Ritorno a Greenwood House
di DEBORAH HALE
Alcuni anni prima il padre della ricca ereditiera Rosemary Greenwood le aveva proibito di sposare il giovane soldato Merritt Temple, a causa della sua povertà. Ora Merritt è un ricco vedovo ed è tornato in paese con un figlio di pochi mesi. Rosemary, però, è troppo orgogliosa per raccontargli che, nel frattempo, la sua famiglia è caduta in disgrazia in seguito alla vita dissipata del padre e che lei e i suoi fratelli stanno disperatamente cercando di salvare la loro casa dagli attacchi dei creditori. Ma anche Merritt nasconde un segreto...
"Deve essere lui!" mormorò Ivy Greenwood, dando una gomitata nelle costole della sorella.
"Ahi!" borbottò Rosemary, guardando nella direzione indicata da Ivy.
Riusciva a distinguere solo delle vaghe sagome all'estremità della sala. Il bisogno di fare economia e una certa vanità l'avevano sempre trattenuta dal comprarsi un paio di occhiali. Non voleva sembrare una vecchia zitella solo per il fatto di non essersi ancora sposata all'età di ventiquattro anni.
"Non guardare! Si è voltato da questa parte!" sussurrò Ivy, agitando il ventaglio davanti al viso per riuscire a nascondersi.
"Chi è?" chiese Rosemary incuriosita, alzando a sua volta il ventaglio. "E perché non possiamo guardarlo, se lui ci sta osservando?"
"Sta venendo verso di noi!"
Rosemary cercò di tenere sotto controllo la propria insofferenza nei confronti della sorella. Negli ultimi tempi, la loro esistenza non era stata sicuramente eccitante.
"Dal momento che non mi vuoi dire di chi si tratta, dovrò aspettare che si presenti."
"Ma è il nuovo proprietario di Heartsease, è chiaro!" rispose Ivy agitando la chioma ramata. "Ho sentito dire che è vedovo. Dev'essere anche molto ricco, per permettersi una proprietà del genere."
Rosemary lanciò un sorriso di traverso alla sorella. "Gli hai forse messo gli occhi addosso?"
"Devi ammettere che potrebbe risolvere tutti i nostri problemi..."
"Ma potrebbe crearcene degli altri" mormorò Rosemary perplessa. La definizione ricco vedovo non le sembrava per nulla attraente.
Lanciò un'occhiata al di sopra del ventaglio per vedere il nuovo padrone di Heartsease, che si stava inchinando di fronte a loro. Era un uomo di alta statura, molto più giovane di quanto si sarebbe aspettata, e indossava un cappotto di ottima fattura che ne metteva in evidenza le spalle larghe.
"Gentili signore, perdonate la mia impertinenza nel parlarvi senza esservi stato presentato adeguatamente."
Il suono musicale di quella voce fece sobbalzare Rosemary. Anche se aveva cercato di dimenticarla, non era riuscita in tutti quegli anni a trovare un uomo con una voce più bella.
"Probabilmente non vi ricorderete di me" affermò lui lanciando a Rosemary uno sguardo intenso con i suoi occhi grigio-argento. "Vi assicuro che un tempo ci conoscevamo. Mi chiamo Merritt Temple."
Non ricordarsi? Rosemary avrebbe potuto scoppiare a ridere forte, se non le si fosse formato un groppo in gola.
Non che Merritt Temple fosse esattamente come lo ricordava. Sette anni prima era stato un ragazzo un po' impacciato e passionale. Ora era un uomo in tutti i sensi. I suoi capelli, crespi e castani, lasciavano libera la fronte alta, che suggeriva intelligenza. La sua figura snella si era irrobustita e il viso dai lineamenti spigolosi risultava decisamente abbronzato dal caldo sole spagnolo.
Ma non furono questi i cambiamenti che fecero sobbalzare il cuore di Rosemary e fremere le sue membra. Fu piuttosto quello che involontariamente traspariva dalla figura di Merritt. Aveva un aspetto indurito dalle battaglie, ma al tempo stesso melanconico, come se fosse stato ferito da qualcosa o da qualcuno in passato e non si fosse mai più ripreso.
