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L'amore ritrovato

di DARCY MAGUIRE

Tessa Knightly è appena tornata a Sidney per iniziare una nuova attività come wedding planner. Con tutti i clienti che poteva incrociare, doveva capitarle proprio Justin Pearce, l'uomo che otto anni prima le ha infranto il cuore senza un motivo apparente? Il lavoro è lavoro, ma Tessa ha una folle paura di perdere di nuovo la testa.

7

Justin aveva visto la passione negli occhi di Tessa, aveva sperimentato ancora una volta il calore delle sue labbra e l’intensità del suo abbraccio.

Esitò davanti alla porta dell’ascensore. Doveva avergli mentito. Certo, lo aveva fatto per prendersi una rivincita! Del resto se lo meritava dopo averla abbandonata senza una spiegazione.

Si massaggiò le tempie cercando di prendere le distanze dal passato, almeno per qualche istante. Che cosa ne era stato della proposta di matrimonio che aveva programmato nella sua mente?

Si voltò e guardò in direzione della sala delle conferenze dov’era ancora Tessa mentre un dolore acuto gli lacerava il cuore. La voleva e lei aveva deciso di respingerlo con tutte le sue forze. Che idiota era stato!

Certo, non poteva biasimarla per avercela ancora con lui per come l’aveva trattata. Ma allora era giovane e stupido e non si era reso conto del tesoro che aveva finché non l’aveva perso.

Più volte aveva pensato di seguirla in America ma era sempre riuscito a convincersi che era meglio cercare di dimenticarla. Così si era concentrato sugli studi e aveva forgiato la sua vita di uomo di successo. Lottare per migliorare gli aveva permesso di essere quello che era adesso.

Eppure... Tessa lo aveva fatto sentire come nessun’altra dopo di lei. E non era certo che fosse tanto positivo dopo aver visto in prima persona cosa era successo a suo padre.

Il trillo del cellulare lo strappò all’improvviso ai suoi pensieri. Per un attimo ebbe la tentazione di ignorarlo, ma si ravvide. Anche nelle peggiori situazioni, occuparsi del lavoro gli serviva a distrarsi. E adesso ne aveva proprio bisogno.

“Pronto” disse con tono secco.

“Justin, sono io, Janice. Volevo solo sapere com’è andato l’incontro con la proposal planner.”

Il tono della sorella gli fece suonare un campanellino. “Avrei dovuto immaginarlo! Lo hai fatto apposta perché sapevi di chi si trattava!” Il suo tono non lasciò dubbi sul suo disappunto.

“Ebbene lo ammetto. Ma com’è andata?” chiese Janice senza scomporsi. “È ancora carina com’era un tempo?”

Justin sbuffò. L’idea che sua sorella si fosse presa la libertà di fissargli quell’appuntamento solo per fargli incontrare Tessa e soprattutto il fatto di essersi lasciato convincere così facilmente lo fece sentire un idiota.

“Sapevo che non ti era passata. Era la donna giusta per te, Justin. È ancora single? È ancora interessata a te?”

“Il tuo piano non ha avuto un grande esito, sorellina. Tessa è ancora carina come un tempo ma non ne vuole sapere mezza di me. Anzi mi odia apertamente.”

“Be’, non c’è da sorprendersi.” Ridacchiò come se cercare di sistemarlo con una persona che lo odiava con tutte le sue forze fosse la cosa più divertente del mondo. “Spero solo che tu non abbia preso sul serio il suo no! Non lo hai fatto, vero?”

Lui preferì ignorare la domanda. Janice era due anni più vecchia di lui e come tutte le sorelle maggiori credeva di sapere tutto di tutto.

“Andiamo!” lo incitò lei. “Dammi qualche particolare succoso.”

Justin entrò nell’ascensore. “Allora non ti importava affatto della mia proposta di matrimonio a Victoria” disse premendo il pulsante che lo avrebbe portato al garage.

“Come avrebbe potuto importarmi. Quella donna è finta dalla testa ai piedi. Per te ci vuole qualcuno con un’anima e con un cuore, non una bella statuina. Appena ho saputo che Tessa era tornata dall’America...”

“Bene, grazie per aver ficcato il naso nei miei affari, ma adesso non ce n’è più bisogno.” Senza aggiungere altro Justin interruppe la comunicazione.

Detestava essere prevedibile! Uscì dall’ascensore e andò verso la Porsche cercando di calmare la rabbia che cresceva dentro.

