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Seduzione al castello

di BLYTHE GIFFORD

La dama di compagnia Mary Betoun sa benissimo che non deve fidarsi del proprio giudizio in fatto di uomini; il suo futuro non dipende da un marito, ma dalla sua capacità di accontentare la regina. Perciò quando la regina le affida il compito di approntare per la sua visita un castello in una località remota al confine con la Scozia, Mary sa che tutto deve risultare perfetto.

L’affascinante capitano del castello, Jamie Davison, è ben lieto di darle una mano se Mary lo aiuterà a sua volta… a diventare un pretendente più attraente per poter trovare moglie. La sua richiesta sembra del tutto innocente, anche se la vicinanza di Jamie ispira a Mary pensieri tutt'altro che innocenti. Ma potrà fidarsi di lui e delle sue mire? E di se stessa?

11

Nei boschi era freddo a quell’ora, anche se Mary era infagottata in indumenti pesanti. Dopo avere parlato della nuova giacca di Jamie con la sarta e dato istruzioni alla cuoca per preparare il pane con la farina bianca, come piaceva alla regina, Mary e Jamie uscirono da soli a cavallo quando le prime luci dell’alba illuminavano il cielo.

Serrò forte i denti perché le battevano per il freddo. A corte, nessuno si svegliava mai tanto presto da vedere sorgere il sole.

«Il cuculo è un piatto prelibato nelle terre di confine» esordì Jamie sottovoce, con il viso serissimo.

Mary sbadigliò. «Perché non ne ho mai sentito parlare?»

«Non rimane fresco a lungo e bisogna mangiarlo poco dopo averlo preso. Non si può mandare fino a Edimburgo o a Stirling.»

«Dove sono le guide e i cani?» Non si andava mai a caccia da soli.

«Ah, un’altra particolarità del cuculo. Avverte la presenza di cani ed esseri umani. Se vanno a caccia più di due persone insieme, quell’uccello si accorge del loro arrivo e sparisce.»

Mentre si addentravano tra le colline, Mary rallentò l’andatura del suo pony. «Siamo al sicuro qui?» Quelle terre pullulavano di uomini che vivevano solo per combattere e uccidersi a vicenda.

All’infuori di Jamie, naturalmente.

Lui sollevò le sopracciglia. «Gli uomini delle terre di confine non sono gli unici tipi bellicosi in Scozia, Mary.»

Lei sollevò il mento e lo guardò negli occhi. «Ma qui ci sono i briganti.»

Lui scosse la testa. «Non preoccuparti. Ti proteggerò io.»

Le stesse parole che aveva pronunciato quando il sangue scorreva per le strade di Edimburgo. E l’aveva protetta, finché lei gliel’aveva permesso.

Mary si rilassò abbastanza da godersi il panorama. Anche se la infastidiva passare una giornata fuori dal castello, non si era mai avventurata per le campagne. E man mano che si lasciava alle spalle le colline che le erano sembrate tanto spaventose, un declivio dopo l’altro, quelle alture sembravano chiamarla dolcemente, come se la invitassero a tornare a casa…

Respinse quel pensiero. La sua casa e il suo futuro erano al fianco della regina. Perlomeno, se quella settimana si fosse comportata bene.

Aguzzando la vista, Mary cercò con lo sguardo il misterioso uccello mentre salivano di quota, sempre più lontani dalla valle. Eccolo! Un pennuto dalle ali bianche si era levato in volo. «E’ quello?»

Jamie scosse la testa. «No, ma hai l’occhio acuto. Dicono che le donne hanno la vista migliore. Continua a cercare.»

«Però dovrai dirmi esattamente che cosa.» Jamie non era stato prodigo di particolari riguardo al cuculo.

«È piccolo. Si mangia in un sol boccone. Ha le punte delle ali gialle e le piume rosse in testa.»

Erano arrivati sulla cresta di un monte e il pendio digradava da entrambi i lati. «Come faccio ad avvistare un uccello tanto piccolo?»

«È uno dei motivi per cui è difficile da catturare.»

«E la femmina com’è?»

Jamie sorrise. ««È la femmina quella a cui diamo la caccia. Il maschio ha la carne dura e insipida.»

Sicuramente la stava provocando di nuovo. «Non è così per gli altri uccelli.»

«Il cuculo è particolare anche in questo. Ora vieni. Per stamattina ormai abbiamo perso l’occasione di prenderlo, ma siamo arrivati in un posto che voglio farti vedere. Là.»

Sotto di lei si estendeva un lago di acque azzurre e cristalline che riflettevano come uno specchio le colline che lo riparavano. Era uno spettacolo che non si sarebbe mai stancata di contemplare. Incrociò lo sguardo di Jamie e sorrise. «Magnifique

«Già.» Anche lui sorrise, con orgoglio, come se quella terra fosse sua. ««È il luogo più bello del mondo. Vieni. Ti porto lì.»

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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