciato per una scommessa,” gli spiegò, quando lesse nei suoi occhi un’ombra di smarrimento. “Ti avevo notato nel parco giochi, eri lì con Tom. Io e le mie amiche stavamo parlando di quanto fosse difficile incontrare l’uomo giusto e io ho detto che se avessi avuto un bambino, avrei avuto una scusa per conoscerti. Così ho preso in prestito Jake per un pomeriggio per provare la mia teoria.”
“Sarebbe andato bene un uomo qualsiasi per la vostra scommessa?” le labbra di Anthony si schiusero appena, in un sorriso divertito.
“No.” Le guance di Caroline si imporporarono leggermente. “Tu eri così bello,” mormorò.
Anthony rimase in silenzio per qualche istante. “Allora, hai vinto la scommessa?” esclamò alla fine.
“Non esattamente.” Ormai poteva dirgli tutto. “Per vincerla, avrei dovuto farmi dare un appuntamento e… farmi baciare.” Carol terminò la frase in un soffio.
“Cos’accadrebbe se non ti baciassi?” le chiese, con una nota ironica nella voce. Carol deglutì, imbarazzata.
“Dovrei pulire la cucina per un mese.”
Anthony sorrise. “Non possiamo assolutamente lasciare che accada,” disse, circondandole la vita per attirarla a sé. Le sue labbra si posarono lievi sulle sue, in un bacio leggero. “Va bene così?”
“Veramente no,” rispose Carol, con voce strozzata. “Doveva essere un bacio vero,” aggiunse, lasciandosi cullare dal tocco delle sue mani sulla vita, dal sapore delle sue labbra e dal luccichio dei suoi occhi.
“Allora, faremmo meglio a provarci di nuovo.”
E stavolta le diede un bacio vero. Il genere di bacio che Carol aveva sempre sognato; un bacio in cui poter affogare. Un lungo, dolce, paradisiaco bacio che ti lascia senza fiato dalla felicità. Uno di quei baci di cui non si è mai sazi.
Molto, molto più tardi, Carol, con un sospiro, posò la guancia sul petto di Anthony. “Sei sicuro che non ti importi nulla di tutte le stupidaggini che ti ho raccontato?”
Il petto di Anthony vibrò in una risata silenziosa. “Be’, non ho mai creduto che il padre di Jake fosse una celebrità di Hollywood, a dire la verità. Inoltre mi sembravi un tantino giovane per essere la redattrice di moda di Glitz. Così, non posso dire di essermi sorpreso più di tanto quando mi hai confessato di esserti inventata tutte quelle sciocchezze. Però credevo che Jake fosse tuo figlio, lo ammetto. Mi piaceva pensare che fossi una di quelle mamme non paranoiche e ansiose come Susan. Lei è sempre in tensione per Tom!”
“Ma almeno lei è una vera madre. Me la sono immaginata come la madre perfetta,” ammise Carol. “Ero anche un po’ gelosa. Sembravi così fiero di lei.”
“Ah, be’, c’entra forse il fatto che Susan sia in realtà mia sorella?”
“Cosa?” Carol si lasciò andare sulla panchina.
“Susan è una vera madre single,” le disse Anthony, con una risata. “Il dottorato di ricerca è stato una vera lotta per lei, soprattutto ora che sta per concluderlo. Così io cerco di rendermi utile, dandole una mano con Tom appena posso. Ecco perché ero al parco giochi quel giorno.”
“Perché non me lo hai detto?”
“Tu eri così bella,” Anthony le fece il verso. “Hai creduto che Tom fosse mio figlio, e io te l’ho lasciato credere anche perché immaginavo che ti avrebbe fatta sentire più a tuo agio se avessimo parlato dei nostri bambini. Così, ho recitato la parte.”
“Dopo tutto quello che mi hai detto sull’onestà e la sincerità?” Carol finse di essere indignata, mentre lui le prendeva il volto tra le mani. Il suo sguardo si posò su di lei.
“Ora sono sincero con te,” le disse con un sorriso che le fece battere forte il cuore. “Ti amo, Carol. Ti ho sempre amata. Pensi di potermi amare così come ti amo io?”
Caroline fece finta di pensarci un po’ su. “Vuoi la verità?”
“La sola verità è che mi sono innamorata fin dal momento in cui i miei occhi si sono posati su di te,” gli rispose, dandogli un bacio.
“Almeno potrai dire alle tue coinquiline di aver vinto la scommessa,” la prese in giro.
“Certo che l’ho vinta!” Carol gli baciò la vena sotto l’orecchio. “L’ho vinta mille volte, a dirla tutta. Avevo bisogno di un bacio solo per vincerla.”
“Solo uno?” Anthony batté la lingua sui denti in segno di disapprovazione. La tirò a sé facendola sedere sulle sue gambe e l’abbracciò stretta. “Dal momento che abbiamo deciso di dirci la verità, ora… devo essere onesto, Carol, un bacio non è abbastanza…”