Il diamante
di DIANE GASTON
Miss Amanda Reynolds è rimasta senza parole nell’apprendere la condizione inserita nel testamento del padre defunto: per ricevere il suo patrimonio, deve sposarsi al compimento del ventunesimo anno: entro quattro settimane! E lei ha appena rifiutato il Duca di Greythorne... Le rimarrebbe una chance. L'affascinante ma sdegnoso capitano Christian Ramsford, l'unico uomo immune al suo fascino.
Il mattino dopo, a colazione, zia Ellen mostrò ad Amanda il The Morning Post. «Hai letto? È stato con Greythorne che hai passato la notte. In nome di Dio, perché allora hai rifiutato la sua proposta di matrimonio? Sarà la tua rovina. Devi sposarlo al più presto.»
Amanda lesse l'articolo. «Non ho passato la notte in una locanda con Greythorne» disse con calma. «È una menzogna.»
«E chi l'avrebbe detta?»
«Greythorne.» Amanda lasciò cadere il giornale sul tavolo.
«Perché l'avrebbe fatto?» ribatté Ellen. «Greythorne è un gentiluomo.»
Amanda guardò l'aria stupefatta della zia. Il suo rifiuto a crederle la irritava, ma cercò di mantenere la pazienza. «Non è un gentiluomo, zia. Sta cercando di costringermi a sposarlo.»
«Certo che lo devi sposare!» Ellen indicò il giornale con un dito. «Sarai sulla bocca di tutti, da oggi.»
La sua anziana governante usava parlarle con lo stesso tono imperioso. Da bambina, Amanda aveva imparato ad adeguarsi agli ordini, ma questa volta non l'avrebbe fatto. Non avrebbe sposato Greythorne, non si sarebbe piegata al ricatto. In qualche modo avrebbe salvato la sua reputazione e la sua fortuna. E l’avrebbe fatto senza danneggiare Ramsford.
Almeno, questo era quello che sperava. Doveva escogitare qualcosa per quella sera, quando lei e zia Ellen avrebbero partecipato al ballo di Lady Rawley.
* * *
Ram si spazzolò via la polvere dalla giacca prima di varcare la soglia di quella che ancora considerava la casa cittadina di suo zio. Era stato a cercare Devlin e alla fine l’aveva trovato nel Kent, nella casa estiva di suo fratello. Con sorpresa di Ram, Devlin stava per sposare la sua bellissima amante.
Per ironia della sorte, lui l’aveva accusato di corteggiare il diamante. Devlin gli aveva raccontato quello che aveva scoperto a proposito di Greythorne e della sua predilezione per le pratiche del Marchese De Sade. Questo spiegava perché Amanda l’avesse rifiutato, ma lo addolorava il fatto che lei avesse rifiutato anche la sua proposta, soprattutto dal momento che sembrava fosse tanto importante per lei sposarsi prima del termine della Stagione. Supponeva di non essere abbastanza per le sue aspettative.
Non poteva evitarla quella sera. Devlin gli aveva fatto promettere che avrebbe badato che Greythorne sarebbe rimasto alla larga da lei. Avrebbe dovuto proteggerla finché non avesse trovato il marito che era così determinata a scovare.
Il maggiordomo gli andò incontro nell'ingresso, prendendo il suo cappello e i guanti. Le gambe indolenzite per la lunga cavalcata, Ram si diresse lentamente alle scale e raggiunse il salottino. Sua sorella era seduta sul divano e leggeva il giornale.
«Niente visite questa mattina, Mary?»
Lei guardò su di colpo e sorrise. «Christian, sei tornato! Temevo che non saresti arrivato in tempo per il ballo.»
Lui avrebbe preferito trovarsi sotto la pioggia gelida di qualche regione selvaggia della Spagna piuttosto che al ballo di Lady Rawley. «Non volevo deluderti.»
Lei ridacchiò. «Non voglio perdermelo. C'è un succulento scandalo in giro. Hai letto il giornale?»
Lui ricordò che Amanda detestava i pettegolezzi. «No, non ho avuto tempo.»
La sorella sollevò il giornale e gli mostrò l'articolo. Lui lesse e il sangue gli defluì dal viso.
«Non è eccitante?» chiese Mary.
Le restituì il giornale. «Mi sono giusto ricordato di una commissione. Devo scappare.»
«Tornerai in tempo per il ballo?» gli gridò dietro lei mentre era già sulle scale.
Ram non rispose e corse a piedi fino alla casa del diamante, ma zia Ellen lo respinse dicendo che Amanda non riceveva visite. Non voleva vedere lui in particolare, o nessuno? Non riuscì a convincere la zia a farsi annunciare.
«Ditemi, voi e vostra nipote sarete presenti al ballo di Lady Rawley questa sera?» le chiese a un certo punto.
La donna esitò, come se fosse incerta. «Lei... pensa di partecipare» ammise infine.
«Allora non vi disturberò oltre.» Ram si accomiatò e uscì.
Bene, l'avrebbe incontrata al ballo!