Il diamante
di DIANE GASTON
Miss Amanda Reynolds è rimasta senza parole nell’apprendere la condizione inserita nel testamento del padre defunto: per ricevere il suo patrimonio, deve sposarsi al compimento del ventunesimo anno: entro quattro settimane! E lei ha appena rifiutato il Duca di Greythorne... Le rimarrebbe una chance. L'affascinante ma sdegnoso capitano Christian Ramsford, l'unico uomo immune al suo fascino.
Walter, il lacchè di Ram, emise un sonoro borbottio quando sentì che il padrone aveva acconsentito ad accompagnare Miss Reynolds a Brighton. Il capitano si fermò per inviare un messaggio a sua madre, per informarla di dove stava andando, mentre Amanda affermò che sua zia immaginava già che si stesse recando a Brighton; quindi non era il caso di avvertirla. Subito dopo si misero in viaggio, lasciandosi la città alle spalle e dirigendosi versa la campagna, con le sue colline lussureggianti e l'aria limpida. Nonostante tutto Ram si rilassò, assaporando il calore del sole e il piacere di sedere accanto al bellissimo diamante.
I capelli biondi che sfuggivano dal cappello di paglia bianca erano come raggi di sole, e i suoi occhi verdi parevano riflettere il colore di campi. L'aria fresca aveva arrossato un po' le sue guance, e Ram pensò che non l'aveva mai vista così radiosa.
Qualsiasi uomo sarebbe stato colpito dalla sua bellezza, si disse, anche se lei apprezzava tutto ciò che lui disprezzava. Essere alla moda, in vista, aver successo in società... Lei perseguiva gli stessi valori che aveva nutrito lo zio di Ram, che lui aveva odiato così tanto. Lo zio aveva dato al padre di Ram la canonica di Bidenscourt, e poco altro, e solo per evitare la disapprovazione sociale. Ora però lo zio e il cugino erano morti, e il padre aveva ereditato il titolo di conte, che poi sarebbe passato a lui.
«È bello qui!» esclamò Miss Reynolds nello stesso tono che usava nei salotti, e lui non vide ragione di rispondere.
«Siete mai stato a Brighton, capitano?»
«Sì.»
I suoi occhi verdi scintillarono. «Davvero?»
Lui preferì non dirle che aveva presenziato in alta uniforme al ricevimento del Principe Reggente.
Amanda sospirò. «Io non ci sono mai stata. È un bel posto?»
«Qualcuno direbbe di sì.» Lui tenne gli occhi sulla strada, aggiungendo con sarcasmo: «Immagino che stiate andando là in cerca di marito».
«Infatti» ammise lei con voce sottile.
Donna frivola. Ram si congratulò con se stesso per non essere caduto vittima del suo fascino, come molti uomini facevano. Lei voleva sposarsi solo per essere alla moda nel bel mondo.
Poi il momento di disappunto passò e lui scoppiò a ridere.
«Che cosa vi diverte?» volle sapere subito lei.
Le lanciò un'occhiata, cercando di controllarsi. «Niente di importante.» Non poteva dirle che si era improvvisamente reso conto di quanto lei lo avesse stregato. Non la stava accompagnando a Brighton? Era solo un altro stupido infatuato di lei.
«Parlatemi di Brighton» lo esortò Amanda.
Dato che non poteva immaginare un altro modo per passare il tempo, Ram la accontentò, raccontandole dell'azzurro del mare, della serenità dello Steyne, dell'opulenza del Padiglione del Mare. Lei ascoltava, facendo domande più perspicaci di quanto lui avrebbe potuto immaginare. Poi lei gli sorrise, sollevando una mano per trattenere il cappello, la spalla che gli sfiorava il braccio ai sobbalzi del calesse. Il capitano si rese conto di sentirsi contento, quasi come se stesse accompagnando la sua fidanzata, invece del frivolo diamante della Stagione.
Dinanzi a loro la strada curvava improvvisamente e un boschetto di alberi nascondeva la vista. Ram udì il corno e il rombo di una carrozza e rallentò i cavalli, ma come ebbe superato la curva una carrozza di posta piombò dritta verso di loro: era condotta da un giovanotto spericolato che guidava come un pazzo, come andava di moda in quel momento tra i giovani.
Ram diresse freneticamente i cavalli sulla sinistra, tirando le redini per controllare il panico degli animali. Le ruote del calesse uscirono dal ciglio della strada, scivolando sul bordo fangoso. Nel passare oltre, però, la ruota posteriore della carrozza urtò il bordo del calesse, facendolo quasi rovesciare sul fianco.
Amanda fu sbalzata fuori dal sedile e cadde sull'erba, il cappello che volava via, e rotolò lungo la scarpata finché non si fermò contro il fondo sassoso.
Apparentemente senza vita.