Colpo di fulmine
di SUSAN MEIER
Independence è il secondo nome di Constance Muldoon. Indy, com'è stata soprannominata dalla madre, è abituata a non dipendere da nessuno. Armata di un diploma ottenuto studiando e lavorando, vuole diventare qualcuno. Quando uno strano incontro si trasforma nell'opportunità di imparare da un genio negli affari, si tuffa a capofitto. E tutto sarebbe facile, se solo la smettesse di cullare pericolose fantasie sul suo affascinante datore di lavoro!
Venerdì pomeriggio, Indy tornò a casa con l'utilitaria acquistata grazie al nuovo lavoro. Quando - dopo cena - la madre uscì per andare al cinema con un'amica, lei si ritrovò sola.
Sola come sarebbe sempre stata, persa nel ricordo della versione fantastica di un Parker Taggert che non sarebbe stata in grado di trovare nella realtà.
Seduta sul divano e assorta nei suoi cupi pensieri, le ci volle un po' per capire che gli insistenti colpi alla porta non appartenevano agli sul futuro. Certo, quando si trovò sulla porta Parker in persona, credette di essere in preda a un'allucinazione.
"Ho annullato il contratto firmato da Jim Raymond e ne ho redatto uno nuovo" dichiarò lui al posto di un normale saluto. "Avevi ragione tu: Jim era la persona giusta per dirigere la Raymond Enterprises."
Non capendo perché fosse venuto a comunicarglielo in quel modo e decisa a non voler vedere la versione di Parker Taggert di cui non era innamorata, Indy rispose: "Bene, sono felice per lui." E accennò il movimento di chiudere la porta. Ma Parker glielo impedì.
"Aspetta! Noi due dobbiamo parlare... So che Emily ti ha aiutata a trovare un impiego, ma voglio che tu ti licenzi per venire a San Francisco con me" le propose tutto d'un fiato.
Allora era per quello che era venuto da lei! Aveva apprezzato il suo lavoro e la voleva nel suo staff. "Non credo proprio" fu la sua istintiva risposta.
Cercò di nuovo di chiudere la porta, ma lui la fermò per la seconda volta. "Aspetta, so che ti avevo detto che far l'amore sarebbe servito a combattere l'attrazione che provavo per te, ma... ecco, per me non ha funzionato. Anzi, la situazione è peggiorata nettamente."
"E pensi che questo sia un mio problema perché..."
"Perché non ci sarebbe alcun problema, se tu accettassi di sposarmi."
Certa di non aver capito bene, Indy spalancò gli occhi. "Vorresti che... che io ti sposassi?" gli chiese con un filo di voce.
"Proprio così! E la ragione è molto semplice: io ti amo." Con un sospiro, si passò una mano fra i capelli. "L'ho capito appena abbiamo fatto l'amore, e ho tentato in tutti i modi di oppormi all'idea perché sapevo di non essere tagliato per il matrimonio. E soprattutto non volevo farti soffrire. Ma ieri sera, quando Lloyd mi ha detto di volerti presentare uno dei suoi collaboratori più stretti, mi sono reso conto che in realtà ero io l'unico uomo che avrei voluto vedere al tuo fianco. All'improvviso ho capito che vivere con te mi avrebbe portato tutto il divertimento e il senso dell'avventura che ho sempre cercato nella vita. Tu sei tutto quello che ho sempre desiderato. Così come sei. E mi dispiace che mi ci siano volute due settimane per rendermene conto" le disse tutto d'un fiato. Infine, guardandola con tenerezza aggiunse: "Mi dispiace davvero."
Indy gli sorrise. Allora era come aveva pensato! Dentro quel corpo attraente che l'aveva colpita a prima vista c'era un uomo sensibile e sincero.
"Dimmi solo che accetti di sposarmi."
"Ma certo che accetto di sposarti!" Indy gli si buttò fra le braccia. "Anch'io ti amo e... ormai non riuscirei a immaginare la mia vita senza di te."
"Fantastico! Perché oltre che una bella coppia, saremo anche ottimi partner di lavoro. Ti avviso fin da ora che passeremo molto tempo insieme. Lavoreremo insieme, vivremo insieme e soprattutto... dormiremo sempre insieme. Vedrai che finirai per stancarti di me."
Le sorrise amabilmente e lei gli stampò un bacio sulle labbra. "Ne dubito!" esclamò con gioia.
Stringendola forte fra le braccia, Parker tirò un sospiro di sollievo. "Bene. Adesso sarà meglio che tu trovi un altro motel poco caro e decoroso, oppure finiremo per fare l'amore sul tuo letto."
"Il mio letto va benissimo... no?" Indy lo prese per mano e lo trascinò su per le scale, certa che fosse appena iniziata la più meravigliosa avventura della sua vita.