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Un milionario tutto per me

di TRISH MOREY

Lucia Altomare sta rischiando di perdere il lavoro di cameriera della futura principessa di Montvelatte, ma non può assolutamente permetterselo. Quando l'affascinante milionario Roberto Peroni – l'unico uomo nella vita che lei ha veramente amato - si intromette per aiutarla, lei teme che voglia in cambio qualcosa. Si può fidare, dopo che in passato Roberto ha...?

Capitolo 11

La nonna stava guardando uno dei suoi programmi preferiti sul vecchio televisore in bianco e nero. Fece un cenno con la testa a Lucia, quando lei la baciò sulla guancia, e cercò di zittirla con un movimento della mano, rimettendosi immediatamente a fissare la televisione. Poi si accorse che con lei c'era Roberto.
"Massimo!" gridò, alzandosi di scatto. "Sei tornato a casa, finalmente! Ti ho aspettato tanto."
Lucia la prese per il braccio magro e l'aiutò a tenersi in piedi. "Non è Massimo, nonna. Questo è Roberto, l'amico di Massimo."
La donna anziana sembrava confusa, poi si riprese e fece un sorriso. "Roberto. Certo, mi ricordo di Roberto! Ma come sei cresciuto..." esclamò, tendendo le braccia.
Lucia strinse i denti, ma non avrebbe dovuto preoccuparsi, perché Roberto sorrise e lasciò che la nonna lo abbracciasse, ricambiando il suo gesto affettuoso. "Sono contento di rivederla" disse poi in tono affettuoso. Lucia avrebbe voluto abbracciarlo di nuovo.
"Grazie per come ti sei comportato" mormorò, dopo che la nonna si fu ritirata per la notte.
Si sedettero entrambi all'aperto, sotto il pergolato e mangiarono insieme gli gnocchi e l'insalata, accompagnandoli con una bottiglia di vino locale, che Lucia aveva trovato nella credenza. "Grazie per aver reso felice la nonna."
Roberto indugiò, fissando il piatto di gnocchi. Aveva appetito, ma sentiva che Lucia gli stava ancora nascondendo qualcosa. In altre circostanze avrebbe chiesto apertamente dettagli, ma in quel momento si rendeva conto di dover procedere con cautela. Si chiese perplesso come mai lei fosse sola insieme alla nonna. Dove erano finiti i suoi genitori?
Lucia gli sedeva di fronte. Lui continuava a pensare al momento, in cui l'aveva abbracciata. Non riusciva a togliersi dalla mente il ricordo del corpo di lei contro il suo. Era stata una sensazione bellissima... come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ricordava ogni dettaglio... la curva del seno, i suoi fianchi...
Si agitò a disagio sulla sedia. Come poteva lasciarsi andare a quei pensieri in quel momento? Il suo amico di infanzia era morto. Doveva essere successa una tragedia... Appoggiò la forchetta sul piatto e sollevò lo sguardo. "Hai voglia di raccontarmi che cosa è successo?" chiese alla fine.
Lucia lo guardò negli occhi, confusa. Poi cominciò a raccogliere i piatti e i bicchieri. "È stato tanto tempo fa" cominciò, tenendo la pila di piatti davanti a sé, come fosse uno scudo dietro al quale proteggersi. "E poi si sta facendo tardi e non voglio trattenerti. Grazie per avermi accompagnata."
"Lucia, Massimo era tuo fratello, ma era anche mio amico. Ti prego, raccontami quello che è successo."

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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