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Tra vizi e virtù

di CHRISTINE MERRILL

Miss Paulette Montaigne è venuta dalla Francia per cantare nello scandaloso Vitium et Virtus, il circolo per gentiluomini più peccaminoso dell’alta società inglese. Però sa che la sua illibatezza la rende diversa… e come potrà fidarsi di quell'orso del suo protettore, Ben Snyder? 

I tempi del pugilato sono finiti per lui, e Ben ha imparato a usare più il cervello che i muscoli. Ma non per questo l’angelica Miss Montaigne è alla sua portata. Potrà proteggere Paulette e anche il proprio cuore?

9

Da dietro, Paulette era bella quanto da davanti.

Se si voleva fare colpo su una ragazza, però, non era un complimento da fare. Non avrebbe dovuto guardare i fianchi che ondeggiavano né la curva del suo fondoschiena. Ma era l’unica cosa che poteva fare, dopo averle promesso di rimanere due passi indietro come il lacchè che era stato un tempo.

Almeno la sua presenza serviva a difenderla da altri gentiluomini che potevano tentare l’approccio, come Danvers. Se qualcuno la guardava interessato, Ben lo fissava con aria truce e provava la soddisfazione di vederlo indietreggiare intimidito.

Miss Montaigne sembrava ignara di tutto, concentrata solo sulle vetrine, senza curarsi degli altri, lui compreso.

Poi, improvvisamente, alzò lo sguardo e incrociò il suo nel riflesso di una vetrina. Prima che Ben potesse guardare altrove, gli disse: «Vorrei trovare…». Aggrottò le sopracciglia per qualche istante, cercando la parola giusta. «La bibliothèque? Un posto con tanti libri, ma non dove si vendono.»

«Una biblioteca circolante.»

«Sì, esatto. Credo.» Gli sorrise e si girò a guardarlo. «Vorrei leggere in inglese per fare pratica e correggermi.»

Lui represse l’impulso di dirle che il suo inglese stentato era terribilmente affascinante e non aveva bisogno di correggersi. Però se Paulette cercava una biblioteca, poteva darle una mano. «Ne conosco una nei paraggi. Vi indico la strada.»

Subito dopo si rese conto della scarsa praticità della sua proposta. Non poteva guidarla a destinazione stando dietro di lei. Dopo una breve esitazione, si mise al suo fianco e le porse il braccio.

Lei lo fissò per un istante, ancora incerta. Poi lo prese sottobraccio.

L’accompagnò alla biblioteca sullo Strand, scortandola fino al bancone da Mr. Walker, che lo riconobbe all’istante. «Mr. Snyder, già di ritorno? Non potete avere già finito i libri che avete preso martedì! Però se volete posso darvi il terzo volume del romanzo di Scott, oppure quattro volumi di due opere collegate. Il primo è una versione umoristica sulla falsariga dei romanzi gotici che vi piacciono tanto.»

Romanzi…

Perché non aveva citato opere storiche o altri tomi di argomenti seri che l’avrebbero fatto sembrare intelligente e colto? Già Paulette lo considerava un bruto; doveva per forza ritenerlo anche uno sciocco? Sarebbe stato ancora peggio obiettare che per lui era già una fortuna saper leggere. Se solo avesse potuto sfoderare un’infarinata di latino per colpirla! O, ancora meglio, di francese.

Ma per il momento non poté fare altro che schiarirsi la gola e borbottare a Mr. Walker che non era venuto per sé, ma per la signorina.

Walker notò sicuramente l’accento di Paulette quando chiese timidamente d’iscriversi alla biblioteca, perché rispose inondandola con un fiume di francese, dando a Ben l’ennesimo motivo di sentirsi inadeguato. A giudicare dalle sue mani candide e sottili, il bibliotecario non aveva mai partecipato neppure a una rissa nel cortile della scuola, e ancor meno fatto incontri di pugilato per soldi nei vicoli.

Ora i due ridevano con aria complice per una battuta di Walker, probabilmente su Ben e la sua stupidità. Si sentì arrossire mentre si chiedeva se parlassero di lui. Fu tentato di lasciarli confabulare come due vecchi amici ma, prima che potesse muoversi, avvertì un tocco delicato sul braccio.

«Monsieur Walker mi ha detto che siete un grande lettore, ma ha sbagliato il termine in francese, come se volesse dire che siete grosso in questo senso.» Stese le braccia a indicare altezza e ampiezza di spalle. «Ma poi ha spiegato che leggete molto.»

Ben sorrise, imbarazzato e compiaciuto al tempo stesso. «Sì, vengo qui almeno una volta alla settimana. Ho molto tempo per me di giorno, e anche la sera quando il club è chiuso.»

«Forse potremmo scambiarci i libri che consiglia Mr. Walker. Se ci sono due romanzi, possiamo prenderne uno a testa.»

«Sì, è sempre meglio non lasciare un volume solo se c’è il seguito» convenne lui, stupito dalla sua proposta, considerato come gli aveva parlato la sera prima. «E se avete bisogno di spiegazioni per l’inglese vi aiuterò volentieri.»

Quando uscirono dalla biblioteca, più tardi, avevano una pila di libri tra le braccia e, mentre camminavano a fianco a fianco, l’atmosfera tra loro era molto diversa da prima.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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