Favola di Natale a New York
di SARAH MORGAN
Roxy ha imparato a non credere alle favole, ma per il prossimo Natale vuole che sua figlia Mia abbia tutto quello che ha sempre sognato. Non appena i fiocchi di neve cominciano a scendere su Manhattan, Roxy però non può più nascondere il suo sogno segreto: un bacio sotto il vischio col suo affascinante collega James. James sa che con Roxy deve andarci piano: lei ha già sofferto in passato e oltre al suo cuore, deve proteggere anche la sua adorabile figlia Mia. Ma non appena le notti di dicembre diventano più fredde e l'attrazione tra loro si fa più forte, James decide che è ora di agire. Se Roxy gli permetterà di entrare nel suo cuore, forse per questo Natale potrà fare in modo che i suoi sogni diventino realtà... |
Fino a quel momento tutto ciò che aveva fatto era sperare e sognare, ma improvvisamente quelle speranze e quei sogni diventavano reali. E la realtà la lasciava senza fiato e con le vertigini.
"Pensavo che non provassi nulla per me. Siamo amici, ecco tutto, e adesso mi stai dicendo..." Si portò la mano alla gola. "Da quando?"
"Fin dal primo giorno in cui ti ho visto."
"Dal primo giorno? No! Lo avrei saputo... Perché non hai detto niente?"
"Perché avevi già abbastanza da fare".
Eddie, pensò. Le aveva dato del tempo per vedere se poteva rimettersi con Eddie per il bene di Mia. E naturalmente non avrebbe mai potuto. Non lo avrebbe mai fatto. Anche se Eddie non si fosse allontanato da lei, non avrebbe mai scelto di stare con un uomo che odiava anche solo l'idea di aver avuto una figlia. Non sarebbe mai stata con un uomo che l'aveva trattata male. "Ma Eddie è andato via in estate."
"Avevo bisogno di tempo per capire come gestire le cose."
"Quanto tempo? È passato quasi un anno da quando ci siamo conosciuti!"
"Allora credo che avessi bisogno di quasi un anno".
I conti non le tornavano. Non poteva essere. "Non credevo che fossi attratto da me. Non hai mai... Non hai mai... Se avessi provato qualcosa, avresti..."
"Pensi davvero che io possa trattarti male, Roxy? Sbatterti contro il muro e farti male come ha fatto Eddie? Spingere la mia mano fino all'orlo della tua gonna e farti chinare in avanti? Non è mia abitudine".
Lo sapeva.
Sapeva che lui non era così.
E adorava il suo modo di essere.
Non l'aveva mai spaventata né innervosita. Mai, non una volta in tutto il tempo che avevano lavorato insieme. Si era sempre sentita al sicuro con lui.
"Ti posso chiedere una cosa," mormorò "e se non vuoi rispondere, va bene."
Il cuore di Roxy stava battendo come le ali di una farfalla. "Che cosa?"
"È Eddie l'unico uomo con cui sei stata?"
Si sentiva come se l'avesse lentamente spogliata e fosse nuda davanti a lui. "Sì."
James annuì. "È quello che ho pensato. Quindi non hai molta esperienza."
Di certo non aveva alcuna esperienza in fatto di sesso. "Tu sei il tipo di ragazzo che vuole una ragazza ancora vergine?".
Gli occhi di James brillavano.
"Se fossi un bravo ragazzo non vorrei comunque una vergine, come dici tu."
"Allora perché? Perché non mi hai detto niente? Forse perché non vuoi una storia con una madre single? Troppi bagagli?"
"Amo il tuo bagaglio, lo sai. Ho passato un'ora a tenerla sulle ginocchia a giocare a cavallino mentre il tuo bagaglio mi dava calci a gogo, stasera. Quella ragazzina tira calci notevoli, Rox. "
"Non usare mai quella parola davanti a lei" gli intimò, ma il suo cuore si era ammorbidito. Poteva anche essere confusa per ciò che James provava per lei ma non aveva mai dubitato del suo affetto per la figlia. "A volte vedevo il modo in cui mi guardavi e mi chiedevo..." deglutì. "Ma non hai mai fatto niente, così..."
"Adesso sto facendo qualcosa..."
E abbassò la testa verso la sua.