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La preferita del capo

di SUSAN MEIER

Quando Kelsey Cramer Delaney ritorna a Portage, la sua città natale in Pennsylvania, dopo la morte del marito, l'ultima cosa che si aspetta è di andare ad abitare accanto al suo primo amore. Eric non è affatto contento di vederla, né tanto meno di abitare in un quartiere periferico. È tornato alle origini solo perché l'ex moglie lo ha tradito e ha avuto pure la sfacciataggine di prendersi metà della sua azienda di successo.
L'ultima cosa che Eric desidera è restare imbrigliato in una relazione con Kelsey.
Soprattutto da quando lei inizia a lavorare per lui.

18

Il bacio che era iniziato come una sfida, come il modo scelto da Eric per mettere in chiaro che non aveva paura di lei, divenne caldo e appassionato. Ogni volta che lui posava le mani sul corpo di Kelsey l'eccitazione cresceva, il bisogno di averla si faceva più intenso.

Voleva spogliarla e fare l'amore con lei nel fresco prato di aprile, voleva farla di nuovo propria, ma non poteva. Non poteva davvero. Non poteva darle l'unica cosa che lui voleva più dell'aria che respirava. Un figlio.

Si scostò e per i successivi trenta secondi si limitò a inspirare ed espirare, cercando di riguadagnare il controllo di sé.

Kelsey fece correre le dita sul suo petto virile, poi intrecciò le mani dietro la nuca di Eric. «Penso che tu abbia un problema.» Sul serio. «Se il fatto di non voler essere commiserato non è una scusa per allontanarmi, allora credo che tu non ne abbia davvero una. Perché di certo non puoi negare di volermi.»

Lui deglutì.

«Allora che ne dici se lasciassimo da parte tutto e ricominciassimo da capo?» propose Kelsey. Per enfatizzare le sue parole sfiorò le labbra di Eric con le proprie, mentre le dita correvano lungo la camicia per sbottonarla.

Lui le prese la mano. «Non farlo.»

Lei scosse la testa. «Non prendo ordini da te fuori dall'orario d'ufficio. Se devo provocarti» disse, esattamente come faceva da ragazzi, «è proprio quello che farò.»

Ben sapendo com'era andata a finire la loro relazione dieci anni prima, Eric fece un altro profondo respiro. «Mi hai fatto una promessa.»

«D'accordo, allora lascio il lavoro.»

«Kelsey, no!»

«Eric, l'hai detto tu. Se non avessi potuto prometterti che avrei smesso di desiderare di avere una relazione con te, avrei dovuto lasciare il posto. Be', non posso mantenere la promessa, quindi lascio. E sai perché? Così possiamo risolvere la faccenda. Io voglio avere una relazione con te perché ti amo.»

«No che non mi ami!»

Poiché le sue parole erano suonate un po' più brusche di quanto avesse voluto, Kelsey indietreggiò, come se lui l'avesse schiaffeggiata. «Col cavolo! Non ho mai smesso di amarti e tu non hai mai smesso di amare me. Ti voglio nella mia vita, in qualunque modo. E questo significa che devo lasciare il lavoro.»

«Va bene» le rispose Eric. «Fa' quel che ti pare, ma sappi che stai commettendo un grave errore. Qualsiasi uomo desidererebbe la donna che infiamma i suoi desideri. Tu non sei così speciale. Non riuscirai a farmi cambiare idea.»

Lei indietreggiò di nuovo, ma Eric si voltò e attraversò il giardino.

Era meglio rompere con lei adesso, prima che i sentimenti di entrambi si facessero più profondi e lei si rendesse conto di aver commesso davvero un grave errore.

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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