Intrigo d'amore a Venezia
di SUSAN STEPHENS
Charlie Bennett, esperta d'arte inglese, è giunta a Venezia per consigliare il multimilionario veneziano Orlando Rossi circa la sua più recente acquisizione. Prima di incontrare il magnate, si reca al Ponte di Rialto per effettuare qualche schizzo del posto. Mentre è intenta a fare un ritratto dell'uomo più imponente che abbia mai visto, viene avvicinata a sorpresa dalle sue guardie del corpo. E rimane ancora più basita quando scopre l'identità del modello...
La telefonata di Charlie colse Orlando di sorpresa. Lei aveva finito il lavoro sul dipinto e voleva mostrargli il risultato. Quando arrivò al laboratorio era sopraffatto, sia dall'abilità della giovane esperta d'arte di cui si era innamorato, sia dal tesoro che lei aveva portato alla luce.
“È inestimabile” dichiarò Charlie in tono riverente.
“Anche tu.”
“Anche con questi stracci sporchi di vernice?”
“Anche così.” Lui la prese tra le braccia.
Lei era giunta a lui come una piccola barca approdata dopo un lungo viaggio. Avevano nutrito molte idee sbagliate l'uno nei confronti dell'altro lungo il cammino. Orlando Rossi, il multimilionario italiano che non aveva mai conosciuto emozioni romantiche in vita sua, era un uomo diverso ora.
“Tu mi hai cambiato” le mormorò contro le labbra.
Presto il bacio si trasformò in molto di più. Era una passione che nessuno di loro poteva reprimere.
“Nel laboratorio?” ansimò lei, mentre lui la sospingeva all'indietro contro la porta.
“Tu puoi aspettare?”
La domanda era oziosa, con le gambe di lei strette intorno ai suoi fianchi. Il desiderio esplose.
La sollevò dal pavimento, godendo delle sue grida quando le strinse le natiche. Lei lo esortò ad accelerare il ritmo e raggiunsero l'orgasmo quasi subito. “Ancora!” esalò lui quando riuscì a parlare.
Assicurandosi che la porta fosse chiusa a chiave, la portò sul piccolo sofà che aveva fatto portare là perché lei potesse riposarsi. Non l'aveva mai immaginato... di fare l'amore con lei ancora e ancora. Stava davvero facendo l'amore con lei, e Charlie lo sapeva. I suoi occhi traboccavano d'amore per lui, ed era una cosa che Orlando non avrebbe mai dimenticato.
Si stavano crogiolando dopo il piacere, quando lui si ricordò qualcosa e si girò verso di lei. “Voglio che partecipi alla cerimonia quando esporrò il dipinto in hotel.”
Era così sicuro che ne sarebbe stata deliziata, non era affatto preparato al suo rifiuto.
“Non puoi dire sul serio.”
Il mondo tra loro sembrò esplodere in mille pezzi. Lei si infilò gli abiti come se fossero una corazza, mettendo della distanza tra loro.
“Questo dipinto è così prezioso, così importante, che appartiene a tutto il mondo, non soltanto a pochi privilegiati. Di certo te ne rendi conto, no?”
Francamente no, non se ne rendeva conto, dal momento che aveva pagato così tanto per acquistarlo.
“Non puoi esporlo nel tuo albergo” insistette lei. “Deve stare in una galleria o in un museo...”
“Impossibile!”
“Cosa?” Lo guardò con intensità. “Dimmi che non sei serio, Orlando.”
“Non sono mai stato più serio in vita mia.”
Il sangue le defluì dal viso, portando via anche tutto l'amore che nutriva per lui. “Hai detto che ti ho cambiato...”
“E l'hai fatto.” Si allungò per afferrarla, ma lei lo evitò. “Dove stai andando?”
“Torno a Londra. Il mio lavoro qui è finito.”