Uniti dalla neve
di MELISSA MCCLONE
Coco Marsh è rassegnata: rinuncerà ai suoi sogni. Ha già detto addio all'idea di diventare una snowboarder professionista, ma almeno il ruolo di grafica per la Hughes Snowboards le dà la possibilità di usare le tavole quando le pare e piace. E per quel che riguarda quella fastidiosa speranza nel lieto fine... Be', l'amore che provava cinque anni prima per Rex Billings, superstar dello snowboard, non era comunque reale. Lo ha dimostrato lui stesso quando se n'è andato e non le ha più rivolto la parola.
Fino ad ora. Perché Rex Billings è tornato, più sconvolgente che mai. Ma lei non ha certo intenzione di lasciarsi incantare di nuovo dal suo fascino e da quel sorriso che le fa tremare le gambe. Anche se lui pare aver messo la testa a posto, sembra pronto a impegnarsi e... a far diventare realtà il sogno di Coco.
Dopo il bacio che Rex e Coco si erano scambiati in cucina, passare del tempo insieme divenne uscire insieme. Come coppia. Lui non avrebbe potuto essere più felice, ma non stava affrettando le cose. Come lei gli aveva chiesto. E gli andava bene. Voleva solo stare con lei. Solo lei.
Ma Coco provava lo stesso?
La luna piena illuminava il cielo notturno. L'aria era fredda. Rex camminava mano nella mano con Coco sul marciapiede di Main Street a Hood Hamlet. Lucine bianche illuminavano le vetrine di alcuni negozi.
«Prima del Ringraziamento la città si accende come un albero di Natale.» La voce di Coco carica di entusiasmo. «Aspetta e vedrai.»
Rex fece un respiro profondo. L'aria fredda gli punse i polmoni. «Forse per allora me ne sarò già andato.»
«E così te ne vai?» La fronte corrugata, il sorriso sparito.
«Non sto scappando.» Non gli piaceva la tensione che le leggeva in viso. «Ho fatto richiesta per diventare maestro a tempo pieno. Vogliono farmi un colloquio.»
«Scusa.» I tratti del suo viso si rilassarono. Lo abbracciò. «Congratulazioni!»
«Grazie.» Tenerla fra le sue braccia sembrava la cosa più naturale al mondo, ma si allontanò. Adesso arrivava la parte difficile. «Il lavoro è a Stratton.»
Lei spalancò gli occhi. «Nel Vermont. Torni a casa.»
Rex avrebbe dovuto essere entusiasta di tornare, ma era troppo nervoso per quel che stava per dire. «Vieni con me al colloquio. Potrai vedere di persona come sarebbe vivere là.»
Lei arricciò le labbra. «Ma io vivo qui.»
«Se ottengo il posto, mi dovrò trasferire.» Le prese entrambe le mani nelle proprie e la fece avvicinare al muro di un edificio. «Voglio che tu venga con me.»
«Per il colloquio.»
Per sempre. Meglio andare per gradi. «E non solo, se ottengo il posto. Poi possiamo vedere come va.»
Coco corrugò la fronte. «Mi stai suggerendo di trasferirmi dall'altra parte del paese per vedere come va?»
Rex si immaginò il Natale insieme a lei nel Vermont. I baci sotto il vischio. Le carezze davanti all'albero addobbato per molti anni a venire. «Non te lo avrei chiesto, se non avessi intenzioni serie con te e non volessi accettare ciò che questo porterebbe.»
Coco lasciò le sue mani. «Non credo proprio.»
L'ansia gli fece contorcere lo stomaco. Non stava andando troppo bene. «Se è per il tuo lavoro... ho abbastanza soldi per entrambi.»
«Non è solo quello.» La voce le si spezzò. «Ti comporti come se fossi cambiato. Magari è vero, e io vorrei crederci, ma... non voglio ritrovarmi dall'altra parte del paese senza lavoro e per di più sola.»
Il dolore lo trafisse. Non poteva credere che lei lo pensasse capace di una bassezza simile. «Non ti lascerei mai così.»
«Lo hai già fatto una volta.»
Contrito, annuì. «Anche se sentivo il bisogno di dirti addio, ero comunque preoccupato per te dopo quello che ti era successo. Ecco perché sono rimasto in ospedale. Per accertarmi che stessi bene.»
Il silenzio di Coco aumentò la posta in gioco.
«Non ti ho mai dimenticata.» Rex non avrebbe rinunciato senza lottare. Non poteva perderla. «Vieni con me. Fidati di me.»
«Non... non posso.» Le parole le morirono in gola. «Non ne vale la pena.»
Rex sentì come se gli avessero trafitto il cuore con una tavola da snowboard appena laminata. «Io non ne valgo la pena.»
Coco fissò il marciapiede.
Un dolore lo squarciò come un coltello seghettato. «Voglio sapere una cosa.»
Lei lo guardò con occhi tristi, colmi di dolore.
«Che fine ha fatto la donna coraggiosa che faceva trattenere il fiato a tutti quando infilava i piedi negli attacchi della sua tavola? Quella che ha detto di amarmi poco prima di affrontare il suo ultimo turno di gara?»
