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Ritorno a Greenwood House

di DEBORAH HALE

Alcuni anni prima il padre della ricca ereditiera Rosemary Greenwood le aveva proibito di sposare il giovane soldato Merritt Temple, a causa della sua povertà. Ora Merritt è un ricco vedovo ed è tornato in paese con un figlio di pochi mesi. Rosemary, però, è troppo orgogliosa per raccontargli che, nel frattempo, la sua famiglia è caduta in disgrazia in seguito alla vita dissipata del padre e che lei e i suoi fratelli stanno disperatamente cercando di salvare la loro casa dagli attacchi dei creditori. Ma anche Merritt nasconde un segreto...

Capitolo 2

"Io?" Ivy apparve stupita quanto Rosemary, dall'invito di Merritt. "Mi piacerebbe... ma mi fa male una caviglia."
Così dicendo, spinse in avanti la sorella. "Rosemary sarà felice di prendere il mio posto."
Quel gesto mandò la giovane tra le braccia di Merritt, ma qualcosa la trattenne dal tirarsi immediatamente indietro, come la situazione avrebbe richiesto. Forse tutte le notti che si era addormentata desiderando un suo abbraccio.
"Attenta, signorina Greenwood, il pavimento è irregolare!" intervenne subito lui, prendendo fra le mani possenti le braccia di Rosemary, lasciate nude dalle maniche corte del vestito.
Un tempo un incidente del genere lo avrebbe turbato, invece in quel momento reagì con apparente freddezza. Rosemary pensò di detestarlo. Come poteva rimanere imperturbabile, mentre lei si sentiva rimescolare nel profondo?
"Mi dispiace, signore" mormorò cercando di allontanarsi. "Di certo non vorrete fare da cavaliere a una damigella tanto goffa!"
"Al contrario!" rispose lui, porgendole il braccio. "Voi potreste rotolare in un ruscello e sembrare ancora aggraziata" aggiunse con una risata lieve. "Se non sbaglio, è già accaduto."
A quelle parole Rosemary ricordò quanto si fosse sentita mortificata e quanto l'avesse irritata allora la risata di Merritt... come era stata sciocca e piena di sé, a quel tempo!
In quell'istante, invece, rise di gusto e prese Merritt sottobraccio. Mentre ballavano, cercò di concentrarsi soltanto sui passi di danza.
Più tardi bevvero punch e si abbandonarono ai ricordi. Come un fiore sbocciato dalla neve dopo un lungo inverno, Rosemary si sentì finalmente ritornare alla vita.
"Mi dispiace, devo andare." Merritt sembrava dispiaciuto di doversi accomiatare. "Sono a disagio, se rimango troppo a lungo lontano da mio figlio. Posso venire a trovarvi domani?"
"No!" esclamò Rosemary d'impulso. "Thorn è via, e..." Che cos'altro avrebbe potuto dire?
Tutto tranne la verità.
Evidentemente la signorina Greenwood non desiderava riprendere a frequentarlo. Merritt si disprezzò per la propria debolezza. Il suo cuore non era abbastanza indurito, era chiaro.
Era stato uno sciocco a pensare che lei sette anni l'avesse rifiutato prima solo perché era povero. Probabilmente lo considerava soltanto un amico. E questo stato di cose non si sarebbe modificato a causa dell'eredità che lui aveva ricevuto dalla moglie morta.
"Un'altra volta, allora." Non voleva mostrare troppo il proprio dispiacere interiore.
Rosemary scosse la testa per scoraggiare anche quest'ultima possibilità. "La nostra casa non è in condizioni di ricevere ospiti in questo momento. Stiamo per trasferirci a Bath."
"Mi dispiace sentirlo" rispose Merritt, fingendo indifferenza. "Partirete presto?"
"Tra due settimane."
"Che fortuna esserci incontrati e aver potuto rinnovare la nostra amicizia prima della vostra partenza, allora. Buona sera, signore! Spero che vi troviate bene a Bath."
Quando Merritt si voltò per andarsene, Ivy lo richiamò. "Aspetti, signor Temple! Non siamo in condizioni di ospitarvi, ma saremmo liete di venirvi a trovare a Heartsease. Non è vero, Rosemary?"
"No, non dobbiamo infastidire il signor Temple, mentre è ancora occupato a sistemare la sua nuova casa."
Pur deciso a non insistere, Merritt si sentì replicare: "Sarei lieto di godere della vostra compagnia. Non conosco ancora nessuno a Lathbury, e non sono molto bravo a fare nuove conoscenze".
Ivy finse di ignorare l'occhiata pungente della sorella. "Fateci sapere quando andrebbe meglio per voi e verremo sicuramente!"

