Colpo di fulmine
di SUSAN MEIER
Independence è il secondo nome di Constance Muldoon. Indy, com'è stata soprannominata dalla madre, è abituata a non dipendere da nessuno. Armata di un diploma ottenuto studiando e lavorando, vuole diventare qualcuno. Quando uno strano incontro si trasforma nell'opportunità di imparare da un genio negli affari, si tuffa a capofitto. E tutto sarebbe facile, se solo la smettesse di cullare pericolose fantasie sul suo affascinante datore di lavoro!
A Indy non ci volle molto per scegliere quale capo indossare. Sapeva esattamente ciò che avrebbe voluto perché molte volte aveva ammirato Emily con quell’abitino di seta verde. Ma prima di prendersi la libertà di indossarlo, preferì chiamare l’amica per chiederle il permesso.
“Certo che puoi!" rispose Emily. "Mettiti tutto quello che ti piace nel mio guardaroba."
"Grazie. Non riesco ancora a credere che tuo padre mi abbia fatto questo."
"Che cosa, che abbia cercato di trovarti un lavoro?" Emily rise. "Mi stupisco che ci abbia messo tanto a sistemarti con qualcuno."
"Non metterla così!" protestò lei imbarazzata.
"Metterla come?" chiese Emily con tono innocente, poi tacque come se fosse stata assalita da un pensiero improvviso. "Oh, santo cielo! Adesso capisco... Ti piace Parker!"
"Non mi piace affatto!" borbottò lei in modo poco convincente.
"D’accordo, lasciami riformulare la frase: Sei follemente attratta da Parker."
"Ma l’ho appena conosciuto!"
"Questo non vuol dire niente. Qui si parla di attrazione, e Parker Taggert è un uomo molto attraente. Dovresti vederlo in costume da bagno. Quei muscoli guizzanti e quella pelle abbronzata..."
"Hmm... non è più necessario che lo veda in costume. Stamattina sono entrata in camera tua pensando di trovarci te, e lui è balzato giù dal letto completamente nudo."
"Wow!" Per poco Emily non le perforò il timpano. "Adesso capisco perché sei in preda al panico." Emily rise di nuovo. "Questa sì che è bella!" Fece una pausa poi chiese: "Mio padre lo sa?"
Indy sperò silenziosamente che non lo sapesse. "Non credo."
"Be', in caso contrario l'avresti già capito. Ma sono certa che si è già accorto di qualcosa. È una vecchia volpe, lui."
Purtroppo lo sospettava anche Indy. L’attrazione che si era scatenata fra lei e Parker Taggert era troppo tangibile per passare inosservata.
"Indy, Tesoro, lascia che ti dia un consiglio" disse Emily inserendosi nei suoi pensieri. "Hai venticinque anni. Anche se finora non sei stata chiusa in casa, non dimenticare che nella vita di una donna ci dev'essere uno che si stacca dalla folla. Qualcuno che non sposeresti per nessuna ragione al mondo, ma con cui vorresti... be’... passare qualche ora indimenticabile."
"Non riesco a credere alle mie orecchie."
"Ogni donna dovrebbe avere un’avventura appassionata da ricordare, e Parker Taggert è l’uomo ideale per questo scopo. Niente legami, niente impegni, solo del fantastico sesso."
Ancora incredula, Indy fissò la cornetta del telefono poi la riportò all’orecchio. "Ma stai parlando seriamente?" chiese corrugando la fronte.
"Non parlo per esperienza personale, ma due mie amiche hanno avuto una storia con lui e mi dicono sempre che è un caldo ricordo che conservano gelosamente per le lunghe serate invernali. E qui a Boston ce ne sono tante!" Emily si concesse una pausa, poi aggiunse: "Indy, non devi assolutamente perdertelo. Dopo tutti questi anni dedicati allo studio e al lavoro, secondo me ti meriti un attimo di svago! Un delizioso pomeriggio con Parker Taggert è un qualcosa che vale la pena di essere vissuto."