Il dolce ritorno di Blake
di SHARON KENDRICK
Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?
Josephine guardò Blake, basita. "Non siete più insieme?"
"È quello che ti ho appena detto" ribadì lui, stringendo le labbra.
"Ah... perché?"
Blake la fissò. Forse Josephine avrebbe dovuto rimettere ordine nel caos della propria vita, prima di pensare alla sua. "Questi non sono affari tuoi, credo... Adesso perché non vai a fare le valigie, così possiamo andare a Londra?"
Ancora sconvolta per ciò che le stava accadendo, Josephine radunò gli abiti più adatti che aveva, lasciando Blake ad aspettarla, impassibile come sempre, in salotto.
"Penso che affitterò questa casa" dichiarò una volta che i bagagli furono pronti. "Almeno potrò pagarti qualcosa." Quel denaro, insieme al salario che lui le avrebbe pagato, le avrebbe garantito una minima indipendenza economica.
Blake annuì. "Andiamo?"
Senza attendere risposta, le prese la valigia dalle mani. Josephine chiuse la porta di casa e lo raggiunse, accoccolandosi sul sedile di pelle scura della sua lussuosa automobile.
Avviando il motore, Blake le lanciò una breve occhiata, ma subito riportò lo sguardo sulla strada, le mani ferme sul volante.
L'aveva persuasa a cambiarsi l'abito da sera ridicolmente provocante che aveva indosso, ma anche in jeans e maglioncino riusciva lo stesso a distrarlo. Com'era riuscito a dimenticare che razza di donna sexy e affascinante fosse, le braccia lunghe e sottili che una volta l'avevano stretto a sé con trasporto?
Scordati quei momenti! lo rimproverò una vocina. Scordateli.
Durante il tragitto verso Londra, Josephine provò a dormire un po', ma i mille pensieri confusi che le giravano per la mente provvidero a tenerla ben sveglia. Luke si era portato via tutto il suo denaro e la sua migliore amica, tradendola, le aveva dato lo schiaffo finale.
"Posso rintracciarlo, sai" disse Blake a un tratto con calma.
Josephine spalancò gli occhi, girandosi verso di lui. "Come?"
"Ci sono vari modi."
Sicuramente vero, soprattutto se si era abbastanza ricchi. "Non lo so." Avrebbe sopportato di vederlo? Cosa avevano ancora da dirsi?
Blake vide che scrollava le spalle con indifferenza e si domandò cosa fosse accaduto alla sua vita e dove fosse finita tutta la passione che l'aveva sempre animata. Luke era riuscito a spegnerla del tutto? E perché lei gliel'aveva permesso?
"Magari speri che ritorni in sé e torni di corsa a casa da te" mormorò. Poi, senza nemmeno aspettare una risposta, parcheggiò davanti all'edificio elegante e signorile in cui era situato il suo appartamento. "Eccoci arrivati" le annunciò.
Quando furono dentro la lussuosa dimora, la realtà cominciò a emergere e Josephine comprese finalmente dove si trovava. E con chi. Era forse impazzita ad accettare di andare a vivere sotto lo stesso tetto con l'uomo che una volta aveva fatto l'amore con lei per un'intera notte, lasciandola il mattino dopo senza nemmeno uno sguardo?
Si diede un'occhiata intorno, smarrita. L'unica cosa che avrebbe voluto fare era cercare rifugio nel sonno. "Dove dormirò?"
Blake strinse le mascelle. Il più lontano possibile da me, pensò. Ma i suoi seni sodi, evidenziati dal maglioncino che indossava, riacceseto in lui i desideri più sensuali.
"Te lo mostro subito." In silenzio la precedette nella camera degli ospiti, dominata da un ampio letto a due piazze. Chissà cosa indossava per andare a dormire? si chiese appoggiando per terra le sue valigie.
Josephine si diede un'occhiata in giro. Tutto, pur di evitare l'improvviso lampo enigmatico che aveva illuminato il suo sguardo. "È bellissima, grazie."
"Vuoi andare a letto subito?" si informò Blake. Adesso, però, il tono era dichiaratamente malizioso.