Nessuno lo avrebbe usato come una pedina. Avrebbe avuto la sua vita perfetta, proprio come pareva a lui...

Una volta in casa, Justin accese tutte le luci e si lasciò cadere sul divano. Ma tutte le luci del mondo non sarebbero bastate a ravvivare il suo umore e a eliminare il freddo che sentiva dentro. Che cosa gli aveva fatto Tessa?

Si appoggiò con i gomiti alle ginocchia e rimase a fissare il pavimento. Era inutile tentare di nascondersi. Non aveva più senso sforzarsi di ignorare il fuoco che era divampato in lui da quando l’aveva rivista. Tessa era la sua anima gemella, la donna che lo completava sotto tutti i punti di vista.

Allora era davvero prevedibile! E sua sorella lo aveva capito molto prima di lui. Ma ormai non aveva alcuna importanza, l’orgoglio non era certo al primo posto nella sua scala di valori. L’unica cosa che importava in quel momento era risolvere il suo passato con Tessa e aprire le porte a un futuro che potesse accogliere entrambi.

Aveva accettato di perderla una volta e non avrebbe commesso di nuovo lo stesso errore. Stavolta avrebbe lottato con tutto se stesso per averla e insieme sarebbero stati felici.

Prese il cellulare e compose il numero di Victoria.

Quando sentì squillare il campanello Justin si alzò e, lisciandosi la camicia, andò ad aprire la porta.

I capelli raccolti in un morbido chignon, un tailleur color panna che sottolineava la figura sottile e un filo di perle come unico monile, Victoria fece il suo ingresso con l’eleganza che la contraddistingueva in ogni occasione.

“Sono pronta ad ascoltare” disse senza mostrare la benché minima emozione.

Justin le fece segno di sedersi. “La donna che hai visto nel mio ufficio è una proposal planner. Mi dispiace di averti mentito dicendoti che era una terapista, ma non volevo ammettere di averla dovuta consultare.” E non avrebbe certo ammesso davanti a lei che cosa provava ancora nei confronti di Tessa dal momento che non ci teneva a ferirla ulteriormente.

“Le hai chiesto consiglio su come fare una proposta di matrimonio?” chiese lei spalancando gli occhi. “A me?”

Lui incrociò le braccia sul petto. “A proposito di questo devo parlarti di noi.”

“Di noi?” ripeté lei con voce acuta.

“Victoria, tu sei una persona fantastica, ma non posso davvero farlo.” Justin guardò fuori dalla finestra senza sedersi. “Mi dispiace. Sei perfetta. Lo sei senza ombra di dubbio, e per questo... meriti qualcuno che ti ami totalmente. Io non ne sono capace.”

Victoria si portò una mano sul petto con un sospiro. “Bene” disse chiaramente sollevata. “Sono contenta di sentirtelo dire.”

Justin corrugò la fronte, sorpreso. “Scusa?”

“Molto semplice” spiegò lei con un sorriso. “Avevo intenzione di lasciarti. Ho trovato un altro, una persona speciale con cui voglio dividere la mia vita.” Si alzò in piedi e si lisciò la gonna. “Mi auguro che anche tu possa essere felice.”

Justin sorrise a sua volta.

“Spero che la consulenza non ti sia costata troppo visto che non ti sarà utile” aggiunse Victoria andando verso la porta.

Lui scrollò le spalle.

“Aspetta un momento...” Con una mano sulla maniglia, Victoria si voltò verso di lui e lo fissò. “Quella donna non sarà per caso... È proprio lei, vero?”

Justin annuì. Non avrebbe avuto senso negare, tanto meno adesso che aveva capito cosa voleva veramente. Tessa era perfetta per lui, più perfetta di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

“Ehi.” La raggiunse sulla porta, prima che se ne andasse. “Se non ti importava più di me, perché mi hai dato uno schiaffo?”

“Non mi piacciono le bugie. Avrei preferito che mi dicessi la verità fin dall’inizio. “Mi dispiace. Stavo cercando di dirtela, ma Tessa...”

“Ti ha aiutato a mentire” finì Victoria per lui mentre si apriva la porta dell’ascensore. “Addio, Justin e... buona fortuna!”

“Anche e te” ricambiò lui con il cuore leggero e il pensiero già rivolto a come riconquistare il cuore di Tessa...

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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