Seduzione al castello
di BLYTHE GIFFORD
La dama di compagnia Mary Betoun sa benissimo che non deve fidarsi del proprio giudizio in fatto di uomini; il suo futuro non dipende da un marito, ma dalla sua capacità di accontentare la regina. Perciò quando la regina le affida il compito di approntare per la sua visita un castello in una località remota al confine con la Scozia, Mary sa che tutto deve risultare perfetto. L’affascinante capitano del castello, Jamie Davison, è ben lieto di darle una mano se Mary lo aiuterà a sua volta… a diventare un pretendente più attraente per poter trovare moglie. La sua richiesta sembra del tutto innocente, anche se la vicinanza di Jamie ispira a Mary pensieri tutt'altro che innocenti. Ma potrà fidarsi di lui e delle sue mire? E di se stessa? |
Dal modo in cui il paggio lo schivò quando lui si avvicinò la mattina dopo, Jamie si rese conto che doveva sembrargli pronto a sguainare la spada.
Be’, quale doveva essere l’aria di un uomo che era stato appena respinto dalla donna che amava? Mary gli era sfuggita anni addietro, e continuava ancora a eluderlo.
Aveva ricevuto la sua risposta. Non gliel’avrebbe chiesto un’altra volta.
«La regina arriverà prima di mezzogiorno!» lo informò il ragazzo, senza fiato.
«Vai a dirlo a Lady Mary, e assicurati che abbia tutto l’aiuto che le serve per finire di preparare le camere e organizzarsi per il mangiare.»
E lui? Si sarebbe nascosto dietro i registri dei fittavoli, a controllare cifre che ormai conosceva a memoria.
E non avrebbe più pensato a Mary Betoun.
Dopo l’arrivo della regina, Mary rivide Jamie solo di sfuggita. Dovendo essere continuamente a disposizione della sovrana, poteva quasi fingere che gli ultimi giorni non fossero mai esistiti.
«Sei stata brava in quello che hai fatto nel poco tempo che ti ho dato» le disse la regina quella sera, mentre erano sedute nella sua anticamera nella torre. «Non venivo qui da anni, e avevo dimenticato quanto mi piace questo posto.»
La sorprese scoprire che un tempo quel castello era di suo gradimento. «Il capitano Davison mi è stato di grande aiuto.» Doveva riconoscergli i suoi meriti. Si era abbondantemente guadagnato le parole di elogio che gli aveva promesso. «Non ci sarei riuscita da sola.»
«Mi fa piacere che ti abbia dato la sua assistenza. Mi ha fatto un resoconto accurato delle mie proprietà e degli affitti che riscuoto. Ho intenzione di nominarlo stabilmente come amministratore delle mie terre e capitano del castello.»
«Vi servirà bene» annuì Mary. Era contenta per il futuro felice che avrebbe avuto Jamie. Veramente.
«Ho anche in mente una sposa per lui.»
«Una sposa?» L’improvvisa contentezza che aveva provato per la bella notizia che riguardava Jamie si affievolì.
«Sì.» La regina non la guardava più. «E’ una donna di Teviotdale, e s’inserirà alla perfezione qui.»
«Qui?»
Evidentemente la sua voce aveva lasciato trasparire il suo turbamento, perché la regina si girò verso di lei per scrutarla. «C’è qualcosa che non va?»
Naturalmente c’era qualcosa che non andava. Ma solo per lei. Jamie avrebbe avuto il posto che meritava e una donna adatta a lui. Non una dama di corte bassina, la cui idea di perfezione era rappresentata da una giacca rossa e aggraziati passi di danza.
«No, no.» Si sforzò di sorridere. «E’ un’ottima idea, Vostra Grazia. Jamie ne sarà contento.»
«E anche tu, Mary. Ho dei progetti anche per te, progetti che ti terranno al mio fianco.»
Lei e Jamie erano stati premiati e i loro desideri erano stati esauditi. E allora perché non riusciva a sorridere?
Si udì bussare alla porta e, improvvisamente, comparve Jamie, tanto alto e bello da farle provare una stretta al cuore per il dolore. «Avete chiesto di me, Vostra Grazia?»
La regina fece un cenno con il capo. «Sono molto colpita da ciò che avete fatto qui al mio servizio. È tutto bene organizzato e in condizioni perfette. Pertanto, vi nomino mio amministratore e capitano del castello.»
Il sorriso di Jamie… Era così abbagliante che Mary non riusciva a sostenerne la luminosità. «Sorveglierò e proteggerò le terre e il castello fedelmente, con tutto me stesso.»
«C’è dell’altro» aggiunse la regina.
Jamie spostò gli occhi verso Mary, poi tornò a guardare la regina. «Sì?»
«Vi ho trovato una sposa.»
«Una sposa?» La voce di Jamie aveva la stessa inflessione scontenta e stupita con cui Mary aveva pronunciato quelle parole.
La regina si accigliò. «Mary ha detto che ne sareste stato contento.»