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Il dolce ritorno di Blake

di SHARON KENDRICK

Dopo una rovente notte d'amore, Blake Devlin ha lasciato Josephine Spencer senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Josephine è stata di nuovo abbandonata, stavolta dal suo irresponsabile marito che se n'è andato con la sua migliore amica e tutto il suo denaro! E il latore di questa notizia è stato... Blake! Adesso lui si sente responsabile di offrirle un lavoro e un alloggio. Le nasconde qualcosa?

Capitolo 17

"Hai già elaborato una risposta alla tua domanda, tesoro?" scherzò Blake.
Josephine sbatté le palpebre, perplessa. Poco prima era passato alla reception, dicendo che doveva vederla con urgenza, ed ora eccola lì davanti a lui, nell'ampio ed elegante ufficio che occupava l'attico dell'edificio. "Quale domanda?"
"Se saremmo stati in grado di lavorare nello stesso posto, pur andando a letto insieme."
"Che brutto modo di porre la questione!" inorridì lei.
"Guarda che sei stata tu a scegliere le parole, Josephine" le rammentò Blake, indirizzandole un sorriso malizioso. "Secondo me sta andando piuttosto bene, no?"
"S… sì" concordò lei con cautela. Ma solo riuscendo bene a distinguere tra il Blake freddo e calcolatore dell'ufficio e quello caldo e passionale di casa. Josephine deglutì a stento. Se non stava attenta, avrebbe finito per trasgredire alla regola aurea di tenere i due uomini ben separati. "È questo che volevi dirmi?"
Blake si alzò in piedi. Accidenti, quanto era bella quando si sforzava di essere arrabbiata con lui! "No, ti ho convocato qui per chiederti due cose. La prima è perché hai cominciato a mandare in giro per l'azienda via e-mail la rassegna stampa."
"Perché è la via più veloce per diffonderla e offre a tutti l'opportunità di aggiornarsi, sentendosi più coinvolti."
"Non è così che facciamo d'abitudine, Josephine."
Pur percependo con chiarezza la nota di disapprovazione che c'era nel suo tono, Josephine decise di ignorarla. "E allora? Se ci comportassimo sempre nello stesso modo, non progrediremmo mai, no, Blake?"
"Stai cercando un pretesto per litigare?" le domandò lui, irritato.
"No, sto solo provando a farti ragionare."
"Come hai fatto per Giuseppe, vero?"
"Esattamente" asserì Josephine, determinata.
"Peccato, però, che sia ancora troppo presto per dire se il suo progetto decollerà."
"Io ho fiducia."
"Lo so." Blake oltrepassò la scrivania e le si avvicinò, fissandola negli occhi con intensità. Che grande differenza poteva fare un mese di tempo! La Josephine che, splendida, era seduta davanti a lui era mille miglia lontano dalla donna sconvolta che aveva portato a Londra con sé. "Tutti, qui dentro, pensano che tu sia meravigliosa."
"E tu, invece?" lo provocò lei.
"Sono perfettamente d'accordo con loro" replicò Blake, il tono leggermente malfermo.
"Be', grazie, Blake" mormorò Josephine, scattando istantaneamente in piedi. Per quanto fosse piacevole essere elogiata, qualcosa nell'improvviso incupirsi dei suoi occhi l'aveva messa in allarme, facendola sentire decisamente poco professionale. Cosa che aveva giurato di non permettere che accadesse mai.
"Qual è la seconda cosa per cui mi hai convocato?"
Blake le prese con delicatezza una mano, appoggiandovi le labbra. "Un bacio."
"Blake… non dobbiamo… " provò a protestare Josephine, cercando di divincolarsi da quella presa d'acciaio.
"Non dobbiamo cosa?" mormorò lui, chinando il capo e cominciando a tracciarle con la punta della lingua la linea sottile del collo.
"Lo sai benissimo!" Di nuovo tentò di sgusciare fuori dalle sue braccia, ma proprio in quel momento Blake l'attirò a sé, e lei si ritrovò schiacciata contro il suo fisico prestante e muscoloso.
"Mmm, so tutto, è vero" scherzò lui, impadronendosi delle sue labbra.
"La situazione ci sfuggirà di mano, Blake" tentò di argomentare Josephine.
"È proprio ciò che voglio" rispose Blake in un soffio, facendole scivolare una mano sotto la gonna.
"Guarda che, se continui, non riuscirò a resistere." Il tono era quasi supplichevole.
"E allora lasciati andare."
Per un istante ancora Josephine finse di lottare, ma fu una lotta debole, perché anche lei lo desiderava con la stessa intensità.
Fecero l'amore in modo veloce e selvaggio lì, sul pavimento dell'ufficio.
"Chiudi a chiave la porta!" gemette lei, mentre Blake stava già cominciando a slacciarsi i pantaloni.
"Già fatto" sussurrò lui, eccitato.
"Oh, cielo!" sospirò Josephine quando ebbero finito, stiracchiandosi. "È stato come essere in paradiso."
Blake la guardò. Era nuda, sdraiata sul pavimento del suo ufficio, gli occhi socchiusi, i vestiti sparsi per terra, un'espressione di soddisfatta beatitudine sul viso. In quel momento comprese tutto. Doveva mettere fine al suo passato. Ne avevano bisogno entrambi, benedizione!
"Rivestiti, Josie" le ingiunse, alzandosi in piedi all'improvviso. "Dobbiamo uscire."
Josephine spalancò gli occhi, perplessa. "Per andare dove, scusa?"
"A trovare Luke, mia cara. È di nuovo a Londra."

Ogni mercoledì un nuovo capitolo!
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