«Io non ti ho mai...»
«L'hai fatto.» La disperazione tinse le sue parole. «Perché pensi che me ne sia andato così, come se stessi sfuggendo a una valanga? Mi avevi spaventato a morte. Non ho più conosciuto nessuno come te. Non ancora.»
Lei strinse le labbra. Sbatté le palpebre.
«Quella Coco non aveva paura di lottare per ciò che voleva, né di darmi una chance» proseguì. Lacrime le brillarono negli occhi. Il labbro inferiore tremò. «Però te ne sei andato comunque.»
«I miei sentimenti per te erano profondi. Mi spaventavano. Non ero coraggioso come te.»
Lei si allontanò. «Quella Coco se n'è andata.»
«Forse sarebbe ora che la cercassi.» Rex voleva toccarla, ma non poteva. Il suo orgoglio era ferito. Lei non lo voleva. «Altrimenti non troverai più il coraggio di inseguire ciò che davvero vuoi.»
* * *
Per i successivi cinque giorni Coco non riuscì a dormire. Non aveva appetito. Non voleva andare sullo snowboard.
Le mancava Rex.
Ma credeva ancora di aver fatto la cosa giusta. Non era una codarda perché aveva scelto di non andare nel Vermont. Assumersi un rischio simile senza niente più di un vediamo come va sarebbe stato stupido.
Eppure il cuore le faceva male comunque.
Cercò consolazione allo snowpark, ma non riuscì a raccogliere entusiasmo sufficiente per fare qualche salto. Si limitò a guardare gli altri snowboarder.
Un tizio le tirò della neve addosso.
Lei si ripulì. «Fatti una vita!»
«È quello che sto cercando di fare.» Rex sollevò la maschera sul caschetto. «Ma non sarà un granché, se non ci sarai anche tu.»
Il cuore di Coco vacillò. La punta del suo snowboard scivolò e lei cadde con il sedere per terra.
Lui allungò una mano. Sorpresa di vederlo, Coco afferrò l'appiglio che le offriva e gli concesse di aiutarla a rimettersi in piedi. Sollevò a sua volta la maschera. «Pensavo che fossi nel Vermont.»
«Ho avuto il posto di maestro... ma non ho accettato l'offerta.»
Lei lo fissò incredula. «Pensavo fosse ciò che volevi.»
«Sei tu ciò che voglio.»
L'aria le mancò nei polmoni.
«Niente è più importante di te.» La convinzione nelle sue parole era chiara. «Hai fatto bene a non darmi una chance.»
Coco rimase a bocca aperta. Poi la chiuse. «Ma hai detto...»
«Mi sbagliavo. Sono stato un egoista. Ti ho chiesto di rinunciare alla tua vita senza offrirti niente in cambio. I sentimenti per te mi avevano spaventato la prima volta. Adesso mi terrorizzano. Ma non mi comporterò da idiota lasciandoti andare di nuovo. Voglio che tu sappia che faccio davvero sul serio, Coco. Ho intenzioni serie con te.» Si sfilò il guanto destro, mise la mano nella tasca della giacca ed estrasse un anello con diamante.
Il cuore di Coco batté forte contro le costole. Cercò di mantenere il respiro regolare. Rex stava forse...?
Lui si mise in ginocchio sulla neve. «Sposami, Coco.» Alzò un solitario taglio smeraldo incastonato nell'oro. «Non ho certezze su quello che succederà, ma so che ti voglio con me. Ti amo. Non importa quale piega prenderanno le cose ma, se stiamo insieme, andrà tutto bene.»
Lo aveva fatto davvero!
L'amore che scintillava nei suoi occhi azzurri era impossibile da negare.
Il cuore di Coco batteva come non mai. Adesso toccava a lei. Se voleva coronare il sogno della sua vita con Rex, doveva fidarsi di lui. E di se stessa, si rese conto. «Sì.» La gioia la pervase. «Ti amo, Rex. Voglio sposarti.»
Lui le tolse la muffola sinistra e le infilò l'anello al dito. Con un movimento agile scattò in piedi e la baciò fino a farle perdere il respiro.
Lei sorrise. «Hai il... talento necessario per diventare un ottimo marito.»
«E tu sarai una moglie perfetta.» La baciò di nuovo. «Non passerei la mia vita con nessun’altra al mondo.»
Coco sapeva di aver trovato esattamente ciò che voleva. Ciò di cui aveva bisogno. «Nemmeno io.»
«Possiamo restare a Hood Hamlet, trasferirci nel Vermont o andare da qualsiasi altra parte.»
«Se sono insieme a te, mi sento a casa dovunque.» Le feste non sarebbero più state solitarie, ma magiche. «Andiamo nel Vermont.»
Lui le sfiorò le labbra con le proprie ancora una volta, come se non riuscisse a stancarsi dei suoi baci. Di lei. «Ci sono un sacco di posti dove fare snowboard fino al tramonto.»
Lei gli mise una mano sul cuore. «Allora dovrai mostrarmeli tutti.»