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La strada del desiderio

di MEGAN HART

Un viaggio in macchina.
Per Molly rappresenta la libertà.
La libertà di essere la persona che vuole essere. La libertà di fare le sue scelte. La capacità di apprezzare le cose di suo gusto.
Non ci sono limiti né imposizioni o regole. Solo possibilità. Occasioni. Immaginazione.
Perciò quando un uomo imponente, un bel tenebroso, le passa accanto come se fosse il padrone del mondo, accende il desiderio di Molly, potente e ardente come il motore della sua Impala. E lei può lasciar scorrere sfrenato quel desiderio in tutti i modi che vuole.
Tutti.

 

20

«E’ morta quando Matt aveva tre anni.» Jake posò al suo posto sulla mensola la piccola foto incorniciata della donna sorridente. «Un incidente d’auto.»

«Mi dispiace.» Ed era vero.

Jake si passò una mano fra i capelli e la guardò con la coda dell’occhio. «Quando ho fatto quel viaggio con la Impala è stata la prima volta in cui ho lasciato Matty per più di un paio di giorni. Sono andato in Ohio per passare una settimana con mio fratello.»

Molly lo scrutò. Jake in camicia e jeans era un po’ diverso da Jake in giubbotto di pelle. Ma solo un po’. E comunque non era diversa anche lei? Non era più una donna in fuga, ma una che aveva trovato un posto per rincominciare.

Avvertì il bisogno di spiegarglielo. «Dopo la morte di mio padre, io e mia madre non andavamo d’accordo. Lei voleva rifarsi una vita. Non la biasimo, adesso, ma allora… ero solo una ragazzina, sai? Ed ero molto legata a mio padre. Mi sono trasferita a Chicago e ho studiato lì. Volevo allontanarmi il più possibile da qualsiasi cosa me lo ricordasse. Ma non è servito. Tutto mi ricordava lui.»

Jake annuì. «E adesso?»

Molly sorrise. «Ho deciso che ricordare mio padre non era una brutta cosa. Perciò eccomi qua.»

«E il resto?» Non lo disse esplicitamente, ma Molly capì a che cosa si riferiva.

Sollevò il mento e lo guardò negli occhi. «Credevo che mio padre volesse che mi sistemassi. Ma ora sono sicura che non avrebbe voluto che mi accontentassi. C’è una bella differenza.»

«Enorme» commentò Jake.

Si sorrisero di nuovo.

«Non volevo che pensassi che ero abituato a quel tipo d’incontri casuali. Per quello ti ho dato il mio biglietto da visita» ammise Jake. «Ho pensato che se ti fossi fatta viva… avrei potuto dimostrartelo.»

«E se non fossi venuta qui?»

Jake rise. Le piacevano le rughette che gli si formavano agli angoli degli occhi quando rideva. E anche come si arrotolò le maniche della camicia fino ai gomiti, poi le riempì di nuovo il bicchiere, e come diede la merenda al figlio quando Matt fece un salto in cucina.

«Però sei venuta» disse infine.

«Sì» convenne Molly.

Ci fu un lungo silenzio tra loro, ma era rilassato, non imbarazzante. Molly avvertì l’insano impulso di ridacchiare e si tappò la bocca per resistere. Jake la guardò incuriosito.

«Che cosa c’è?»

«Niente. E’ che…» Molly scrollò le spalle e si lasciò sfuggire la risatina dalle labbra. «E’ che tutta questa storia è così…»

«Strana?» Jake si protese verso di lei sul bancone di marmo. «Imbarazzante? Assurda?»

«No.» Molly scosse la testa e la risata si trasformò in un sorriso. «No, Jake. Niente di tutto ciò, a dire il vero.»

Jake le prese la mano e la tenne fra le sue, accarezzandole il dorso con i pollici. «Posso invitarti a cenare con me? Con noi, dovrei dire» si corresse. «Pensavo di ordinare una pizza.»

«Stasera? Adesso?» Molly non staccò la mano.

Jake la guardò negli occhi. «Certo.»

Molly si passò la punta della lingua sulle labbra mentre pensava a come rispondere. Jake abbassò lo sguardo verso la sua bocca e a lei non sfuggì il lampo di desiderio che gli illuminò gli occhi.

Poi lui la fissò con aria seria. «Ceniamo insieme» ribadì. «Per cominciare.»

Molly annuì e girò il palmo verso l’alto per stringergli le mani. «Mi sembra un’ottima idea.»

Il sorriso di Jake fece trasudare dal suo corpo un fiume di miele caldo. Ma ci sarebbe stato tempo per quello, pensò Molly mentre lo guardava telefonare per ordinare la pizza. C’era tutto il tempo per fare qualsiasi cosa, se avessero voluto. Lei sicuramente sì; o, almeno, era sicura di volerci provare, qualunque cosa ci fosse tra loro.

Perché non era più una donna che fuggiva da qualcosa, o che correva verso qualcos’altro. Per la prima volta da tanto tempo, Molly era una donna soddisfatta di trovarsi esattamente dov’era, e percorrere tutte le strade che si aprivano davanti a lei.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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