Ritorno a Greenwood House
di DEBORAH HALE
Alcuni anni prima il padre della ricca ereditiera Rosemary Greenwood le aveva proibito di sposare il giovane soldato Merritt Temple, a causa della sua povertà. Ora Merritt è un ricco vedovo ed è tornato in paese con un figlio di pochi mesi. Rosemary, però, è troppo orgogliosa per raccontargli che, nel frattempo, la sua famiglia è caduta in disgrazia in seguito alla vita dissipata del padre e che lei e i suoi fratelli stanno disperatamente cercando di salvare la loro casa dagli attacchi dei creditori. Ma anche Merritt nasconde un segreto...
Con frasi spezzate e tono incerto, Merritt illustrò a Rosemary quanto il suo matrimonio fosse stato infelice. E, anche se avrebbe preferito che lui tacesse, lei sentì che parlarne gli faceva bene. Era come spremere una ferita per lasciarne uscire il veleno.
Se non altro, gli doveva la cortesia di starlo ad ascoltare.
"Sophia non sopportava di aspettare un bambino. Per tutta la sua vita era sempre stata viziata e risentiva delle restrizioni che doveva affrontare nel suo stato. Nel corso del settimo mese è caduta da cavallo. Niente di grave, ma nelle sue condizioni quella caduta ha causato un parto prematuro. Lei ha perso la vita, e anche il bambino ha rischiato di morire."
Come se fosse stato influenzato dal racconto paterno, il piccolo cominciò a tossire violentemente. Merritt ebbe un attimo di cedimento, ma si riprese subito.
"Portatelo qui!" Rosemary si sedette sul divano letto, che si trovava in un angolo della cucina. "Siamo troppo stanchi per continuare a camminare avanti e indietro. Tenetelo in braccio, per favore, mentre io gli massaggio la schiena."
Merritt stava già per protestare, ma poi la stanchezza ebbe la meglio. Si lasciò andare sul divano con Harry tra le braccia. Rosemary gli si avvicinò e cominciò a passare delicatamente la mano sulla schiena del piccolo. Per calmare il bambino e per evitare che Merritt le raccontasse altro che potesse turbarla, cominciò a cantare.
"I pensieri con il canto allontaniamo. Niente ci potrà toccar, se allegri siamo..."
"Chissà se questo posto mi porterà gioia..." rifletté Merritt a voce alta, un po' sollevato. I suoi occhi sembravano voler domandare qualcosa. Ma forse era solo l'immaginazione di Rosemary...
"Io spero proprio di sì. Se c'è un uomo che merita felicità, quello sei tu, caro Merritt." Lei riprese a cantare il resto della canzone, poi ne iniziò un'altra e un'altra ancora...
* * *
Più tardi Rosemary si svegliò con la testa appoggiata alla spalla di Merritt. La sua mano era scivolata dalla spalla di Harry sulla coscia snella del padre. Anche se lui aveva gli occhi chiusi, teneva ancora saldamente in braccio il bambino. Pensò di spostare la mano, ma non ci riuscì.
Così rimase in quella posizione, assaporando il calore del corpo di Merritt, il suo profumo e la sua presenza. A pensare come sarebbe stato dolce svegliarsi accanto a lui ogni mattina.
Quando alla fine lui aprì gli occhi, lei si raddrizzò a fatica e finalmente ritirò la mano dalla sua gamba.
"Hai sentito?"
"Eh?" Lui si sforzò di svegliarsi completamente, poi si immobilizzò e si mise ad ascoltare.
La cucina era silenziosa. Si sentiva solo il rumore dei loro respiri e quello ormai regolare di Harry. Merritt chiuse gli occhi e sospirò. "Grazie a Dio!"
"Vedrai che starà sempre meglio." Rosemary piegò le labbra un ampio sorriso.
All'improvviso, niente più aveva importanza. Né la ricchezza, né la sua mancanza. Non l'orgoglio o gli eventi del passato. Solo la vita, la speranza, l'amore.
Sollevando il viso, Rosemary gli chiese un bacio senza parlare.
Dall'abisso di stanchezza e di disperazione in cui era precipitato, Merritt si sentì improvvisamente librare verso altezze vertiginose. Suo figlio dormiva tranquillo e respirava normalmente, e Rosemary gli stava chiedendo un bacio.
Rispondendo al suo invito, lui le si avvicinò. Avendo ancora il bambino tra le braccia, non poteva stringerla, né obbligarla.
Senza parlare, comunicò con le labbra a Rosemary quanto ancora la desiderasse e come non fosse mai riuscito a dimenticarla.
Lei rispose con passione innocente e i sensi di Merritt esplosero come avrebbe fatto un barilotto di polvere da sparo colpito da una scintilla. Lui riuscì a prenderle il viso tra le mani e cominciò ad accarezzarla, come a voler imprimere sulla punta delle proprie dita la delicatezza dei suoi lineamenti.
Aveva frainteso i sentimenti che lei provava per lui. Il suo bacio gli assicurò, invece, che la profondità del suo amore, i suoi desideri e i suoi ricordi erano uguali ai propri.
Un rumore improvviso li fece allontanare e la cuoca entrò all'improvviso nella stanza. "Signor Temple... è ancora con il bambino? Che nottataccia! Come va stamattina?"
"Molto meglio, grazie." Merritt cercò di alzarsi, perfettamente consapevole dei suoi calzoni troppo stretti.
Poi chiese a Rosemary se fosse il caso di rimettere il bambino nella culla.
"Certo, signor Temple" rispose lei, senza riuscire a nascondere la propria agitazione e cercando di sistemarsi i capelli e il vestito.
"Volete fermarsi per la colazione, Rosemary?" Ma non era il sapore delle salsicce e delle uova in camicia, che Merritt voleva assaporare.
"Devo andare a casa, purtroppo. Ieri sera ero troppo preoccupata, e ho dimenticato di informare Barnhill che mi sarei fermata per la notte. Thorn e Ivy saranno fuori di sé per l'agitazione."
Poi lanciò a Merritt un'occhiata che gli moltiplicò i battiti del cuore. "E voi, signor Temple, dovete assolutamente riposare."
"Sì. E devo anche radermi. Bene, manderò a chiamare la carrozza. Anche voi avete bisogno di dormire, però, dopo la notte che abbiamo appena trascorso. Più tardi la manderò ancora a prendere, così... potremo parlare."
"Aspetterò con ansia."
Appena Rosemary se ne fu andata, Merritt mise Harry nella culla e si gettò sul letto della balia per riposare.
* * *
Quando si svegliò, la signora Olney stava cambiando il bambino. "Buon pomeriggio, signore. Ho sentito che ha avuto il suo bel daffare con questo giovanotto, ieri sera. Che fortuna, che la signorina Greenwood si sia fermata ad aiutarla! È davvero una cara persona. Peccato che suo padre abbia perso tutto il suo denaro... Senza dubbio lei e sua sorella riusciranno a trovare dei buoni partiti a Bath, ne sono convinta. C'è qualcosa che non va, signore? Sembra che lei abbia appena visto un fantasma!"
Peggio di un fantasma. Merritt faticava a respirare. Come aveva potuto pensare che Rosemary Greenwood tenesse veramente a lui? Per forza aveva insistito per fermarsi durante la notte! Ormai il senso dell'onore l'avrebbe costretto a sposarla.
Quella consapevolezza lo faceva star male, ma...