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Una passione a tutto gas

di LORI BORRILL

Drake Whitley, editore di una rivista di successo, vive la vita alla massima velocità, rallentando solo per gustare le raffinatezze che la vita può offrire: un ottimo Scotch e una donna sensuale. Quando intraprende un viaggio da New York a Memphis a bordo della sua nuova macchina, Drake è più che felice di prendere un passaggio da una bellezza locale, Bonnie Bristol. La reazione chimica tra loro è inevitabile e, come se non bastasse, la fortuna vuole che lei non nasconda affatto di essere interessata a un’esperienza di sano sesso senza complicazioni. Della serie… l’importante è tenersi fuori dai guai!

Che cosa fare quando l’attrazione si trasforma troppo in fretta in un sentimento più serio e il desiderio diventa bisogno? Può l’avventura di una notte trasformarsi in una relazione stabile?

9

Drake guardò fuori dall’alta finestra del suo appartamento di Manhattan. Con in mano un bicchiere di scotch, si ripeteva per la centesima volta che aveva fatto la cosa giusta. Dannazione, aveva fatto molto di più! Quale donna, dopo una scappatella, ritornava in possesso di una casa e riceveva un contratto di lavoro?

Era ormai da più di una settimana che aveva lasciato Dahlia. Bonnie l’aveva chiamato per ringraziarlo di aver pagato il conto delle notti spese al Bristol House, e per dirgli che era stato fin troppo generoso;  anche se si era guardata bene dal non accettare il denaro. Quel ricordo lo fece sorridere. La sua stima in lei sarebbe precipitata, se avesse insistito a restituirgli i soldi. Bonnie era una donna troppo intelligente. Aveva quindi preso il telefono, strappandolo di mano a sua madre che in lacrime l’aveva ringraziato, come se fosse stato un santo o il salvatore della patria.

Al momento era contento di aver messo a disposizione un po’ del suo denaro e del suo potere per una buona causa. E ora affogava tutta la malinconia nello scotch, mentre guardava le tetre stradine di New York e si domandava se si era lasciato sfuggire l’occasione di vivere un rapporto meraviglioso.

Perché è proprio quello che hai fatto, cow boy. Hai avvertito il richiamo dell’amore e l’hai ignorato. E invece di prendere la palla al balzo e di vivere il momento, hai preferito lavartene le mani e sei fuggito a gambe levate.

Svuotò il bicchiere per far tacere la voce che lo tormentava dentro. Era tutto così ridicolo. L’occasione era stata galeotta: si era ritrovato in una città da sogno per gli amanti delle auto, con una donna sexy che l’aveva fatto impazzire a letto. Nulla di tutto ciò avrebbe mai potuto trasformarsi in qualcosa di concreto, nulla di tutto ciò avrebbe potuto diventare la sua quotidianità. Sarebbe stato come mettere l’acqua di mare in un secchiello. C’erano un tempo e un luogo per ogni cosa. Il tempo passato con Bonnie, tre meravigliosi giorni, era passato e apparteneva a Dahlia, nel Tennessee. Punto.

E allora perché non riesci a togliertela dalla mente?

Imprecando, si diresse all’angolo bar del suo salotto per riempire nuovamente il bicchiere. Due settimane fa, era così sicuro della sua vita, perché sapeva perfettamente ciò che voleva. Aveva intrapreso quel viaggio da Memphis per un capriccio. Lo stesso capriccio l’aveva fatto trasferire a New York da Austin dieci anni prima. Non c’era una spiegazione logica, aveva solo seguito l’istinto.

Gli era andata bene, la prima volta. La sua vita era decisamente migliorata. Era diventato il proprietario e direttore di un magazine di successo e aveva fatto soldi a palate. Una vita che amava. Questa volta, però, era tornato a New York sentendosi un’anima in pena. Aveva il morale a pezzi. Era rientrato a casa con la convinzione di aver perso qualcosa e non aveva la più pallida idea di come affrontare questo insolito sentimento.

Non solo. Stavolta, si sentiva spaesato e non sapeva che cosa fare.

* * *

Con il suo articolo in mano, Bonnie uscì dall’ascensore e si avvicinò alla doppia porta di vetro da cui si accedeva alla redazione di High Velocity. Non era la prima volta che veniva a New York. Con suo padre Jimmy, lei e sua madre avevano viaggiato per il Paese visitandolo in lungo e in largo e fin da bambina Bonnie aveva sempre saputo che c’erano luoghi più grandi e interessanti di Dahlia, nel Tennessee. Tuttavia, questa era la prima volta che viaggiava da adulta, libera da qualsiasi vincolo familiare e soprattutto con delle prospettive per il futuro.

