Il ricatto del principe
di OLIVIA GATES
Milionario di Manhattan e Principe di Castaldini, Edoardo D'Agostino è abituato a fare a modo suo, negli affari e in camera da letto. Quando viene a sapere che l'oggetto delle sue attenzioni, l'esperta informatica Jade Mitchell, lo ha truffato, decide di prendersi la sua rivincita.
La nuova impiegata di Edoardo D'Agostino, l'esperta informatica Jade Mitchell, non sembra affatto impressionata dalla ricchezza e dal titolo nobiliare del suo datore di lavoro, che resta intrigato al punto da corteggiarla per farla propria.
Dopo un tumultuoso idillio, Edoardo è sicuro che Jade sia la sua futura principessa. Presto, però, scopre la devastante verità che si cela dietro la riluttanza della donna ad approfondire la relazione. Sarà allora che Edoardo farà valere la sua regale superiorità per ottenere una rivincita... in camera da letto!
Il cuore di Jade sembrò fermarsi e poi andare in frantumi.
Aveva sperato che lui nutrisse ancora dei sentimenti per lei. Che fosse solo leggermente adirato per quello che riteneva un tradimento da parte sua.
Era furibondo, d'accordo. Ma era solo il suo orgoglio di uomo e di imprenditore che bruciava all'idea che lei fosse riuscita a portare avanti la sua opera di spionaggio mentre lo seduceva. Le sue emozioni non erano state ferite, però. In caso contrario, avrebbe riversato su di lei tutta la sua rabbia e poi l'avrebbe allontanata dalla sua vita per sempre.
Invece il prezzo che aveva deciso di farle pagare significava una cosa soltanto: l'aveva sempre voluta esclusivamente per il sesso. Proprio come suo padre aveva voluto sua madre. All'inizio l'aveva corteggiata credendo che non ci fosse nessun altro modo per avere il suo corpo. Adesso, però, aveva trovato un'alternativa per raggiungere il suo obiettivo e si sentiva libero di calare la maschera della gentilezza e usare la forza.
Ondate di angoscia e delusione la travolsero, minacciando di sommergerle l'anima, prima di defluire come un torrente di bruciante agonia per tutto il suo corpo, lasciando dietro di loro nient'altro che una gelida passività.
Alzò la testa verso di lui e una serenità data dalla rassegnazione scese su Jade, proteggendola come un'armatura di ghiaccio, mentre le sue labbra si coprivano di un'amara ironia. «Grazie per avermi fatto conoscere il tuo prezzo, Altezza. È una vera rivelazione apprendere quanto ci si possa abbassare per raggiungere i propri scopi. L'immagine di nobiltà e alta morale che ti eri dato la pena di costruire è andata in frantumi, a dimostrazione che la mia idea iniziale sul tuo conto corrispondeva al vero.» Aveva la schiena dritta come un fuso, irrigidita da un disprezzo che infuocava anche i suoi occhi. «Probabilmente avrai l'ardire di giustificare il tuo ricatto come una punizione reale e un'opportunità d'affari, ma non esiste proprio che io ceda a tutto questo. Non potrebbe importarmene di meno di quello che farai con le prove sul mio conto. Se vuoi portarle alle autorità, fai pure.»
Lo sguardo di lui si corrugò, intensificando la minaccia azzurra dei suoi occhi. «Stai bluffando e lo sappiamo entrambi. Non esiste proprio che una donna come te, giovane, bella e di successo, non tema l'idea di essere denunciata, di vedere distrutta così la propria esistenza.»
«Mettimi alla prova, il telefono è proprio qui, accanto a te. In realtà, sarebbe un'ottima via di uscita per me.»
«Un'ottima via d'uscita per cosa?» Edoardo sibilò una serie d'imprecazioni. «Non mi coinvolgerai di nuovo nel tuo gioco. Non farò più la tua pedina. Questa volta sarai tu a stare alle mie regole, Jade.»
Le sfuggì una risata che non aveva nulla di allegro. «Oh, sono stata io a essere vittima del tuo gioco finora, senza esserne consapevole. Non mi sono introdotta nei tuoi segreti di mia iniziativa, ma solo per mera sopravvivenza. E ora il mio arresto, forse anche la mia prigionia, metteranno fine a ogni cosa, priveranno del potere chiunque lo eserciti su di me.»
«Sei davvero incredibile!» La risata e gli occhi di Edoardo la incendiarono con la furia dell'esasperazione, la ferocia della lussuria. «Sapresti confondere anche il diavolo. Continui a sostenere che sotto tutta questa storia ci sia molto più della tua mera abilità nel manipolare e sabotare il prossimo. Bene, farò finta di crederti. Raccontami la storia di questo universo parallelo in cui tu non sei altro che una povera pedina in un sordido intrigo.»
«Così potrai deridermi e utilizzare la situazione per trovare modi peggiori per tormentarmi?» Alzò il mento verso di lui e notò che Edoardo seguiva ogni suo movimento, le pupille dilatate e le labbra dischiuse che rendevano evidente l'effetto che Jade aveva su di lui. Solo poche ore prima il suo desiderio l'aveva fatta sentire a un metro da terra. Adesso rendeva più profonda la sua disperazione. «Non ho niente da dirti. Prima poi sarai costretto a credere che davvero non mi importa quello che farai.»
«Mi stai sfidando, Jade? Puoi anche fare la donna coraggio adesso, perché non ho ancora fatto nulla, o forse perché credi che mi farai cedere o...»
«Non sto facendo la donna coraggio.» Il tono pacato spense l'intensità della sua risposta. «Mi sto comportando come una donna d'affari. Rifiuto la tua proposta in cambio della mia libertà e del mio futuro. Tuttavia verrò nel tuo letto e sarò a tua disposizione finché non ti stancherai di me. Ma al mio prezzo.»