Diamanti e desiderio
di SARAH MORGAN
Lauren Banks non avrebbe mai immaginato di trovarsi a sostituire la chiromante scomparsa nel nulla in quel prestigioso galà di beneficenza. D'altronde le alternative sono due: accettare oppure perdere il lavoro di cui ha un disperato bisogno. Non è certo tipo da credere al destino né tanto meno alle favole, perciò Lauren è scettica quando vede entrare nella sua tenda un bell'uomo alto e bruno che si offre di ricoprirla di diamanti… e desiderio! Ma la fiamma dell’attrazione che divampa tra loro le fa decidere di abbandonarsi a quella fantasia, seppure per una sola notte… |
Fu il telefono a svegliarlo.
Emergendo a fatica dal sonno profondo in cui l’aveva fatto piombare il sesso, Alexandros si stropicciò gli occhi e guardò il nome sullo schermo del cellulare.
Era sua sorella.
Imprecando sottovoce in greco, si accasciò contro i cuscini. Non ora. Non era pronto a fare quello che si poteva definire solo come un discorso delicato. Sicuramente sua sorella era all’aeroporto di New York, in attesa della sua nuova migliore amica che, purtroppo, non aveva fatto troppe storie prima di accettare l’offerta più allettante che le aveva fatto lui.
Riluttante a smascherarla come un’avida opportunista, rivolse uno sguardo alla ragazza che dormiva nel suo letto, rendendosi conto che aveva complicato ancora di più la situazione.
«Eleni…»
«Mi devi le tue scuse.»
Alexandros scosse la testa, cercando di recuperare la lucidità anche se aveva la mente annebbiata dal sonno. «Ti chiedo scusa» disse, sconcertato, tenendo la voce bassa per non svegliare la donna al suo fianco. «Hai ragione, non avrei dovuto.»
«No, ma ne sono contenta!»
Alexandros non riusciva a dare un senso al suo commento e si accigliò. «Sei contenta? Non sei arrabbiata?»
«Perché mai? Avevo ragione io, e tu torto» replicò sua sorella, compiaciuta. «E’ la prima volta in vita mia che hai torto su qualcosa, perciò voglio bearmi di questa sensazione il più possibile.»
«Eleni…»
«Deve averti rovinato la serata accorgerti che la mia amica chiromante non era venuta alla tua stupida festa. Aveva deciso che non sarebbe riuscita a rientrare nei tempi perciò ha rinunciato al lavoro e quando tu atterravi con l’elicottero alla festa a Montecarlo, lei era già all’aeroporto!»
Alexandros s’irrigidì. «Non è possibile. Non poteva essere all’aeroporto.» A mezzanotte Madame Rostropov era con lui.
«Invece sì. Sono stata contentissima quando è arrivata a New York in perfetto orario. Andros? Ci sei? Ma che hai?»
Alexandros si umettò le labbra riarse. «È arrivata in orario? Non ha perso il volo?»
«No. Ora è qui con me. So che mi dirai che è interessata solo ai miei soldi, ma non è vero. Vuoi parlare con lei?»
Alexandros chiuse gli occhi. «No. Hai ragione. È ora che impari a giudicare da sola le persone, Eleni.»
E io ho già abbastanza problemi di mio.
Se la chiromante opportunista se la stava spassando con sua sorella a New York, allora lui con chi aveva appena trascorso la notte?
Chi è la donna che dorme nel mio letto?