Il profumo del desiderio
di BRENDA JACKSON
Solo un uomo era capace di provocarle certe reazioni, anche dopo sette anni. Kendra riusciva ancora a sentire il tocco delle sue mani, quel tocco che le aveva fatto conoscere la passione vera. Slate Landis era tornato. E adesso che l’aveva di fronte, si chiedeva come doveva reagire. Doveva fuggire, ignorarlo oppure affrontarlo per sapere il vero motivo della fuga di allora?
“Ho sentito che quel ragazzo, Landis, è tornato in città.”
Mentre sistemava l'apparecchio oftalmico, Kendra non riuscì a trattenere un sorriso. La persona che aveva visto sulla spiaggia quella mattina non era decisamente più un ragazzo. Nessun ragazzo avrebbe potuto avere un corpo come il suo. “Sì, signora Martha, risulta anche a me.”
“Non l'hai ancora visto?”
Kendra decise di dirle la verità. In quella cittadina così piccola, era meglio non dire bugie. “Sì, signora. L'ho incontrato stamattina, mentre facevo jogging.”
“E...?”
Kendra scosse la testa. All'età di ottant'anni la signora Martha era ancora lucidissima e ficcava costantemente il naso negli affari degli altri. “Mi ha fatto piacere vederlo.”
Martha Bolden si fece seria. “E' tutto quello che hai da dire, signorina?”
Kendra regolò la luce, per avere una visione più chiara degli occhi penetranti della signora Bolden. “Sì, signora. A parte il fatto che la sua vista è in ottime condizioni, come la settimana scorsa, quando è venuta per il controllo di routine...”
La donna anziana accennò un sorriso. “Be', alla mia età è meglio non trascurare la vista...”
Già, soprattutto se pensi che ci sia qualcosa da vedere... pensò tra sé Kendra, mentre spegneva l'apparecchiatura. Poi diede un'occhiata all'orologio. Mancava ancora un'ora all'orario di chiusura.
Dopo che Martha Bolden se ne fu andata, Kendra si ritirò in ufficio per aggiornare le cartelle dei pazienti. A meno che non fosse arrivato qualcuno senza appuntamento, per quel giorno lei aveva finito.
Ripensò alla conversazione avuta all'ora di pranzo con Cheryl e ai commenti dell'amica sul fatto che lei e Slate avrebbero potuto rimettersi insieme. Si stava sforzando di non provare niente per lui, anche se sentiva ancora le proprie labbra fremere per il bacio, che si erano dati quella mattina. Kendra si lasciò andare contro lo schienale della sedia e ripensò al modo, in cui Slate l'aveva baciata. Era come se quei sette anni non fossero mai esistiti... il suo corpo aveva avuto una reazione immediata.
Mentre lei era immersa nei suoi pensieri, si udì il suono del campanello della porta. Kendra uscì dall'ufficio e rimase di stucco, nel vedere chi era entrato in negozio.
Slate Landis.
Kendra deglutì a fatica, incontrando il suo sguardo. Lui si era fermato davanti alla vetrina e, alla luce del sole, appariva stupendo.
Nella stanza scese un silenzio imbarazzato, mentre Kendra cercava di darsi un contegno. Alla fine si schiarì leggermente la gola. “Slate... come mai da queste parti?”
Lui si allontanò dalla vetrina e le sorrise con aria furba. “Sono venuto a farmi controllare la vista.”