Prospettive come stabilirsi a New York, se una persona in particolare glielo avesse chiesto…

Scacciò via quel pensiero. Da quando aveva chiamato Drake per avvisarlo che gli avrebbe portato lei stessa l’articolo, aveva dovuto fare un’immane fatica per non illudersi. Il piacere di risentire la sua voce le aveva fatto uno strano effetto e aveva cominciato a fantasticare. Male, molto male. Fantasie come: e se le avesse chiesto di andare a vivere con lui a New York, così da continuare la loro storia?

Era stupido e folle, lo sapeva. Decisamente non il tipo di pensieri adatti a lei. Un mese prima avrebbe riso alla sola idea di dipendere da un uomo. Un mese prima, però, non aveva ancora conosciuto Drake Whitley. Anche se Bonnie non avrebbe avuto bisogno di andare fino a New York per consegnare il suo articolo, aveva accampato mille scuse per andare lì, dove ora si trovava. Doveva vedere Drake ancora una volta per capire se poteva esserci qualcosa di più tra di loro di un semplice flirt. Solo allora avrebbe potuto chiudere il capitolo Drake.

Entrò nell’ufficio, guardandosi intorno mentre percorreva l’ampia stanza. Tutto ciò che vedeva parlava di Drake: uno stile severo ma raffinato, con decorazioni di pelle scamosciata e legno massello. Proprio come si era aspettata che fosse. Si avvicinò alla donna seduta al desk della reception, ma prima che potesse parlare si sentì chiamare:

“Bonnie!”

Schiuse le labbra in un sorriso appena vide Drake. I suoi capelli arruffati erano ora ben pettinati e i suoi jeans casual avevano lasciato il posto a un completo scuro.

Era ancora più bello di come lo ricordava.

Sorridendole, Drake le andò incontro e le mise una mano sulla spalla. Il calore delle dita di lui, le fece scorrere più velocemente il sangue nelle vene. Se tre settimane non erano state sufficienti a farle dimenticare com’era stata bene con lui, ora con quel gesto semplice e innocente, le sarebbe comunque tornato tutto alla mente.

“Ti trovo in forma” osservò studiandola per un lungo attimo, prima di stringerle la mano. Aveva uno strano sguardo, che lei non riusciva a interpretare. Ma prima che fosse in grado di parlare, lui le fece cenno di entrare nel suo ufficio.

Il colloquio fu breve. Drake man mano che passava il tempo sembrava sempre più assente e distratto, e Bonnie cominciò a innervosirsi. Anche se non sapeva cosa aspettarsi da quell’incontro, si percepiva tra loro uno strano senso di disagio. Più parlavano e più Bonnie si rendeva conto che non stava andando così come aveva sperato.

“Sono forse venuta in un momento sbagliato?” gli domandò pensando che forse Drake era distratto da affari urgenti, che nulla avevano a che vedere con lei. Invece di rispondere, lui si fermò a fissarla come se non l’avesse mai vista prima.

“No, figurati!” esclamò infine. Si accomodò sulla sedia e aggiunse: “Allora, fammi dare un’occhiata all’articolo…”

Bonnie si sentì pugnalata direttamente al cuore. Cercò di nascondere la sua delusione, avvicinandosi alla finestra per dare un’occhiata al panorama di New York. Aveva temuto di dover affrontare l’indifferenza di lui, ciò che era avvenuto a Dahlia non si sarebbe ripetuto a New York. Ora che ne aveva avuto la conferma, si chiese come aveva potuto pensare altrimenti. Lo stava facendo innervosire, era evidente. Non era l’accoglienza calda che avrebbe voluto da lui, o forse che sperava di avere da lui. Forse Drake aveva percepito la sua aspettativa e si era innervosito. Così ora faceva di tutto per sbarazzarsi di lei.

Se così era, doveva assolutamente riprendere il controllo di se stessa e uscire a testa alta da quella situazione imbarazzante.

Si disse che in fondo era meglio così. Aveva fatto bene a venire a New York e a vedere con i suoi occhi come stavano le cose. Altrimenti avrebbe passato giorni, se non mesi, a immaginare cose che non si sarebbero mai avverate. Ora poteva dare un taglio al passato e andare oltre. Da come lui la guardava, seduto all’immensa scrivania di noce, era evidente che lei non gli interessasse più.

Quello che era avvenuto tra loro apparteneva al Tennessee e ora era tutto finito.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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