Il diamante
di DIANE GASTON
Miss Amanda Reynolds è rimasta senza parole nell’apprendere la condizione inserita nel testamento del padre defunto: per ricevere il suo patrimonio, deve sposarsi al compimento del ventunesimo anno: entro quattro settimane! E lei ha appena rifiutato il Duca di Greythorne... Le rimarrebbe una chance. L'affascinante ma sdegnoso capitano Christian Ramsford, l'unico uomo immune al suo fascino.
Londra, 1816
Amanda Reynolds spiò il capitano Christian Ramsford attraverso la sala da ballo. Cupo e pensieroso, sembrava che avrebbe preferito trovarsi sul campo di battaglia piuttosto che al ballo di società di Lady Catsworth.
Amanda era il tesoro della Stagione in corso, un diamante purissimo, emulata dalle giovani dame e ammirata da tutti i gentiluomini, eccetto che dall'irruente capitano di cavalleria. La sua indifferenza la feriva. E la rattristava vedere che, nonostante suo padre - un vicario - avesse inaspettatamente ereditato il titolo di conte, il capitano Ramsford fosse ancora tenuto ai margini della buona società. Se avesse accettato la sua offerta di amicizia, lei avrebbe potuto aiutare la sua famiglia ad occupare il posto che le competeva. Avrebbe potuto presentare sua madre alle gentildonne più influenti, accompagnare sua sorella da una modista famosa, e mostrare a lui come fare a sorridere.
Sembrava, però, che Ramsford non sapesse che farsene di lei.
In quel momento, tuttavia, lui intercettò la sua occhiata attraverso la sala e, con sorpresa di Amanda, le fece un cenno con il capo.
Sentendosi elettrizzata per la gratificazione, si sforzò di riportare la sua attenzione sugli uomini che cercavano di intrattenerla. A un tratto il gruppetto parve disperdersi: il Duca di Greythorne, l'uomo che tutti si aspettavano lei sposasse, stava avanzando nella loro direzione.
«Desidererei parlarvi, Miss Reynolds.» La voce di Greythorne ribolliva di rabbia.
Gli ammiratori erano tutti spariti di colpo. Era sola!
Il Duca di Greythorne sembrava un perfetto gentiluomo con le sue maniere impeccabili, gli abiti eleganti, un titolo e un patrimonio, ma recentemente un caro amico di Amanda, Lord Devlin, l'aveva informata che era un seguace del Marchese de Sade. Amanda ancora arrossiva per aver scoperto che esistevano ancora uomini che traevano piacere nell'infliggere dolore. Aveva quasi indietreggiato disgustata quando aveva incontrato Greythorne in precedenza, quella sera, e lo aveva subito informato che i suoi sentimenti per lui erano cambiati.
«Non ho più nulla di dirvi, sir» affermò provando a passare oltre.
Lui l'afferrò per il braccio, le dita che quasi le si conficcavano nella carne. «Troveremo un posto privato dove parlare.»
All'improvviso una mano strinse il braccio di Greythorne. Il capitano Ramsford! Amanda impallidì per il sollievo. Lui, tra tutti gli uomini presenti, era venuto in suo soccorso.
«Miss Reynolds ha promesso a me questo ballo, mi dispiace» mentì Ramsford con voce profonda e pericolosa.
Greythorne lo fulminò con lo sguardo. «Ho bisogno di parlare con lei.»
Ramsford si limitò ad aumentare la pressione sul suo braccio, finché Greythorne fece una smorfia di dolore e lasciò andare Amanda.
«Questa non è la fine, mia cara» la avvertì. «E non solo di questo discorso.» Si piegò in un rigido inchino e si allontanò.
Amanda fissò Ramsford senza parole per la gratitudine.
Lui si accigliò mentre l'orchestra intonava un valzer. «Penso che dovremo ballare, adesso.»
Solo dopo che l'ebbe accompagnata nella pista da ballo, lei ritrovò la parola. «Devo ringraziarvi, capitano.»
La guardò negli occhi. «Vi ha fatto male?»
Era quasi incapace di respirare. «No... no...» Percorsero un giro della pista prima che parlasse di nuovo. «Vi chiederete il perché di questo sfortunato incidente.»
«Non è affar mio.» Il suo tono era asciutto.
Ma Amanda voleva spiegarglielo. Non si era confidata con nessun altro. «Io... io ho respinto la sua offerta di matrimonio. Per questo è molto arrabbiato.»
Lui si fermò di colpo, i caldi occhi scuri che la fissavano. «L'avete rifiutato?»
Quando si ricordò di muoversi, ripresero le figure della danza, in silenzio adesso, ma Amanda non si era mai sentita tanto sicura tra le braccia di un uomo. Sapeva che sarebbe stata in salvo da Greythorne per il resto della notte. Il capitano l'avrebbe protetta.
Quando la musica finì - fin troppo presto per Amanda - Ramsford la accompagnò da sua zia, fece un inchino e si allontanò.
Zia Ellen la prese subito da parte. «Lord Greythorne mi ha detto che hai rifiutato la sua offerta.»
Seguendo Ramsford con un'occhiata di rimpianto, Amanda cercò di suonare casuale. «Infatti.»
Ellen la scosse. «Sei pazza! Non manca neppure un mese al tuo compleanno!»
Amanda sbatté le palpebre. «E che cosa succederà, allora?»
La zia le rivolse un'occhiata cupa. «Se non ti sposerai prima del tuo ventunesimo compleanno, perderai la tua eredità. E resterai senza un soldo.»
NB I personaggi di questa novella tornano protagonisti nel romanzo SCANDALI E MISTERI, di Diane Gaston, in vendita da giugno 2011 nella collana SPECIAL SAGA. Scoprilo QUI