Intrigo d'amore a Venezia
di SUSAN STEPHENS
Charlie Bennett, esperta d'arte inglese, è giunta a Venezia per consigliare il multimilionario veneziano Orlando Rossi circa la sua più recente acquisizione. Prima di incontrare il magnate, si reca al Ponte di Rialto per effettuare qualche schizzo del posto. Mentre è intenta a fare un ritratto dell'uomo più imponente che abbia mai visto, viene avvicinata a sorpresa dalle sue guardie del corpo. E rimane ancora più basita quando scopre l'identità del modello...
Charlie si sciolse tra le sue braccia. Poteva lottare con lui, ma non riusciva a combattere con se stessa. Aveva voluto Orlando Rossi fin dal primo momento in cui l'aveva incontrato nel suo appartamento. No, anche prima: fin da quando l'aveva visto per la prima volta stagliato contro il cielo su un ponte di Venezia. Il Ponte di Rialto era affollato, ma lei aveva visto solo lui, e l'aveva subito ritratto per averne un'immagine duratura. Da quel momento, tutto quello che era riuscita a pensare era di essere baciata di lui: aveva immaginato l'aroma della sua colonia, che ora sapeva profumare di sandalo e ambra.
“Perché fai le fusa e gemi come un gattino che vuole di più, cara? Vuoi che ti dia di più? Che ti dia piacere?”
Lei era troppo eccitata per rispondere, poteva solo sospirare e contorcersi contro di lui. Aveva immaginato come avrebbe potuto essere duro il corpo di lui sotto le dita frenetiche, ma era ancora più forte di quanto avesse immaginato. La sua intuizione le diceva che lui conosceva tutto ciò che c'era da sapere riguardo l'amore, ma i suoi occhi promettevano anche di più.
Sognava quel momento fin dal loro fiero scontro. E Orlando aveva ragione: aveva bisogno di questo. Era stata troppo tempo senza passione.
Quando lui la strinse tra le braccia e la guardò negli occhi in profondità, fu certa di essersi sbagliata su di lui. La passione che le suscitava insisteva sul fatto che si era sbagliata.
Lo voleva. Perché negarlo? E sì, mentre Orlando le sussurrava contro le labbra parole che le promettevano tutti i tipi di piacere erotico possibile, era disposta a credere qualsiasi cosa.
“Sei come una creatura innocente” mormorò lui compiaciuto mentre la sollevava tra le braccia.
Lei desiderava piacergli e si rilassò contro di lui con un sospiro mentre la portava su per le scale e in camera da letto.
La appoggiò a terra su un favoloso tappeto persiano e, quando guardò su, Charlie vide il letto al centro della stanza. Sorgeva su una piattaforma, ricoperto da una sontuosa trapunta cremisi decorata con fili d'oro. Era la cornice perfetta della seduzione, e come Orlando la tirò vicino, stringendola in modo che le sue morbide natiche premessero contro la sua durezza, lei si arcuò per ricevere il suo bacio.
“Ti piace?” domandò lui.
“Oh, sì” mormorò lei, persa in un incanto erotico.
“Allora dimmi di che cosa si tratta” ordinò Orlando, la voce severa. “Parlami di questo quadro.”
Lei si girò e lo vide, appeso sopra il letto.
Olando era anche peggio di quello che aveva pensato. L'aveva ingannata per portarla in camera.
“Mi hai raggirato!” lo accusò, umiliata.
“Come ti ho detto, sembri così innocente” la prese in giro Orlando. “Adesso dimmi quello che sai del mio quadro, oppure vattene da casa mia.”