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Uniti dalla neve

di MELISSA MCCLONE

Coco Marsh è rassegnata: rinuncerà ai suoi sogni. Ha già detto addio all'idea di diventare una snowboarder professionista, ma almeno il ruolo di grafica per la Hughes Snowboards le dà la possibilità di usare le tavole quando le pare e piace. E per quel che riguarda quella fastidiosa speranza nel lieto fine... Be', l'amore che provava cinque anni prima per Rex Billings, superstar dello snowboard, non era comunque reale. Lo ha dimostrato lui stesso quando se n'è andato e non le ha più rivolto la parola.

Fino ad ora. Perché Rex Billings è tornato, più sconvolgente che mai. Ma lei non ha certo intenzione di lasciarsi incantare di nuovo dal suo fascino e da quel sorriso che le fa tremare le gambe. Anche se lui pare aver messo la testa a posto, sembra pronto a impegnarsi e... a far diventare realtà il sogno di Coco.

6

Coco deglutì a fatica. Tremava all'idea di ciò che sarebbe successo in seguito.

Un bacio, Coco. Che ne dici?

Conosceva la risposta corretta. Invece Coco si alzò sulle punte dei piedi e posò le sue labbra su quelle di lui prima di avere un crollo nervoso. Sentì sale, calore, Rex. Il suo profumo l'avvolse, rendendola più ubriaca della root beer che aveva bevuto quella sera. Un appetito sconosciuto si fece strada in lei.

Rex rispose al suo bacio con pari ardore, come se avesse avuto intenzione di recuperare il tempo perduto.

Braccia forti la strinsero, facendola avvicinare a quel corpo maschile tanto da toccarlo. Coco alzò le braccia. I capelli di lui fra le sue dita. Le loro lingue intrecciate. Le emozioni che palpitavano.

Un bacio.

Non sarebbe mai bastato.

Non quando un suo bacio la faceva sentire tanto speciale. Tanto desiderata. Tanto... amata.

Coco si allontanò di scatto. No, amata no.

Già una volta aveva ascoltato il cuore con lui. Farlo di nuovo sarebbe stato da stupidi.

La passione brillava negli occhi di Rex. Le passò un dito sulle labbra. Un dolce pizzicore nel punto in cui era avvenuto il contatto. Coco fremette.

«Grazie» le disse.

Gratitudine era l'ultima cosa che Coco provava. Lo fissò, amareggiata e confusa. Le sue labbra gonfie, palpitanti, imploravano un altro bacio. Anche il suo cuore.

«Un bacio non sarà mai abbastanza» proseguì Rex.

Oh, no. Lei aveva pensato esattamente la stessa cosa, ma non si sarebbe arrischiata a cadere in tentazione una seconda volta. Un bacio e lei aveva ricominciato a pensare all'amore. Rex aveva uno strano effetto su di lei. Questo, almeno, non era cambiato nel corso degli anni.

Tu volevi una storia seria. L'opposto di quello che cercavo io, le aveva detto. Non poteva essere certa che fosse cambiato molto. Meglio finirla subito.

Coco alzò il mento. «Un bacio basterà.»

«Ne sei sicura?»

Il suo tono allusivo suggeriva cose che lei aveva solo sognato. E, nonostante tutto, lei era tentata. «No. Voglio dire... sì.»

«Lo prenderò come un forse.»

«No!»

«Quindi non ne sei sicura.» Il suo sorriso indebolì la determinazione di Coco e le sue ginocchia. «Questo significa più baci.»

La sua frustrazione crebbe. «Non è quello che intendevo.»

«E cosa intendevi?»

Era preoccupata di dire qualsiasi cosa.

«Cosa vuoi davvero, Coco?» chiese Rex.

Voleva che lui la baciasse tanto da farle perdere i sensi. Voleva che le dimostrasse quanto la desiderava. Voleva che... si interessasse a lei.

Se Coco si fosse lasciata sedurre da Rex, avrebbe passato momenti indimenticabili finché fosse durata. Ma in che condizioni ne sarebbe uscito il suo cuore, una volta che lui se ne fosse andato? No, grazie.

Lo guardò dritto negli occhi. «Voglio che tu te ne vada.»

* * *

Rex passò il sabato a cercare di togliesi dalla mente Coco. Non riusciva a smettere di pensare a lei. A quanto gli piaceva. Quanto la rispettava, l'ammirava. Quanto desiderava baciarla di nuovo. Non se la sentiva di mangiare, né di dormire o di fare qualsiasi altra cosa.

L'abitudine lo costrinse ad andare sulle piste domenica, anche se i ragazzi avevano il giorno libero. Rex sperava di vedere Coco, magari solo da lontano. Quando la scorse in fondo a una discesa, aumentò la velocità per raggiungerla.

«Uno» disse Coco, arrivata alla seggiovia.

Giunto accanto a lei, Rex allentò gli attacchi e sfilò un piede. «Uno.»

Le labbra serrate, Coco non disse una parola mentre si sedevano sulla seggiovia. Scivolò verso il punto più lontano del sedile da tre, anche se erano solo in due.

