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Il ricatto del principe

di OLIVIA GATES

Milionario di Manhattan e Principe di Castaldini, Edoardo D'Agostino è abituato a fare a modo suo, negli affari e in camera da letto. Quando viene a sapere che l'oggetto delle sue attenzioni, l'esperta informatica Jade Mitchell, lo ha truffato, decide di prendersi la sua rivincita.

La nuova impiegata di Edoardo D'Agostino, l'esperta informatica Jade Mitchell, non sembra affatto impressionata dalla ricchezza e dal titolo nobiliare del suo datore di lavoro, che resta intrigato al punto da corteggiarla per farla propria.

Dopo un tumultuoso idillio, Edoardo è sicuro che Jade sia la sua futura principessa. Presto, però, scopre la devastante verità che si cela dietro la riluttanza della donna ad approfondire la relazione. Sarà allora che Edoardo farà valere la sua regale superiorità per ottenere una rivincita... in camera da letto!

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Edoardo fissò l'uomo alto e imponente come se avesse parlato in una lingua a lui sconosciuta.
«È stato l'insolito interesse che tu hai mostrato nei suoi confronti a convincermi a concentrarmi su di lei. Dovevo essere sicuro che non avesse qualche obiettivo recondito, dal momento che le stavi rivelando informazioni vitali per la buona riuscita di un'acquisizione.» Gli occhi scuri di Brandon catturarono i suoi come un inesorabile magnete mentre si infilava le mani in tasca, esalando pesantemente. «Era pulita.»
Il respiro che non si era accorto di avere trattenuto uscì d'un colpo fuori dai polmoni di Edoardo, come per effetto di un pugno. «Certo che era pulita!»
«Era troppo pulita» ribatté Brandon a quel commento indignato. «Non ha avuto nessun contatto con il mondo esterno da quando è stata inserita nel tuo reparto di programmazione otto settimane fa e non c'è traccia di accesso a nessun tipo di sistema, nemmeno a quelli a cui avrebbe dovuto accedere da contratto. I suoi computer privati sono più protetti di quelli della CIA. Questo mi ha insospettito maggiormente, così ho scavato più a fondo. Stavo per attribuire il mio istinto alla paranoia, quando ho scoperto il primo indizio che poi mi ha portato a un altro e a un altro ancora. Alla fine ho compilato quello» concluse, alludendo al dossier che Edoardo stringeva ancora fra le dita. «Ci sono tutte le prove che dimostrano che si è insinuata in ogni angolo e fessura del nostro sistema informatico fin dal primo giorno.»
Edoardo sentì una fitta alle tempie. Cercò di scuotere la testa, di negare. «Ti sbagli...»
Brandon rispose con un cipiglio che esprimeva tutto il suo dispiacere e la sua esasperazione. «Quando mai mi sono sbagliato?»
Mai. Non si era mai sbagliato una volta in sei anni, da quando Edoardo aveva incaricato la Steele Security di proteggere la sua società contro il sabotaggio e il furto di proprietà intellettuali. Brandon aveva un curriculum di tutto rispetto e aveva già scoperto oltre una dozzina di cospirazioni magistrali e infiltrazioni nel sistema, salvando chissà quanti milioni di Edoardo e spianandogli la strada nella scalata al successo nel mondo dell'informatica.
«Ma questo mi ha fatto capire che devo rivedere i miei metodi» dichiarò Brandon. «Se avessi seguito le pratiche standard che, ironia della sorte, tutti considerano infallibili, non avrei mai scoperto la verità. È stata solo l'ambigua vicinanza di Jade Mitchell a te che mi ha spinto a scavare più a fondo. Ed è stato solo per caso che ho scoperto il primo neo nella sua geniale copertura. È la migliore che abbia mai visto. Se là fuori ne esistono altri con la sua efficienza, allora lo spionaggio industriale ha assunto dimensioni tutte nuove.»
Edoardo si sentiva sospeso nel vuoto. Aveva sentito la spiegazione di Brandon, ma aveva l'impressione di non trovarsi nella stessa stanza con lui. Nonostante il senso di estraniamento, non poté fare a meno di notare che l'uomo era infuriato per essere arrivato così vicino ad essere imbrogliato.
Brandon aggrottò la fronte. «Ho ricostruito l'accaduto. La signorina Mitchell ha accettato la posizione per cui l'avevi contattata solo per avvicinarsi alla tua società e mettere in atto i suoi piani. Secondo quanto mi è stato riferito, all'inizio il suo compito qui era accedere ai dati relativi all'operazione in corso con la AkonTech, in modo che i suoi mandanti potessero fare un'offerta inferiore alla tua, assicurandosi l'affare. Poi, però, vista l'autorità di cui l'hai investita, ha capito di avere un'opportunità senza precedenti e che sarebbe stata stupida ad accontentarsi di così poco. Allora si è data da fare per raccogliere abbastanza materiale strategico per affossare tutte le tue società.»
Edoardo sussultò, come se fosse stato colpito da una raffica di proiettili. Fissò il collaboratore e amico che tante volte lo aveva salvato. Non poteva sopportare la sua vista ora, il suono della sua voce. Voleva gridargli di smetterla e di andarsene.
Aveva torto. Era pazzo.
Si trattava di Jade. La sua Jade. La sua sola e unica...
L'attacco implacabile di Brandon proseguì. «Sono certo che la spia non abbia ancora trasmesso informazioni alla casa madre. A logica si starà dando da fare per ottenere dati che ti distruggano completamente, piuttosto che limitarsi a causarti qualche danno che ti lasci in grado di sferrare una potente rappresaglia. Quando raggiungerà il suo obiettivo – e io credo che sia ormai vicina – inizierà una guerra di offerte per non vendere i tuoi segreti a chi l'ha mandata. Probabilmente ha in programma di ricattarti.»

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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