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Il dolce ritorno di Blake

di SHARON KENDRICK

Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?

Capitolo 20

EPILOGO

"Insomma, amore, come ci si sente a essere miliardari?" domandò Blake con dolcezza.
Josephine sorrise. "Hmm… dimmelo tu! Dovresti saperlo!"
Blake scoppiò a ridere. Il rivoluzionario diserbante organico di Giuseppe era stato lanciato da poco e aveva subito ottenuto un consenso pressoché universale. Le azioni erano state immesse sul mercato la settimana prima, conferendo a Blake il successo più grande che avesse mai ottenuto nella sua carriera.
No. Non il suo successo.
"Lo sai, tesoro, che il merito è tuo, vero? Tutto tuo." Si chinò verso di lei, sfiorandole le labbra. "Se non fosse stato per la tua testardaggine e per la tua determinazione, non l'avrei mai finanziato. Avrei dovuto darti ascolto fin dal principio."
"Ma perché avresti dovuto farlo?" gli chiese Josephine. "L'esperto eri tu… "
Blake fece una smorfia. "In teoria sì."
"È stato solo l'istinto che mi ha portato ad aver fiducia che tutto sarebbe finito per il meglio."
Proprio come era accaduto a loro. La loro relazione andava più che bene. Una volta Blake aveva affermato che Giuseppe aveva l'aria di chi era passato dall'inferno al paradiso… be', adesso aveva perfettamente idea anche lui di come doveva essersi sentito!
"Eppure sei stata molto determinata nel non essere istintiva, per quanto riguardava l'ipotesi di diventare mia moglie" la prese in giro. "Anche se sapevo che lo volevi. Continuiamo a studiarci a vicenda, vero, Josie?"
"O forse è solo che riusciamo a tirare fuori l'uno il meglio dell'altro" rifletté Josephine. "Esploriamo i lati di noi stessi che non abbiamo mai considerato prima."
Blake sorrise. "Sei felice?"
"In estasi è ancora poco."
"Sarebbe un sì, questo?" sorrise lui.
Erano seduti fuori, nel meraviglioso terrazzo della casa di Blake, di fronte a un tramonto mozzafiato. E stavano decidendo se andare o meno fuori a cena.
E forse anche altro.
Josephine aveva divorziato e Luke le aveva restituito la maggior parte del denaro. Adesso la sua situazione era tranquilla, dal punto di vista finanziario, e la sua posizione all'interno dell'azienda molto rispettata. Soprattutto, poi, Josephine ora aveva rispetto di se stessa. Dalle labbra le uscì un lieve sospiro. Le cose non avrebbero davvero potuto andare meglio. Il consiglio di amministrazione aveva appena acconsentito a darle una promozione, e viveva con l'uomo che amava.
"Ormai è da più di un anno che mi sono trasferita qui da te" osservò, un po' sorpresa. "A volte stento a crederci, vero?"
In un certo senso sì, in un altro niente affatto. Quando si era felici, il tempo volava, rifletté Blake. Ora era più felice di quanto non avrebbe mai immaginato.
La baciò di nuovo, per il puro gusto di farlo. "Sai, tesoro, forse avevi ragione, forse non abbiamo bisogno di un anello per sancire il nostro amore."
"Non mi pare di aver detto questo" obiettò Josephine aggrottando le sopracciglia.
"Non a parole, forse." Blake scrollò le spalle. "Ma il matrimonio con Luke ti ha spaventata a morte, lo so, e l'ultima cosa che voglio è costringerti di nuovo in un'istituzione che ti mette a disagio. Non ho intenzione di andare da nessuna parte, amore, e non ho bisogno di diventare tuo marito per dimostrartelo."
La ruga sulla fronte di Josephine si accentuò. "Intendi dire che non vuoi più sposarmi?"
Con grande difficoltà, Blake lottò per trattenere un sorriso. "Non esattamente" la corresse con dolcezza. "Solo che sono perfettamente contento anche senza il pezzo di carta. E tu?"
All'improvviso Josephine comprese che non lo era affatto! "In realtà io voglio sposarti" esclamò, un po' interdetta. Ma l'espressione piena di tenerezza sul viso di Blake le strappò un sorriso. "Stavo solo aspettando che tu me lo chiedessi di nuovo."
Blake scosse il capo, uno scintillio malizioso negli occhi azzurri. "Oh, no, quella strada l'abbiamo già percorsa, e tu mi hai risposto di no. Così, nello spirito di una relazione impostata sulle pari opportunità, penso proprio che questa volta dovresti essere tu a chiedermelo, Josephine."
"Guarda che non ho nessuna intenzione di inginocchiarmi davanti a te, se è questo che vuoi."
"Perché, invece, non ti siedi sulle mie gambe?" le propose lui con un sorriso.
Josephine obbedì, e dopo essersi accomodata su una delle sue cosce dure e muscolose, lo fissò negli occhi con intensità. "Mi vuoi sposare, Blake?"
"Ci devo pensare."
"Per quanto tempo?" gli chiese lei, tentando di non mostrarsi troppo allarmata.
Blake gustò quel piccolo momento di trionfo. "Be', diciamo per almeno… cinque secondi?" Fece una smorfia divertita. "Certo che lo voglio, Josie. Pensavo che non me l'avresti mai domandato, donna testarda che non sei altro!"
Senza aggiungere altro, catturò le sue labbra in un bacio lungo e appassionato. E quando lei gli si abbandonò tra le braccia, il suo ultimo pensiero razionale fu che Blake sapeva esattamente come trattarla.
Proprio in tutti i sensi!

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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