Il dolce ritorno di Blake
di SHARON KENDRICK
Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?
"Oh, cielo!" mormorò Josephine, dopo un lungo, interminabile momento di silenzio.
Intuendo al volo che cosa aveva pensato, Blake la guardò, gli occhi fiammeggianti d'ira. "Guarda che non è figlio mio!" esplose.
"Davvero?"
"Certo che no! Sono mesi, ormai, che sta con un avvocato. Mi ha telefonato dal cellulare, dicendomi che era in taxi qui vicino, e sono sceso a congratularmi con lei. Del resto, credi davvero che avrei fatto l'amore con te, se… "
"Per favore, chiama le cose con il loro nome!" lo investì lei. "Essere spogliata e sbattuta sul tavolo della cucina non è esattamente ciò che definirei far l'amore!"
"Non mi pare di averti sentito obiettare poco fa" puntualizzò Blake, con una punta di arroganza.
Josephine sentì le guance avvamparle. "È che… che… "
"Che cosa, Josephine?" la incalzò lui con dolcezza.
Che non si era mai trovata tra le spire di un piacere così intenso, maledizione! E questo l'aveva scossa fino nell'intimo della sua persona. Ma non era sempre stato così, con lui?
"Mi sono fatta trascinare, come te."
Non era proprio una dichiarazione d'amore, ma Blake annuì lo stesso, sforzandosi di trattenere l'irritazione che provava. Voleva assolutamente vietare di lasciarsi sfuggire parole di cui poi avrebbe potuto pentirsi. O, meglio, parole che non avrebbero dovuto essere pronunciate. Non ora, almeno, ma, forse, qualche tempo prima.
"Pensi davvero che potrei passare dalle tue braccia a quelle di Kim così, senza rimorsi?" le domandò di nuovo.
Josephine si morse un labbro, nervosa. "Come potrei saperlo, scusa? Tu non parli mai di lei, no? E l'unica volta in cui te l'ho chiesto, sei stato evasivo. Ma in ufficio, le ragazze ne parlano."
"E cosa dicono?"
"Be'... che non l'hai ancora dimenticata e che, da quando vi siete separati, non sei mai uscito con nessun altra."
Blake si lasciò scappare un sospiro. "Be', una parte dell'equazione, almeno, è vera." Il suo sguardo incontrò gli occhi interrogativi di lei. "Dopo Kim non ho avuto più relazioni."
L'implicazione di quella frase penetrò nella mente confusa di Josephine dopo un istante. "Questo significa che l'hai dimenticata?"
"Certo!" rispose convinto lui. "Non sono il tipo di uomo capace di tenere il piede in due scarpe. Non è nella mia natura."
"E la sera della festa, scusa?" lo provocò Josephine, il tono comunque controllato.
Ma Blake scosse il capo. "Te l'ho già spiegato. In quel momento, la mia relazione con Kim era in una pausa di riflessione. È sempre stata così, un prendersi e lasciarsi continuo; spesso anche per periodi di tempo piuttosto lunghi." L'espressione confusa sul viso di Josephine gli fece capire che voleva, anzi aveva bisogno, di qualche spiegazione ulteriore. "All'epoca ritenevo che sarebbe potuta diventare una buona moglie… "
"In virtù di quali caratteristiche, se non sono indiscreta?" lo interruppe Josephine, colpita da come sembrasse così nitidamente disilluso.
"Era determinata, logica, calma."
"Il contrario esatto della donna che si butta nel tuo letto senza nemmeno aver ricevuto prima un invito a cena, insomma."
"Non abbassarti a certi discorsi, ti prego."
"Perché? Stai per farlo tu al posto mio?"
"Smettila di stare così maledettamente sulle difensive e ascoltami, per una volta!" esplose Blake tentando subito di controllare il proprio respiro accelerato. "Kim aveva la stessa opinione di me. Dal punto di vista intellettuale riusciva a immaginarsi che saremmo andati d'amore e d'accordo. Due persone con molto in comune, che sarebbero potute diventare buoni compagni di vita."
"Cosa è successo, per farvi cambiare idea?"
Blake scrollò le spalle. "Una relazione sentimentale non è un problema di matematica. Non basta mettere i numeri al posto giusto per avere la soluzione. Dopo la nostra notte insieme, sono ritornato da Kim, ma ho scoperto…" Blake si interruppe, chiedendosi quanto ciò che era accaduto tra lui e Josephine non l'avesse aiutato a vedere le cose sotto un'altra angolazione. "Ho scoperto che tra noi non c'era una vera e propria scintilla, anche se c'era un buon livello di rispetto e affetto. Ma è la scintilla, quel qualcosa in più che tiene vivo un rapporto."
Josephine lo guardò. Sì, tra lui e Kim era proprio finita, comprese. Tuttavia c'era dell'altro.
"Non credi che questo potrà cambiare qualcosa sul lavoro?"
"A che cosa ti riferisci, scusa?" domandò lui, senza capire.
"Pensi sul serio che riusciremo ancora a lavorare nello stesso posto, adesso che andiamo a letto insieme?"