Il ricatto del principe
di OLIVIA GATES
Milionario di Manhattan e Principe di Castaldini, Edoardo D'Agostino è abituato a fare a modo suo, negli affari e in camera da letto. Quando viene a sapere che l'oggetto delle sue attenzioni, l'esperta informatica Jade Mitchell, lo ha truffato, decide di prendersi la sua rivincita.
La nuova impiegata di Edoardo D'Agostino, l'esperta informatica Jade Mitchell, non sembra affatto impressionata dalla ricchezza e dal titolo nobiliare del suo datore di lavoro, che resta intrigato al punto da corteggiarla per farla propria.
Dopo un tumultuoso idillio, Edoardo è sicuro che Jade sia la sua futura principessa. Presto, però, scopre la devastante verità che si cela dietro la riluttanza della donna ad approfondire la relazione. Sarà allora che Edoardo farà valere la sua regale superiorità per ottenere una rivincita... in camera da letto!
Jade aprì le labbra per protestare, mormorare una scusa, qualsiasi cosa. Ma non riuscì a dire nulla. «Edoardo...» gemette soltanto.
Non avrebbe avuto modo di dire altro, in ogni caso. Edoardo aveva riagganciato. Non intendeva aspettare una risposta e ne aveva tutto il diritto. Esigeva spingere la relazione al livello successivo, pretendeva ciò che lei gli prometteva con ogni centimetro del proprio corpo quando erano insieme.
Lui aveva rispettato l'esitazione di Jade fino a quel giorno. Aveva tenuto a freno il proprio bisogno di entrare in più intimo contatto con lei, pur sapendo che avrebbe potuto saziarlo in qualsiasi momento nel corso delle otto settimane passate. Eppure le aveva lasciato il tempo e l'opportunità di esplorare e assaporare quello che lui le offriva e che stava crescendo fra loro. Le regalava romantici appuntamenti di fuoco e sensuali tormenti. Sapeva quanto lei lo desiderasse e, col passare dei giorni, trattenersi stava diventando per Jade una vera agonia. Glielo aveva detto. Ma Edoardo aveva compreso che la sua confessione non era una resa al suo fascino e doveva essersi chiesto come mai lei continuasse a ritrarsi.
A volte Jade si domandava se Edoardo temesse di essere preso in giro.
Era un vero pasticcio.
E pensare che la prima volta che era andata da lui tremava come una foglia, anche se era decisa a mostrarsi professionale. In quel frangente la spaventava l'idea di essere sottoposta al giudizio del nuovo capo e non aveva neppure preso in considerazione il fatto che Edoardo fosse un playboy di fama mondiale. Di lui si sapeva che non mischiava mai gli affari con nient'altro. Non che lei avesse pensato a null'altro che agli affari, certo.
Poi era entrata nel suo ufficio, il simbolo della potenza di Edoardo, e tutti i timori erano svaniti. Come anche la terra sotto i suoi piedi. E il suo cuore era precipitato in caduta libera.
Avrebbe avuto la possibilità di riprendersi, se lui si fosse mostrato integerrimo. Ma aveva messo da parte gli affari per concentrarsi su tutt'altro. E da allora il mondo di Jade aveva preso a vorticare come impazzito.
Dapprima aveva tentato di sfuggire a quel bisogno sconosciuto che lui le aveva acceso dentro. Si era ripetuta che sarebbe potuto accadere a chiunque e in qualsiasi circostanza, ma questa considerazione l'aveva mandata nel caos più totale. A quelle come lei non succedeva mai di incappare in uomini di quel calibro! E, se proprio succedeva, allora il risultato non poteva che essere catastrofico.
Eppure Edoardo non le aveva dato un attimo di tregua. L'aveva cercata, l'aveva tentata, le aveva dimostrato una passione venata d'affetto che a volte la lasciava senza fiato. Jade si era sforzata di resistere al suo fascino magnetico, ma lui le aveva sottratto la ragione. Aveva spazzato via tutte le sue obiezioni e le sue paure, mostrandole di essere un uomo ogni minuto più incredibile, uno spirito affine al suo al di là della regalità che lo contraddistingueva.
E lei amava ogni suo respiro, ogni cosa che toccava, ogni momento del giorno solo perché lui esisteva.
Non che i suoi sentimenti per lui facessero qualche differenza, certo. Lei aveva una missione da compiere. E, una volta raggiunto il suo obiettivo, lui non l'avrebbe comunque più voluta.
L'avrebbe disprezzata.
Questo era ciò che le aveva impedito di concedersi totalmente a lui, in vista di una resa dei conti che sarebbe stata dolorosa. Già, perché la resa dei conti prima o poi sarebbe arrivata. Se avesse ceduto al suo fascino, il giudizio di Edoardo su di lei sarebbe stato molto più duro e la sua vita sarebbe stata un inferno senza di lui. L'avrebbe perso comunque, ma forse il suo cuore non sarebbe andato in mille pezzi.
All'inizio aveva creduto di non doversi preoccupare di tutto questo. Anzi, aveva persino prolungato i tempi della sua missione per avere la possibilità di godere più a lungo del piacere proibito di stare con lui, di sentirsi così incredibilmente viva per la prima volta nella vita, prima di rovinare tutto.
Quando lui le aveva comunicato che l'attesa sarebbe finita quella notte, Jade aveva sperato di poter eludere ancora il confronto. Ma era chiaro che lui ormai aveva aspettato abbastanza. Non c'era via d'uscita. Edoardo stava forzando la mano.
Gli avrebbe detto che non poteva essere sua e che sperava di essere perdonata per avergli fatto credere il contrario. Poi sarebbe uscita dalla sua vita.
Sperava solo di convincerlo a non licenziarla. Tutti i suoi piani dipendevano dal posto che si era guadagnata alla D'Agostino Digital Development.