***
"Vorrei essere nata senza famiglia!" sbottò Rosemary, stringendosi addosso il mantello. L'aria di quella serata primaverile era fredda e il percorso fino a Barnhill piuttosto lungo.
"Sono una sorella migliore di quanto meriteresti." Ivy si soffiò sulle dita. "Rifiutare l'offerta di un passaggio da parte del signor Temple con la scusa che ci avrebbe accompagnate a casa Lady Gorham!"
"La passeggiata farà bene alla tua caviglia slogata" la rimproverò Rosemary. "Se proprio vogliamo parlare di stupide scuse..."
"Lo sai quanti inviti mi è costata quella bugia?" chiese Ivy, punta sul vivo. "Ti starebbe bene se io la smettessi di cercare di farti incontrare il signor Temple."
"Io non voglio che tu cerchi di farmi incontrare Merritt Temple."
Ivy si fermò di colpo senza parole. "Perché no?" chiese poi stupefatta.
Rosemary cercò di porre un freno al turbinio delle proprie emozioni. "Quando Merritt Temple era senza prospettive, io ho tenuto conto dei desideri di papà di non incoraggiarlo. Non ho scusanti. È stato un atteggiamento prudente. Ora che le nostre posizioni si sono invertite: lui è ricco e noi no. Mi rifiuto di corteggiarlo come se fossi a caccia di un buon partito."
"Ma a te quell'uomo interessa ancora. E adesso non lo vuoi perché è ricco?" Ivy scosse la testa. "È la cosa più stupida che abbia mai sentito!"
Rosemary si chiese come avrebbe potuto far comprendere alla sorella il proprio atteggiamento, quando neanche il suo cuore ne era del tutto convinto.

Intanto Merritt camminava avanti indietro, con il bambino tra le braccia. "Che cosa ne pensi, Harry? La signorina Greenwood verrà a trovarci o il tuo papà è stato uno sciocco a mandarla a prendere così presto?"
Incurante dell'apprensione paterna, il bimbo fece un sorriso sdentato in direzione di Merritt e ridacchiò.
"Hai ragione: non ha senso chiedersi se verrà. E assurdo credere che la fortuna che abbiamo ereditato dalla mamma possa impressionarla in qualche modo. Che sciocchezza avrò mai pensato?" Improvvisò una boccaccia al bambino, che gli diede un colpo sul naso.
"Non fa alcuna differenza, vero, vecchio mio? Finché siamo insieme, a che cosa ci serve una donna? Saremo il più esclusivo dei club, con due soli membri."
Il piccolo Temple gridò la sua approvazione.
Attraverso le finestre, Merritt vide arrivare la carrozza. Sicuramente non sarebbe tornato tanto presto da Barnhill, se le sorelle Greenwood avessero accettato il suo invito. Nonostante i discorsi appena confessati al piccolo Harry, il suo stomaco entrò in subbuglio.
"Andiamo a chiedere a Tom, quale scusa hanno inventato." Sospirò, ben sapendo che Harry non l'avrebbe considerata una debolezza. "Magari verranno un'altra volta."
Merritt si maledì per la propria impazienza. Sapeva che Rosemary non era incline a rinnovare la loro amicizia. Mostrarsi troppo desideroso non l'avrebbe certo aiutato.
Eppure avevano così poco tempo a disposizione! I Greenwood sarebbero partiti per Bath molto presto e lui desiderava che lei gli desse una mano a sistemarsi nella nuova residenza.
"Se non viene a conoscerti, piccolino, sarà solo lei a perderci."
Entrando nell'atrio, Merritt si fermò di colpo e quasi lasciò cadere il bambino per la sopresa.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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