Colpo di fulmine
di SUSAN MEIER
Independence è il secondo nome di Constance Muldoon. Indy, com'è stata soprannominata dalla madre, è abituata a non dipendere da nessuno. Armata di un diploma ottenuto studiando e lavorando, vuole diventare qualcuno. Quando uno strano incontro si trasforma nell'opportunità di imparare da un genio negli affari, si tuffa a capofitto. E tutto sarebbe facile, se solo la smettesse di cullare pericolose fantasie sul suo affascinante datore di lavoro!
Con grande sorpresa di Indy, la meta di Parker per l’incontro con il proprietario della Raymond Enterprises fu una casa di Cape Cod, non un ufficio in uno dei tipici edifici commerciali. E dal momento che durante il tragitto avevano stabilito un rapporto molto professionale, non aspettò che lui le aprisse la portiera per uscire dall’elegante Mercedes.
Sfortunatamente, però, mentre andavano verso la veranda le capitò si sentire il fresco aroma del suo dopobarba che le procurò un inaspettato sfrigolio nello stomaco.
Parker aveva un buon profumo. Era un bell’uomo. E quel poco che aveva colto della sua personalità, dai discorsi come dal comportamento, non sembrava contraddire le parole di Emily, cioè che sarebbe stato un... ottimo ricordo.
Il pensiero, anche fuggente, di come sarebbe stato far l’amore con lui bastò a riscaldarla mentre Parker bussava alla porta.
"Oh, Parker..." la donna minuta e sui quaranta che venne ad aprire parve sorpresa di vederlo. "Ci eravamo dimenticati di te. Ma anche se non fosse così... purtroppo oggi Jim non è in grado di ricevere nessuno."
"Non preoccuparti, Amy" rispose lui. "Digli che sarò in città per un mese. Lui è l’unico progetto che ho a Boston, quindi sono a sua disposizione giorno e notte."
Sorrise nascondendo con tatto la propria delusione e quella reazione toccò il cuore di Indy comunicandole all’istante che cosa lo rendeva così irresistibile. Quell’uomo era un’insolita combinazione di sex appeal e virilità accompagnata da una delicatezza d’animo non comune nei suoi simili. E se qualunque donna con un minimo di buon senso sarebbe stata in grado di resistere a un bel corpo con una notevole carica sessuale, tutte si sarebbero trovate difficoltà davanti alla dolcezza.
Parker doveva essere un tipo da coccole... dopo.
Mentre lei aggiungeva un altro tassello alle fantasie, Amy parve rilassarsi.
"Grazie, Parker" gli disse con gratitudine.
"Non c’è di che. Ripasserò lunedì."
Indy aspettò di essere abbastanza lontana da non essere udita prima di chiedere: "Che cos’è successo?"
"Niente di speciale. Fra i compiti di un broker c’è quello di mettere le persone a proprio agio. Se sono a proprio agio, finiscono per dirti quello che vogliono e tu glielo puoi dare. Semplice."
"Pensi che non ti abbia ricevuto di proposito?"
"Non so ma, non forzando la situazione, gli ho comunicato molte cose. Primo, che lui è la mia priorità. Secondo, che posso aspettare. Terzo, che non ho nessuna intenzione di assillarlo."
"E pensi che in questo modo ti dirà cosa vuole?"
"Tu pensi di no?>
Indi esitò per un attimo. "Non saprei."
"Non ti ha mai detto tua madre che prendi più mosche con il miele che con l’aceto?"
"Solo a proposito di Lloyd."
Parker rise. "È un buon esempio. Se tratti tutti con il rispetto con cui ti rivolgi a Lloyd, puoi star certa che tutti si fideranno di te e ti aiuteranno. In poche parole piacerai a tutti."
Mentre pronunciava le ultime parole, erano arrivati davanti all’auto, ma nessuno dei due si mosse. I loro sguardi si intrecciarono e Indy ebbe la fugace sensazione che stesse cercando di dirle che piaceva anche a lui.
Ma doveva essere appunto solo una sensazione. Certo! Come poteva essere il contrario, dal momento che non la conosceva nemmeno?
Anche questo, però, non era del tutto vero. In poche ore avevano infatti avuto l’opportunità di conoscersi piuttosto bene. Evitando accuratamente di accennare all’attrazione che provavano uno nei confronti dell’altro, avevano toccato vari aspetti della loro vita.
Certo, era inutile negare che in quel momento non avrebbe desiderato altro che di baciarlo. Avrebbe voluto baciarlo per ringraziarlo di tutto ciò che le aveva insegnato in così poco tempo, per essere stato gentile con Jim e Amy, ma soprattutto per essere stato tanto corretto nei suoi confronti quando avrebbe potuto trarre vantaggio dalla sua posizione.
Avrebbe tanto voluto finire fra le sue braccia, ma le bastò guardarlo negli occhi per rendersi conto che se le loro labbra si fossero sfiorate non sarebbe più stato possibile tornare indietro e non era certa di essere pronta.