Il dolce ritorno di Blake
di SHARON KENDRICK
Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?
Josephine aveva sperimentato raramente una collera cieca e genuina come quella che sentiva in quel momento verso Blake. "Di tutte le cose arroganti e presuntuose che ho udito in vita mia, questa vince davvero il primo premio, Blake! Sul serio il tuo ego è così smisurato da pensare che una notte con te, una sola notte..." puntualizzò, inferocita, "possa avermi spinto a sposare il primo uomo che me l'abbia chiesto?"
"Il fatto che Luke fosse mio cugino, insomma, non c'entra niente?"
Josephine fece per aprire la bocca per continuare a esternare le proprie deduzioni, ma subito la richiuse. Non c'era forse un briciolo di verità nella sua domanda? Di sicuro era rimasta sedotta da Luke, il bell'attore che avrebbe potuto vincere un Oscar semplicemente per come sapeva manipolare la gente con il proprio fascino. Ma il fatto che fosse un parente dell'uomo dietro al quale lei aveva perso gli anni dell'adolescenza, non le aveva forse fatto provare un senso di trionfo? Di potere?
Soprattutto quando Blake si era presentato a casa sua per tentare di convincerla a posporre il matrimonio. In quel frangente si era convinta che fosse spinto solo dal proprio carattere egocentrico, nulla di più, e di certo non da una reale preoccupazione per lei. Blake non la voleva, non gliel'aveva forse già chiarito abbastanza? Ma non voleva nemmeno che l'avesse nessun altro. E non era stata proprio la sua indignazione di fronte alla sua richiesta di lasciarlo, che l'aveva resa più ferma nel suo proposito di sposare Luke?
"Forse un pochino" ammise con riluttanza.
Blake si lasciò scappare un sospiro lungo e profondo. Le relazioni da una notte e basta non erano così semplici come si credeva, realizzò. Forse per questo gli era successo una volta sola. Per un po' ci si sentiva appagati, ma poco tempo dopo vuoti. Con il suo comportamento, aveva ferito Josephine. Adesso lo capiva.
Sospirò di nuovo. Avrebbe voluto rimetterle sulle labbra un sorriso. Nelle ultime due settimane ce n'erano stati così pochi! "Senti, Josie, dimentichiamoci per un istante di Luke. E se ti dicessi che ho dato un'altra occhiata al progetto di Giuseppe Rossi e che avevi ragione tu, nel senso che ha delle notevoli potenzialità? Forse è giunto il momento che anche io mi muova in direzioni differenti." Un lampo gli attraversò gli occhi. "Credo che lo finanzierò."
Josephine lo fissò, basita. Apprezzava il tentativo che stava facendo, ma sapeva bene di non poter accettare di sottostare del tutto alle sue condizioni.
Così si sporse verso di lui attraverso il tavolo. "Anch'io voglio partecipare. Voglio investire in quest'impresa un po' di denaro."
Blake aggrottò le sopracciglia. "Non c'è bisogno che tu… "
"Ma voglio farlo!" lo interruppe lei con veemenza. Quella era stata una sua intuizione, non di Blake.
"Perché?"
"Perché se avrà il successo che penso, allora ne voglio far parte anche io. È' la mia creatura, Blake, non la tua."
Blake abbozzò un sorriso. "Quanto denaro intendi investire?"
"Abbastanza."
"Quanto?" La somma che Josephine menzionò lasciò Blake di stucco. "Non possiedi tutto questo denaro, Josephine. A meno che tu non intenda vendere la casa."
"È vero, non ce l'ho; ma posso ottenerlo."
"E come?"
"Ho una collana che posso vendere." Una collana che le era stata regalata da Luke nelle prime settimane della loro relazione. Un gioiello sgargiante, comprato più come simbolo di quanto lui sarebbe stato disposto a spendere per lei che non per la sua reale bellezza. A Josephine non era mai piaciuto.
"Vuoi rischiare tutto sulla base di cosa?" le domandò Blake, incredulo.
"Istinto, te l'ho detto" replicò lei lentamente, lanciandogli uno sguardo enigmatico. "Non agisci mai d'istinto, tu?"
"Di solito no."
Qualcosa di non detto aleggiò tra di loro come un fantasma. "Mai?" insistette ancora lei.
Pausa.
"Mi è capitato una volta sola."
"Quando?" chiese Josephine, pur conoscendo già la risposta.
Blake la guardò, calmo. "La notte che ho fatto l'amore con te, cara."