Intrigo d'amore a Venezia
di SUSAN STEPHENS
Charlie Bennett, esperta d'arte inglese, è giunta a Venezia per consigliare il multimilionario veneziano Orlando Rossi circa la sua più recente acquisizione. Prima di incontrare il magnate, si reca al Ponte di Rialto per effettuare qualche schizzo del posto. Mentre è intenta a fare un ritratto dell'uomo più imponente che abbia mai visto, viene avvicinata a sorpresa dalle sue guardie del corpo. E rimane ancora più basita quando scopre l'identità del modello...
“Lasciatemi!”
Il panico invase Charlie quando un uomo le strappò il blocco da disegno su cui stava lavorando, mentre un altro la sollevava in piedi di forza. Il terzo uomo, quello cui stava facendo il ritratto, rimase immobile, il fiero profilo latino stagliato contro il cielo slavato del Canaletto.
Molti artisti si appostavano lungo i canali di Venezia per ritrarre scene locali, lei non era certo l'unica, perciò perché stava succedendo quel dramma?
I suoi occhi mandavano fiamme quando gli uomini la portarono davanti a lui.
“Esigo una spiegazione!” La voce dell'italiano era fredda, in contrasto con il suo passionale aspetto latino.
“Io dovrei darle una spiegazione?” Nonostante la sua spavalderia, Charlie rabbrividì interiormente: era la metà di lui. “Come osa farmi assalire dai suoi uomini?”
“E lei come osa invadere la mia privacy?” Sollevò il blocco su cui lei aveva abbozzato il suo ritratto, una caricatura che enfatizzava i suoi lineamenti, catturando la sua essenza e rivelando la sua durezza.
Era un buon ritratto, pensò Charlie cupa.
“Portatela con voi.” L'uomo si voltò e cominciò a camminare.
“Ehi! Torni qui!” gridò Charlie concitata, ma lui la ignorò e continuò ad allontanarsi.
Lei provò a divincolarsi per fuggire, ma le guardie del corpo l'afferrarono di nuovo. Quella era davvero la stessa città dove la sua migliore amica, Nell Foster, aveva incontrato un affascinante veneziano? Il dottor Luca Barbaro doveva essere un genere di uomo molto diverso da questo, concluse Charlie mentre gli scagnozzi del suo rapitore la portavano via. Fu sorpresa quando vide che la stavano conducendo verso l'ingresso del lussuoso hotel deve alloggiava. Stava per essere deportata? L'avevano portata a prendere le sue cose? Le guardie del corpo rifiutarono di rispondere alle sue domande, limitandosi a guardare avanti mentre le porte dell'ascensore si chiudevano.
Quando si riaprirono, si trovarono in un altro mondo, dove anche il sontuoso hotel a sei stelle situato sotto di loro sembrava trascurato e anonimo al confronto. Un orribile sospetto la attraversò mentre camminava sui preziosi tappeti. Quel favoloso appartamento poteva appartenere soltanto a un uomo, e lui la stava aspettando oltre la porta.
A dispetto della sua determinazione a non lasciarsi intimidire, cominciò a tremare. Sapeva di essere innocente, ma aveva offeso Orlando Rossi, un uomo che aveva contattato solo tramite Internet e per posta, che possedeva non solo il palazzo in cui si trovavano in quel momento, ma anche la metà dei tesori della città. L'uomo che era venuta ad incontrare.
Quella era decisamente la cosa peggiore che poteva succedere a un viaggio di lavoro di successo. Era un'esperta e curatrice d'arte molto rispettata in Inghilterra, e aveva sperato di dare uno sviluppo internazionale alla sua carriera. Cosa che al momento sembrava davvero improbabile! Dal punto di vista professionale era finita, la sua reputazione giaceva ai suoi piedi a brandelli. Ma non appena incontrò lo sguardo scuro e intenso dell'uomo, una reazione del tutto diversa le sorse dentro. Era una situazione scottante, e lei si sentì arrabbiata.
Ed eccitata.