Il diamante
di DIANE GASTON
Miss Amanda Reynolds è rimasta senza parole nell’apprendere la condizione inserita nel testamento del padre defunto: per ricevere il suo patrimonio, deve sposarsi al compimento del ventunesimo anno: entro quattro settimane! E lei ha appena rifiutato il Duca di Greythorne... Le rimarrebbe una chance. L'affascinante ma sdegnoso capitano Christian Ramsford, l'unico uomo immune al suo fascino.
Tutti gli occhi erano puntati su di loro quando tornarono nella sala da ballo, ma Amanda riusciva a pensare soltanto alla sensazione che le provocava il braccio di Ramsford sotto la propria mano. Era stata sfacciatamente egoista ad accettare la sua proposta, a far pagare a lui la propria follia, ma era stata incapace di rifiutarlo una seconda volta.
Lui la scortò da zia Ellen. Amanda sollevò il mento quando vide Greythorne vicino a sua zia, che la guardò in modo interrogativo prima di lanciare un'occhiata nervosa a Greythorne.
Amanda invece lo ignorò. «Zia Ellen» disse. «Fatemi le vostre congratulazioni. Mi sono fidanzata.»
«Fidanzata!» gridò Greythorne, la voce abbastanza alta da far girare tutte le teste nelle loro direzione.
Il bisbiglio crebbe come un'ondata, mentre zia Ellen era rimasta a bocca aperta.
Amanda si improvvisamente stordita per la felicità, che di sicuro non meritava. Fece una risata leggera. «Sono fidanzata con il capitano Ramsford.»
Lui fece un passo in avanti e si inchinò. «Sono onorato che vostra nipote abbia accettato la mia richiesta di matrimonio.»
Ellen sbatté le palpebre. «Bene... Io... vi auguro di essere felici.»
La faccia di rossa di rabbia, Greythorne si allontanò in tutta fretta.
«Vi... sposerete entro il mese?» domandò Ellen.
Amanda sapeva quanto fosse preoccupata per la situazione finanziaria e non poteva biasimarla.
Ramsford parve sorpreso. «Ci sposeremo quando vostra nipote vorrà.»
Ellen annuì sollevata.
Amanda all'improvviso desiderò essere dovunque tranne che lì. Si voltò verso Ramsford. «Dovremmo dirlo a tua madre, non credi?»
Lui si guardò attorno nella sala eccitata per la novità. «Temo che lo sappia già.»
L'espressione incredula sul viso di Lady Biden quando le si avvicinarono confermò i sospetti del capitano, ma d'altra parte Amanda non si aspettava che Lady Biden gioisse al pensiero che il figlio stesse per sposare la protagonista del recente scandalo.
Ramsford tuttavia la presentò alla madre e alla sorella come se fosse un trofeo. La madre fu gentile, anche se palesemente a disagio, e la sorella non riuscì neppure a guardarla. Fu annunciata la cena e andarono a prendere posto al tavolo tutti insieme. Mentre la madre parlava con zia Ellen, e la sorella restava in silenzio, Amanda seguì Ramsford al buffet per riempire i piatti per tutti.
«Mi dispiace, Christian» gli disse, tornando al nome che aveva usato nella locanda.
Lui corrugò la fronte. «Puoi metterti a piangere, se lo desideri.»
Lei sbatté le palpebre per la sorpresa. «Non volevo dire questo.» Inoltre, non avrebbe potuto farlo, suscitando così altre chiacchiere. «Ma la tua famiglia non mi vuole.»
«Vi inviteremo a cena domani, te e tua zia. A meno che non ci sia qualche altro invito che desideri accettare...»
Lei pensò che sua madre non ne sarebbe stata affatto contenta. «Niente potrebbe essere più importante per me, ma per tua madre...»
«Sarà d'accordo» la interruppe lui.
Amanda avrebbe voluto protestare ancora, ma fu distratta dalla comparsa di Greythorne, che la trapassava con lo sguardo.
Ramsford seguì la direzione del suo sguardo. «Devo regolare qualcosa con lui» disse.