Poteva essere stata lei quella persona?
Mentre guardava la donna che aveva spezzato il suo cuore, quando era ancora molto fragile, Merritt Temple si sforzò di rivolgersi a Rosemary Greenwood e a sua sorella con un atteggiamento cortese, ma apparentemente disinvolto. In realtà il suo cuore batteva come una scarica di artiglieria.
"Ho frequentato le scuole insieme a vostro fratello Thorn. Lui mi ha gentilmente invitato a trascorrere le vacanze a Barnhill in più di un'occasione. E di quelle visite mi sono rimasti ricordi assai piacevoli."
Merritt evitò di precisare che erano tra i pochi bei ricordi di tutta la sua vita. Le tre brevi estati trascorse con i Greenwood avevano rappresentato la sua unica esperienza di appartenere a una famiglia. E forse proprio per quella ragione era tornato a Lathbury per crescere suo figlio.
Ma mentre guardava Rosemary, il cui fascino giovanile si era trasformato in autentica bellezza, Merritt capì che era stata la speranza di poterla incontrare a spingerlo di nuovo in quei luoghi.
"Signor Temple!" gridò Ivy eccitata. "Thorn sarà felice di sapere che è voi siete il nuovo padrone di Heartsease. Non è una sorpresa meravigliosa, Rosemary?"
"Sono senza parole" sussurro l'interpellata, in preda al panico.
Tuttavia, non sembrava affatto contenta. Se fosse stata felice di vederlo, sarebbe arrossita come era solita fare in passato, quando lui fingeva di volerle rubare un bacio. Invece era impallidita, e i suoi luminosi occhi grigio-azzurri si erano improvvisamente rabbuiati per lo sgomento.
"C... che cosa vi ha portato a Lathbury dopo tutti questi anni, signor Temple?"
Lui resistette all'impulso improvviso di rivelarle la verità. "Ho un figlio piccolo, la cui madre è disgraziatamente morta poco dopo la nascita. La sua salute mi preoccupa e i medici gli hanno consigliato l'aria di campagna."
"Un bambino!" esclamò Ivy stupita. "Io non ho pazienza con i bambini piccoli, ma mia sorella li adora. Non è vero, Rose?"
L'espressione di Rosemary divenne cupa e Merritt provò il desiderio di rassicurarla in qualche modo. "Mio caro signor Temple, siamo immensamente dispiaciute per la vostra perdita. E per la salute di vostro figlio" affermò lei in tono formale.
Mentre riceveva quelle parole di conforto, Merritt rifletté che non aveva il diritto di accettare la compassione di Rosemary, quando si sentiva colpevole ancor più che addolorato.
Dietro di loro, l'orchestra cominciò a suonare una musica allegra... una musica che avevano ballato insieme in una lontana sera d'estate. Avrebbe voluto chiedere a Rosemary di danzare ancora con lui, in ricordo della vecchia amicizia. Ma quanto era saggio rischiare di sentire di nuovo il suo tocco leggero?
Lei riconobbe subito la melodia. Come se fosse accaduto soltanto il giorno prima, ricordò l'immensa felicità che aveva provato ballando con Merritt. Chissà se anche lui si ricordava... Oppure lo sguardo intenso che aveva attraversato i suoi occhi era frutto soltanto della propria immaginazione?
Se lui le avesse chiesto di ballare, che cosa avrebbe dovuto rispondere?
Avrebbe dovuto rifiutare con cortesia, ma con decisione. Anche se il signor Temple non la odiava, come avrebbe dovuto, non ci sarebbe più potuto essere niente tra loro. Mai più. Per ragioni completamente opposte, il loro amore non aveva potuto realizzarsi sette anni prima.
Appena Merritt cominciò a parlare, lei aprì la bocca per declinare l'invito.
"Mi fareste l'onore di questo ballo... signorina Ivy?"
Ivy?