Il profumo del desiderio
di BRENDA JACKSON
Solo un uomo era capace di provocarle certe reazioni, anche dopo sette anni. Kendra riusciva ancora a sentire il tocco delle sue mani, quel tocco che le aveva fatto conoscere la passione vera. Slate Landis era tornato. E adesso che l’aveva di fronte, si chiedeva come doveva reagire. Doveva fuggire, ignorarlo oppure affrontarlo per sapere il vero motivo della fuga di allora?
Appena Kendra aprì la porta, Slate capì di essere nei guai. Il modo in cui si era vestita metteva in risalto il suo corpo ben fatto. Per l'occasione aveva indossato un abito corto con spacchi laterali, che lasciavano intravvedere le sue lunghe gambe. Lui deglutì a fatica. Non c'erano dubbi che avrebbe ricordato a lungo quella serata...
“Vieni, Slate. Vado a prendere la borsetta” esclamò Kendra, facendolo entrare.
“Sì, d'accordo” replicò lui, rimanendo a guardare, mentre lei scompariva nell'altra stanza. Slate si asciugò con la mano il sudore, che gli imperlava la fronte. Si sentiva già eccitato.
“Sono pronta” affermò Kendra, ritornando con la borsa. “Non hai detto però dove vorresti andare.”
Lui la fissò negli occhi scuri. “Pensavo di andare in macchina fino a Jacksonville. Ho sentito dire che c'è un ristorante di pesce da quelle parti. E so che il pesce ti piace molto.”
Kendra fece un largo sorriso. Era contenta che lui volesse andare altrove. In città stavano già facendo troppe chiacchiere sul loro conto.
“Sembra un'ottima idea, ma prima vorrei che facessimo una cosa...” mormorò, avvicinandosi e mettendo le braccia intorno al collo di Slate. “Dal momento che stamattina abbiamo cominciato in questo modo, direi di continuare su questa strada, non pensi?” sussurrò dolcemente, prima di sfiorargli la bocca con le labbra.
Voleva comportarsi esattamente come aveva fatto lui. Se lui poteva prendere quello che voleva, allora poteva farlo anche lei. Kendra chiuse gli occhi e si appoggiò contro di lui. Immediatamente sentì la sua eccitazione crescere e, appena Slate dischiuse la bocca, lei gli fece scivolare la lingua tra le labbra, decisa a stuzzicarlo.
Lui la baciò con impeto, come se non riuscisse a saziarsi, e questo contribuì ad aumentare il desiderio di Kendra. Quando però lui la prese per i fianchi, cercando di farla avvicinare di più, lei decise che era ora di smetterla o si sarebbero presto messi a fare l'amore sul pavimento del soggiorno. E non era in quel modo che avrebbe dovuto finire la serata...
Non ancora almeno... Lei voleva torturare Slate un poco più a lungo.
Cercando di resistere alla tentazione, Kendra tirò indietro la testa e si leccò le labbra. “Bene, allora. Direi che possiamo uscire.”
Incapace di parlare, Slate riuscì soltanto a fare un cenno del capo e la seguì fuori di casa.