La seggiovia partì. Rex provò due volte a cominciare un discorso, ma si interruppe in entrambe le occasioni.

Calma, Billings. Lascia che sia lei a parlare per prima.

Alla fine lei si voltò verso di lui. «Il fatto che ci troviamo sulla stessa seggiovia è un caso, o hai forse deciso di diventare uno stalker?»

Arrabbiata o divertita? Non avrebbe saputo dirlo. Ma lui stava per spegnere il dubbio con una bugia. «Per caso. Anche se c'è voluto un po' d'impegno da parte mia» ammise. «Tutto ciò che di bello c'è nella mia vita mi è caduto dal cielo. Che dire? Sono fortunato.»

«Forse il vento è cambiato, se ti aspetti che io cada ai tuoi piedi a breve.»

Divertita era da cancellare. Ma almeno Coco non poteva andarsene. Non finché la seggiovia non fosse arrivata al punto di discesa. Meglio giocarsela bene con la prigioniera al suo fianco. «Mi fermerei, se ti avessi al mio fianco.»

Lei inclinò la testa. «Cosa vorresti dire?»

«Mi piaci davvero. Più di quanto mi sia mai piaciuta qualsiasi altra donna.»

Coco fece una smorfia.

Rex avrebbe desiderato vedere meglio gli occhi di Coco dietro alle lenti sfumate della maschera. Ma non aveva altra scelta se non continuare a essere onesto. «Capisco perché sei preoccupata e non cercherò di accelerare i tempi. Sto pensando di fermarmi un po' di più a Hood Hamlet e mi piacerebbe passare del tempo con te.»

«Come amici?»

Avrebbe preferito che Coco gli si fosse gettata fra le braccia e lo avesse baciato con ardore sulla bocca come aveva fatto venerdì sera, ma aveva parlato con il cuore in mano. «Se è questo che vuoi.»

«Davvero?» Sembrava dubbiosa.

Rex non la biasimava. Si stava rendendo conto che preferiva di gran lunga stare con lei che senza di lei. «Sì.»

Le labbra di Coco si schiusero per la sorpresa, ma lei si riprese presto. «Se a novembre sarai ancora da queste parti, sei invitato alla cena del Ringraziamento.»

Quell'invito lo sorprese. Un sorriso soddisfatto si dipinse sulle sue labbra. «Sarebbe fantastico, grazie.»

«Prego.»

La seggiovia arrivò al punto di discesa. Rex non voleva che le loro strade si dividessero. «Fai snowboard con me.»

* * *

Fare snowboard con Rex era l'idea che Coco aveva di giornata perfetta. Aveva perso il conto del numero di discese che avevano affrontato e di quante volte erano scoppiati a ridere.

Conclusero la giornata al bar a bere cioccolata con panna e mangiare biscotti fra un autografo di Rex ai fan e una fotografia. Quando si salutarono, lui non provò a baciarla. Invece la ringraziò per aver passato il pomeriggio con lui.

Un nuovo Rex? Solo il tempo avrebbe potuto dirlo. Ma faceva sentire Coco... speciale.

Passarono insieme tutti i pomeriggi dopo il lavoro. Lui era un vero gentleman e a lei piaceva stare in sua compagnia. Eppure non riusciva a smettere di essere diffidente e domandarsi se doveva preparasi a un'altra caduta.

Erano solo amici, rifletté. Il suo cuore era al sicuro.

Una mattina Coco vide Rex alla rampa dell'half-pipe che dava istruzioni allo stesso ragazzino con i pantaloni verde lime che aveva sbagliato il salto qualche giorno prima. Infilò la coda della tavola nella neve in modo da mantenere l'equilibrio anche da ferma, anziché sedersi e bagnarsi mentre restava a guardare.

Rex affrontò la rampa e si esibì in un air to fakie. Una volta atterrato, risalì sull'altra metà dell'half-pipe e chiuse uno switch cork 1080. La tavola sembrava girare come un cavatappi.

Il ragazzino seguì il percorso che Rex aveva tracciato sulla rampa ed eseguì i trick alla perfezione. L'atterraggio senza sbavature.

Rex emise un fischio e batté le mani. Il sorriso che gli illuminava il viso.

Il ragazzino gli si avvicinò, alzò un braccio e Rex gli diede il cinque.

Il cuore di Coco si sciolse. Aveva avuto tanti maestri in passato. Alcuni bravi, altri meno. Rex aveva quello che serviva per essere uno dei migliori. Johnny doveva aver visto in lui il suo potenziale e per questo gli aveva chiesto di insegnare ai ragazzi.

Hood Hamlet sarebbe stato un ottimo posto per lui, se avesse voluto proseguire la carriera di maestro. Ma, se restava, cosa avrebbe significato per loro?

Passare il tempo con lui per un breve periodo era un conto. Coco credeva davvero che lui fosse cambiato a tal punto da desiderare di essere più di un amico per lei? E, in caso contrario, era pronta a dirgli addio?

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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