Ritorno a Greenwood House
di DEBORAH HALE
Alcuni anni prima il padre della ricca ereditiera Rosemary Greenwood le aveva proibito di sposare il giovane soldato Merritt Temple, a causa della sua povertà. Ora Merritt è un ricco vedovo ed è tornato in paese con un figlio di pochi mesi. Rosemary, però, è troppo orgogliosa per raccontargli che, nel frattempo, la sua famiglia è caduta in disgrazia in seguito alla vita dissipata del padre e che lei e i suoi fratelli stanno disperatamente cercando di salvare la loro casa dagli attacchi dei creditori. Ma anche Merritt nasconde un segreto...
Ultimo capitolo
"Io amo la mia famiglia." Rosemary rigirava il fazzoletto umido tra le mani, mentre considerava la proposta di Merritt. "E mi sento in dovere di aiutarla con i mezzi a mia disposizione."
Quella parole significavano solo un matrimonio con un uomo facoltoso. Merritt accusò il colpo, ma rimase apparentemente calmo. "Sì, capisco..."
"No, non capite. Anche se per amore del dovere, non posso finire per umiliarmi."
Era stato un idiota anche solo a pensarlo!
"Sposare un uomo che non amo sarebbe un disonore, per me" continuò Rosemary. "E questi sette anni mi hanno insegnato l'inutilità di cercare di amare un uomo diverso da voi, Merritt Temple. Se mi vorrete, io sarò la donna più felice del mondo sposandovi."
"Se...?" Lui la prese tra le braccia e la baciò fino a farle girare la testa, prima che lei potesse anche solo ripensarci. Quale fortuna al mondo avrebbe potuto essere paragonata alla certezza che Rosemary lo amava per quello che era e non per i suoi soldi?
"Farò qualsiasi cosa per essere una moglie parsimoniosa" promise Rosemary, quando si fermarono per prendere respiro. "Vi chiederò di concedermi un lusso soltanto."
"Quale?" Sarebbe andato a prenderle la luna, se lei gliel'avesse chiesta.
"Dei figli, naturalmente." Lei lo guardò con un sorriso dolce e l'aria riflessiva. "Voglio che Harry abbia un intero battaglione di fratellini e sorelline da comandare."
Nel ricordare la sua infanzia solitaria, Merritt non riuscì a pensare a un regalo migliore da fare a suo figlio... un'eredità infinitamente più preziosa di tutto l'oro di Inghilterra.
"Potrete avere tutti i bambini che vorrete, se mi accontenterete in una cosa."
"Sarebbe?"
"Possiamo chiamare il nostro primo figlio Hawthorne?"
Dalla porta si sentì chiamare una voce allegra e profonda. "Un'idea eccellente! Hawthorn Temple, un nome di grande distinzione!"
Merritt e Rosemary guardarono e videro suo fratello e sua sorella che stavano origliando spudoratamente.
"Da quanto tempo siete là, voi due?" chiese Rosemary stupita.
Ivy si avvicinò al letto. "Abbastanza per aver potuto cogliere il senso della vostra conversazione. Congratulazioni!"
Merritt le abbracciò entrambe e porse la mano a Thorn. In quel momento i due uomini si scambiarono uno sguardo, che li fece sentire fratelli.
* * *
Il matrimonio ebbe luogo tre settimane più tardi, subito dopo le pubblicazioni. Rosemary impedì a Merritt di spendere il suo denaro per affrettare le procedure. E non volle separarsi a lungo da Harry.
Mentre lei camminava nella navata della chiesa al braccio di suo fratello, portando in mano un mazzolino di fiori azzurri di rosmarino, boccioli di biancospino ed edera rampicante, Merritt sentì il suo cuore scoppiare di felicità.
Ma quando cominciò a pensare alla prima notte di nozze, che ancora li aspettava, per un attimo si sentì mancare il respiro. La sua prima moglie non sopportava nemmeno l'idea, degli obblighi coniugali.
Se quella notte avesse fallito anche con Rosemary, come avrebbe potuto guardarsi ancora allo specchio la mattina dopo?
* * *
Il momento era arrivato.
Merritt entrò in camera, indossando la vestaglia e trovò Rosemary seduta sul letto - il loro letto - in una camicia da notte virginale. Il fuoco faceva risplendere i suoi capelli dorati, che le ricadevano morbidi sulle spalle.
Con cautela, lui si sedette al suo fianco e dopo un lungo silenzio riuscì a parlare. "Che cosa sapete di quello che dovrà accadere tra noi stanotte... come marito e moglie?"
"Devo confessare di non esserne molto a conoscenza... Thorn ha cercato di fare del suo meglio per prepararmi. Ma pensavo che sarebbe morto per l'imbarazzo, così ho finto di essere già ben informata sull'argomento."
Parlò con una tale franchezza, che Merritt sorrise, nonostante l'intima apprensione. Ma la sua sommessa risata si spense quando la sua innocente sposa allungò una mano verso il collo della vestaglia.
Le sue dita delicate sfiorarono un ciuffo di peli scuri sul suo petto. "Ho sempre pensato che la curiosità potesse essere un antidoto all'ignoranza."
Anche se lui cercò di soffocarlo, un sospiro sgorgò dalla gola di Merritt... un verso di piacere, misto a desiderio. Pregò che il suo amore per Rosemary lo aiutasse a trovare il controllo per iniziarla con delicatezza alle gioie del matrimonio.
Ma se lei avesse continuato a provocarlo in quel modo, la passione avrebbe potuto travolgerlo.
Tuttavia riuscì a non deluderla.
Con l'ardore del ragazzo che una volta era stato e la passione dell'uomo che era diventato, Merritt le insegnò l'arte dell'amore. Con pazienza e gentilezza, fece sì che anche lei si lasciasse travolgere. La toccò e la baciò in modi e in posti che lei non avrebbe potuto immaginare, finché la sua femminilità non richiese con impeto ciò che mai avrebbe osato chiamare per nome.
Anche il dolore passeggero del momento in cui perse la verginità le sembrò perfetto, e le permise di placare i sensi di colpa per aver fatto soffrire Merritt in passato. Dopo essere rimasti separati per sette lunghi anni, alla fine erano di nuovo insieme. Erano diventati una persona sola.
Un unico desiderio. Un'unica estasi.
Quando finalmente lei si abbandonò contro di lui, pigra e soddisfatta, Merritt le parlò all'orecchio. "Ricordate di aver promesso di amarmi sia da ricco, sia da povero?"
"Finché morte non ci separi..."
"La verità è che non ho mai perso la mia fortuna."
"Che cosa volete dire?"
"Volevo essere sicuro che mi amaste davvero. Volevo che foste sicura di voi stessa. Che voi sapeste di amarmi per amore e non per la mia ricchezza."
"Ora ho entrambi" replicò piano Rosemary. Poi, con una risata allegra, lo baciò con trasporto. "Perdonerò il vostro sottile inganno, ma solo... se farete ancora l'amore con me prima di domattina."
Al bagliore del fuoco che si stava spegnendo, il sorriso di Merritt risplendeva come la luna crescente.
"È così che nascono i bambini?" chiese Rosemary fingendosi trasognata.
Quando lui annuì, lei gli pose la testa sul petto con un sospiro di soddisfazione. "Allora amo il mezzo ancora più del risultato!"