Il dolce ritorno di Blake
di SHARON KENDRICK
Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?
Luke se n'era andato.
Non aveva portato via nemmeno lo spazzolino da denti, ma lei lo sapeva. La verità la colpì con un'intensità anche maggiore di quella del fascio di luce che illuminava la specchiera del bagno. Josephine allontanò lo sguardo, scrollando le spalle.
Lo spazzolino era ancora lì, sì, ma un'ulteriore indagine le rivelò che l'uomo che da un anno era suo marito aveva ripulito il resto della casa come una cavalletta.
Della fila di completi di sartoria che riempivano l'armadio a muro non c'era più traccia, e nemmeno delle numerose paia di scarpe italiane di fattura artigianale. Sparite erano anche tutte le diverse opere d'arte di valore inestimabile che lui aveva sempre insistito per acquistare.
O, meglio, che lei acquistasse, rammentò Josephine a se stessa con rabbia.
I lampi nel cielo furono seguiti da un tuono che sembrava provenire direttamente dall'inferno. E poi cominciò a piovere, una pioggia così forte e insistente da coprire persino lo scampanellio della porta di ingresso.
Quando Josephine, finalmente, lo rilevò, si sentì raggelare, in preda quasi a un senso di genuino dispiacere.
Se n'era andato sul serio o stava rientrando a casa?
Attraversò di corsa l'atrio e aprì la porta. Ma la vista della figura alta e slanciata davanti a lei le fermò per un istante i battiti del cuore.
Perché l'uomo che stava lì di fronte, come un nero angelo vendicatore, non era Luke, ma suo cugino Blake. Blake. Lo stesso che non vedeva da più di un anno, da quando si era materializzato come un fulmine a ciel sereno sulla soglia del suo appartamento, dicendole che sposare un uomo come Luke era una pazzia bella e buona.
"B… Blake!" mormorò, mentre ogni altra parola le moriva in gola.
"Dispiaciuta?" esclamò lui. Almeno, però, era lì. E sembrava anche che stesse bene. "Credevi che fosse tuo marito, vero, dolcezza?"
A disagio per quell'appellativo, Josephine scosse il capo. "Ha preso tutti i suoi vestiti e se ne è andato via."
"Lo so benissimo..." affermò Blake con una smorfia.
Josephine spalancò gli occhi, attonita. "Ma come diavolo fai a… "
Ma Blake non la stava ascoltandolo. Senza troppe cerimonie l'aveva oltrepassata, entrando in casa, il cappotto che sgocciolava sul parquet perfettamente lucidato.
"Chiudi la porta!" le ordinò osservando con aria critica il succinto abito da sera che indossava. Il sangue cominciò a pulsargli nelle tempie. Era davvero mozzafiato. "O preferisci morire di freddo? Chiudi la porta, Josephine! Subito."
Lei gli obbedì in silenzio. Nel suo tono c'era una nota imperativa impossibile da ignorare. Ma forse, se gli avesse dato ascolto l'ultima volta che si erano visti, adesso non si sarebbe trovata in quella difficile situazione.
Lo fissò. Si dice che il tempo guarisse tutte le ferite. Poteva anche essere vero. Ma, di sicuro, non poteva far cambiare a una persona i propri sentimenti. Era da più di un anno che non incontrava quell'uomo, eppure mai come in quel momento la forza della sua personalità la stava sovrastando. Per non parlare, poi, del suo aspetto. Gli occhi azzurri erano vibranti come un cielo estivo e il corpo muscoloso più affascinante che mai.
Fortunata Kim, pensò sforzandosi di rammentare a se stessa che era già fidanzato.
"Cosa ci fai qui?" gli domandò in un soffio. "E come diavolo sai che Luke se n'è andato, quando io stessa l'ho appena scoperto?"
Blake le rivolse un sorriso cinico, che la raggelò. "Perché mi ha telefonato dall'aeroporto."
"Dall'aeroporto?" ripeté lei, attonita. "Dove stava andando?"
"Non me l'ha detto."
"Non capisco" mormorò Josephine.
Blake si lasciò sfuggire un lieve sospiro. "Tra poco ti sarà tutto chiaro" ironizzò. "È con una certa Sadie." Gli occhi azzurri la guardarono, interrogativi. "La conosci?"
Lentamente Josephine annuì. "Sì" sussurrò. Le migliori amiche non erano sempre come ci si sarebbe aspettati, no? E, comunque, a essere sinceri, Blake non le stava dicendo niente che lei stessa non avesse già sospettato da sola.
Nonostante Luke l'avesse lasciata, nella sua testa c'era una sola domanda.
"Per quale motivo sei qui, Blake?"